Viviamo in un periodo storico davvero difficile. L’allarme coronavirus, la pandemia che ha colpito l’intero mondo, ci sta costringendo ad una forzata quarantena che sta annichilendo ogni giorno le nostre normali abitudini.
Ma proprio in un momento come questo, dovremmo ricordare che ci troviamo nello stesso periodo storico in cui la tecnologia riesce a fare spesso la differenza.
E poi, diciamocelo, le buone notizie non ci possono che far bene.
La Tecnologia in aiuto della disabilità
Abbiamo parlato più volte della tecnologia “buona”, quella mirata a regalare momenti di normalità a chi trova difficile compiere i movimenti più basilari come camminare e/o afferrare una matita e scarabocchiare su di un foglio.
Ne è un esempio la storia di Isabella Tadlock; la bambina di undici anni è stata aiutata da una raccolta fondi che ha raccolto quasi 14 mila dollari, per realizzare una protesi a forma di RD-D2 in onore alla sua grande passione per Star Wars.
Un altro bellissimo esempio è quello del cittadino francese Thibault – di Lione; l’uomo è rimasto paralizzato a causa di una caduta che gli ha compromesso il midollo spinale. E’ tornato a camminare con l’ausilio di un esoscheletro.
La tecnologia utilizzata ricorda molto i giochi della serie The Surge; vedere un uomo che grazie a degli strumenti, ottiene la possibilità di muoversi più liberamente che su di una serie a rotelle, dona molta speranza.
Purtroppo però, anche se la tecnologia, da una parte, riesce a fare passi da gigante, da un’altra le organizzazioni sembrano indifferenti alle sue possibili applicazioni.
Le barriere invisibili
Laddove la strada può sembrare sgombra ad una persona normodotata, è possibile che in realtà, sia presente una barriera che a noi risulta invisibile, ma che è un ostacolo insormontabile per chi ha difficoltà motorie.
Questa difficoltà può colpire chiunque, giovani e non, per problemi persistenti o momentanei. E vi assicuro che trovarsi su di una sedia a rotella e dover salire un gradino, non è per niente facile.
Un semplice gradino può trasformarsi in una barriera architettonica.
Cos’è una barriera architettonica?
Viene definita barriera architettonica tutti quegli elementi costruttivi che impediscono, limitano o rendono difficoltosi gli spostamenti o la fruizione di percorsi e servizi.
Parliamo spesso di eventi a tema nerd, ma sapevate che, ad esempio, molte fiere del fumetto non sono attrezzate per permettere a tutti la visita delle strutture fieristiche?
Quindi, se da un lato abbiamo una tecnologia rivoluzionaria che permette a bambini di tornare a scrivere e a persone paraplegiche di tornare a camminare, dall’altra abbiamo, in alcuni casi, un’insensibilità nei confronti dell’utilizzo e delle sue applicazioni basiche.
E pensare che basterebbe pochissimo per fornire aiuto, come installare una piattaforma elevatrice per disabili.
Queste piattaforme sono adatte a superare i piccoli dislivelli sia come in casa che negli ambienti pubblici e nei locali. La cosa conveniente è che le pedane possono essere realizzate su misura e risultano perfette per superare dislivelli fino a 3 metri – che più che un dislivello è un piano, ma sono dettagli.
Installare una piattaforma elevatrice, oggi, è più facile ed economico di quello che si direbbe; inoltre rappresentano delle soluzioni sicure ed affidabili, garantiscono il sollevamento verticale delle sedie a rotelle in sicurezza e possono essere usate per ogni esigenza.
Non si può promuovere la cultura del fantastico e più specificamente quella nerd se non riusciamo a metterci nei panni di tutti. Rendere gli eventi fruibili da chiunque è il primo passo nell’essere coerenti con i beniamini e le storie a cui fanno riferimento. Facendo quello che avrebbero fatto anche loro.
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