Come hanno fatto a costruire Petra, in Giordania?

Ho pensato di fare questo articolo per un motivo assurdo. Sono su Tinder e non faccio altro che vedere foto di persone che si scattano selfie sulle porte di Petra, in Giordania. Non ci sono mai andato ma a questo punto mi chiedo: come diavolo è stata costruita una città del genere? Alcuni ricorderanno che ha avuto un ruolo importante (oltre che storicamente) anche cinematograficamente essendo al centro delle vicende del film “Indiana Jones e l’ultima crociata”.

L’antica arte della costruzione di Petra, perfettamente conservata nel tempo

Petra, un sito archeologico di fama mondiale in Giordania, è famosa per la sua facciata del Tesoro. Questo capolavoro architettonico, scavato nella roccia, nasconde dietro la sua maestosa bellezza una storia di tecniche costruttive avanzate e di sfide ambientali.

I Nabatei, fondatori di Petra intorno al 500-700 a.C., sfruttarono le pareti rocciose non solo come difesa naturale, ma anche come risorsa costruttiva. L’utilizzo di strumenti in bronzo e ferro permise loro di trasformare la roccia in strutture abitative e monumentali. Un parallelismo può essere tracciato con i Sassi di Matera, dove la roccia diventa un elemento integrante dell’architettura.

facciata del tesoro di petra in giordania

Le tecniche costruttive impiegate a Petra erano sorprendentemente avanzate per l’epoca. Utilizzando scalpelli, gli antichi Nabatei scolpivano le facciate delle loro strutture in maniera simile ai moderni muratori. Tuttavia, l’assenza di apparecchiature elettriche significava che la realizzazione di facciate ampie poteva richiedere un’intera generazione, con un arco temporale che andava dagli 8 ai 15 anni. Questo metodo era sia meticoloso che laborioso.

La mancanza di legname a Petra portò allo sviluppo di tecniche ingegnose per le impalcature. I costruttori creavano buchi nella roccia per inserire barre di supporto con assi di legno. Questa metodologia permetteva loro di scolpire partendo dall’alto, con le pietre cadute che fornivano una base per raggiungere livelli intermedi.

Curiosamente, il sito è disseminato di costruzioni non finite, iniziate dall’alto e lasciate incomplete, testimoniando questa tecnica di costruzione dall’alto verso il basso. Questo sta a giustificazione del lungo periodo necessario per completare l’opera.

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Gianluca Cobucci

"Se c’è in giro una cosa più importante del mio IO, dimmelo che le sparo subito"
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