La tormentata relazione tra Johnny Depp e Amber Heard è finita sulla bocca di tutti quando l’attrice, dopo quindici mesi di matrimonio, ha chiesto il divorzio dal marito e ha intentato una causa contro di lui per violenza domestica.
Era un periodo turbolento per Hollywood, con il caso Weinstein appena scoppiato e le attrici riunite attorno al movimento #MeToo che invocavano una tutela contro le donne vittime di abusi da parte dei partner. C’erano state interviste, lacrime, addirittura foto in cui la Heard aveva mostrato i lividi che (secondo le sue accuse) le sarebbero stati fatti dal marito.
L’Amber Heard-gate
Tutto sembrava essersi concluso con l’ira delle femministe che chiedevano la testa dell’attore e un risarcimento milionario per la sua ormai ex moglie, ma le cose sono drasticamente apparse sotto un’altra prospettiva quando Depp ha portato in contraddittorio degli audio in cui Amber Heard dichiarava di aver picchiato e abusato fisicamente e verbalmente di lui, chiedendo anche un maxi risarcimento da 50 milioni di dollari all’attrice per diffamazione.
I tentativi dei legali della Heard di annullare la causa sono andati a vuoto, anzi, le cose sono peggiorate quando la sua stilista, Samantha Mc Millen, ha sostenuto in tribunale che le dichiarazioni dell’attrice riguardo i suoi lividi sarebbero false: Amber aveva dichiarato che Johnny Depp l’avrebbe picchiata la sera prima che lei partecipasse al Late Late Show di James Corden nel Dicembre 2015, ma la stilista ha ribattuto che ciò è impossibile, in quanto avrebbe passato la giornata con lei senza notare né ecchimosi, né tagli, né alcun segno di violenza sul corpo della Heard.
Con questa testimonianza e secondo le leggi dello Stato della California, Amber Heard rischia fino a tre anni di reclusione per falsificazione di prove, oltre a dover risarcire in toto l’ex marito per i danni che gli ha causato.
Sembrerebbe che la Heard avesse tentato in ogni modo di infangare l’immagine di Depp, tanto da ingaggiare un detective molto richiesto dallo stardom hollywoodiano, Paul Barresi, indagine che secondo lo stesso investigatore portò a un nulla di fatto: chiunque avesse interrogato, aveva parlato dell’attore in modo positivo e non era venuta fuori nessuna storia compromettente.
Il processo va avanti, e in attesa della sentenza finale, speriamo che questa brutta storia abbia un lieto fine e che giustizia sia fatta, soprattutto per l’ingiustamente accusato Johnny Depp.
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