Ad Astra era il titolo sulla bocca di tutti. Un film di fantascienza, ambientato nello spazio con Brad Pitt protagonista. Un sogno penserete… ma per molti spettatori presenti alla proiezione al Festival del Cinema di Venezia si è trasformato in una delusione cocente.
Pare infatti che la pellicola abbia trovato due fazioni ben schierate sulle considerazioni da fare su Ad Astra. La critica statunitense non ha esitato ad incensare sia il film che gli interpreti, per non parlare del regista e degli effetti visivi. Una delizia per gli occhi insomma a sentire Rotten Tomatoes che ha assegnato un bel 91% come punteggio al film.
Di opinione decisamente opposta la critica italiana che ha dichiarato di essersi trovata di fronte ad un film oltre che banale e scontato a tratti addirittura tedioso. Che fossero troppo alte le aspettative?
Ad Astra: il flop di Venezia76?
Per chi non ha ancora visto il film stiamo parlando della nuova pellicola di James Grey, che uscirà nelle sale intorno al 26 settembre e che annovera nel cast nomi del calibro di Brat Pitt, Liv Tyler, Tommy Lee Jones, Donald Sutherland e Ruth Negga. Ma di cosa parla il film? Sul sito della Biennale troviamo una sinossi abbastanza esplicativa:
Il cosmonaura Roy McBride viaggia fino ai confini estremi del sistema solare per ritrovare il padre scomparso e svelare un mistero che minaccia la sopravvivenza del nostro pianeta. Il suo viaggio porterà alla luce segreti che mettono in dubbio la natura dell’esistenza umana e il nostro ruolo nell’universo .
Un’avventura che in teoria avrebbe tutte le carte in regola per regalare emozioni e tenere col fiato sospeso, ma che all’atto pratico sembra essere un opaco tentativo di citare uno dei capisaldi cinematografici come: 2001 Odissea nello Spazio, non solo senza riuscirci, ma banalizzandolo al punto da renderlo noioso. Insomma una pellicola che in molti hanno sconsigliato di andare a vedere al cinema.
I film di stampo “spaziale” presentati a Venezia negli ultimi anni non hanno avuto un impatto veramente imponente sull’industria cinematografica, basti pensare a First Man il cui unico oscar ottenuto è stato quello per gli effetti visivi o a Gravity che ha visto sì,trionfare Cuàron come miglior regista nella serata degli Academy, ma che ad oggi nessuno oserebbe mettere a confronto con quello che è diventato il punto di riferimento contemporaneo dei film nello spazio: Interstellar di Christopher Nolan.
Non ci resta che attendere fine settembre per farci un’idea più precisa di quelli che sono i pregi o i difetti di Ad Astra con Brad Pitt.
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