Chi ha detto che solo sulla Terra ci sono eclissi mozzafiato? Ecco quella marziana


Il 30 settembre, il rover Perseverance della NASA ha rivolto il suo sguardo verso il cielo marziano per catturare uno spettacolo unico: un’eclissi solare da Marte. Protagonista dell’evento è la piccola e irregolare luna Phobos, che si è posizionata tra Marte e il Sole, oscurandone parzialmente il disco. Vale la pena ricordare che il rover in questione è lo stesso che ha la missione di permettere di vivere sul quarto pianeta del sistema solare.

Ecco come Perseverance ha catturato l’eclissi di Phobos su Marte

Perseverance non è certo il primo rover ad aver immortalato questi momenti: i rover Spirit, Opportunity e Curiosity hanno già seguito con attenzione il “passaggio” di Phobos negli anni passati e quest’ultima nello specifico ci ha regalato scatti mozzafiato.

Come dicevamo, Perseverance ha orientato la sua Left Mastcam-Z, una potente fotocamera, verso il cielo per immortalare Phobos durante una parziale eclissi solare. Phobos, che somiglia a una piccola patata irregolare più che a una luna classica, si è posizionato davanti al Sole, bloccandone una parte e creando uno spettacolo unico, reso possibile solo dalle condizioni straordinarie del sistema marziano.

Tuttavia, va notato che questa non è una “vera” eclissi come quelle che siamo abituati a vedere sulla Terra, in cui il Sole viene completamente oscurato dalla Luna. Phobos è troppo piccolo per coprire l’intero disco solare, ma riesce comunque a creare una scena mozzafiato che i rover continuano a seguire con grande interesse.

eclissi da perseverance su marte
Ecco come si presenta l’eclissi vista da Perseverance | Fonte: NASA

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Con le sue dimensioni ridotte (circa 27 per 22 per 18 chilometri), ha una forma irregolare che ricorda più quella di un asteroide che quella di un corpo sferico. Questa piccola luna orbita a soli 6.000 km dalla superficie marziana — una distanza minuscola rispetto ai 384.400 km che separano la Terra dalla nostra Luna. Questo lo rende un oggetto incredibilmente veloce: riesce a completare tre orbite attorno a Marte in un solo giorno marziano, spostandosi nel cielo a una velocità che lascia i rover “a caccia di eclissi” con poche occasioni per immortalare questi momenti.

Nonostante le sue dimensioni ridotte, Phobos è un enigma per gli astronomi. Una delle domande che più intrigano i ricercatori riguarda l’origine di questa luna e della sua compagna Deimos. Sebbene somigli a un asteroide, molti studiosi ritengono improbabile che sia stato catturato dalla gravità marziana. Infatti, ha un’orbita quasi perfetta intorno a Marte, cosa insolita per un asteroide catturato che normalmente avrebbe un’orbita più irregolare.

Le teorie più accreditate suggeriscono che Phobos e Deimos si siano formati da materiale rimasto nell’orbita di Marte durante la sua formazione o forse da un evento catastrofico che ha coinvolto il pianeta e un altro corpo celeste.

Gianluca Cobucci

"Se c’è in giro una cosa più importante del mio IO, dimmelo che le sparo subito"

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