Manuel Meli: un caffè con il doppiatore italiano

Facciamo due chiacchiere con il doppiatore di Aladdin

Manuel Meli è una delle giovani leve del doppiaggio che mantiene alto il primato degli italiani come miglior professionisti al mondo del settore.

Un classe 95 che ha fatto parlare molto bene di se, in quest’ultimo periodo, grazie alle perfomance – canore e non – in cui da la voce ad un eroe Disney amato da tutti: Aladdin (leggi la nostra recensione qui).

In realtà – seppur molto giovane – Manuel è un professionista che da molto tempo lavora nell’ambito e per questo, ho deciso di far due chiacchiere con lui proprio per farlo conoscere meglio al grande pubblico.

PARLIAMO UN PO’ DI MANUEL MELI

A soli ventiquattro anni Manuel ha già una carriera di tutto rispetto nel mondo del doppiaggio; voce di innumerevoli personaggi amati dal pubblico di tutto il mondo – e meno noti come Jack Gleeson nel Trono di Spade –  a soli sei anni inizia il suo cammino nel settore grazie all’assistente al doppiaggio Elena Masini.

manuel meli

Quando viene a sapere che servono delle voci di bambino per Lucky Luke, si fionda al provino, all’epoca ancora inconsapevole che quello sarebbe stato il primo passo verso il suo futuro professionale. manuel meli

Iniziando da giovanissimo, ha avuto la fortuna di crescere con parte dei personaggi ai quali ha prestato la voce come Cody – della serie Zack e Cody (al quale è molto legato) – ma nel corso della sua carriera ha dato voce a tantissimi eroi del panorama giapponese come: Natsu (Fairy Tail), Jude Sharp (Inazuma Eleven), Mamoru (Sailor Moon Crystal) e Taneka (nel nuovo doppiaggio del 2018).

Per evitare però che questo articolo diventi una nuova pagina di Wikipedia, ecco cosa ci siamo detti con il buon Manuel (che si è dimostrato un ragazzo molto umile ed alla mano).

L’INTERVISTA

Come di consueto apro le mie interviste con la solita domanda: chi è Manuel Meli?

Sono un ragazzo come tanti – afferma – mi piace stare in compagnia, circondarmi di persone oneste e leali, rendere felici le persone che amo e vivere la vita con tranquillità e spensieratezza, cercando comunque di essere sempre pronto e lucido quando si tratta di affrontare qualche difficoltà.

Hai doppiato personaggi di serie tv, film e cartoni animati, ma c’è qualche personaggio che hai doppiato controvoglia? O magari c’è un personaggio con il quale sei “etichettato” ma che non ami particolarmente? Anche perché molto spesso il pubblico ci ricorda per una sola ed unica performance.

manuel meliIn realtà amo tutti i personaggi che ho doppiato, perché in un modo o nell’altro ho tratto insegnamento e colto ispirazione da ognuno di loro. C’è sempre da imparare anche quando magari si doppia un personaggio o un attore che non amiamo particolarmente. In linea di massima, tutti i personaggi con cui vengo “etichettato” mi piacciono.

La tua carriera inizia da bambino, da allora hai vinto il Premio Giovani Doppiatori al Gran Premio Internazionale del Doppiaggio nel 2008, il Microfono D’oro nel festival Le voci del cinema nel 2014 e nel 2016 il Premio Gran Galà del Doppiaggio al Romics. C’è qualche premio che avresti voluto o vorresti in futuro vincere?

Non c’è un premio in particolare che mi piacerebbe ricevere, diciamo solo che spero di vincerne il più possibile, perché vorrebbe dire che il mio lavoro sarebbe ben fatto e apprezzato dal pubblico e dalla critica. manuel meli

Ma in verità vi dico che il lavoro di Manuel è più che apprezzato (almeno dalla nostra redazione).

Dopo Aladdin tutto il mondo ha conosciuto le tue doti canore, questo ti ha spinto a pensare ad una possibile carriera alternativa – oltre al doppiaggio – magari come cantante?

Non alternativa, ma parallela. Ho sempre amato la musica, mio padre mi ha dato una cultura musicale che ritengo ottima e, grazie a questa, ho sviluppato un amore per la musica che mi accompagna sin da piccolo e che mi accompagnerà per tutta la vita. Sto studiando per migliorare nella tecnica del canto e spero un giorno di potermi definire un cantante a tutto tondo.

Stati diventando sempre di più un modello per quei giovani che vogliono intraprendere la tua stessa carriera, cosa gli consiglieresti per iniziare?

natsuDi studiare dizione, recitazione e anche canto, che può essere molto utile per la respirazione.

Capito ragazzi? Studiate, studiate e studiate!

Tornando all’intervista concludo chiedendo: guardando la tua attuale carriera, c’è qualcosa che faresti diversamente se potessi tornare indietro?

Sinceramente no, sono contento del percorso fatto finora. Ora continuo a guardare al futuro, perché ho tanti bei progetti in cantiere che spero di poter svelare al più presto!

UN MODELLO A CUI ISPIRARSI

Per quel poco che ho conosciuto Manuel Meli posso dirvi che è un’artista degno di questo nome, umile quando si parla di se e desideroso di imparare ed andare avanti.

Iniziando la sua carriera da giovanissimo – come già detto – non si è arreso un giorno ed ha proseguito sul cammino che si era prefissato di raggiungere.

Se posso rivolgere un consiglio a chi vuole intraprendere la sua stessa carriera – e non – prendetelo come esempio, non ve ne pentirete.

Invece, se vi è piaciuto questo articolo, non perdetevi le nostre interviste con:
Daniele Daccò;
Marco Spatola;
Giorgio Vanni.

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