Oggi si parla molto di psicocosmesi o neurocosmesi ma in pochi sanno che cosa significa; la scienza compie passi da gigante di giorno in giorno e ad oggi, è sempre più pressante l’importanza che i cosmetici hanno sulla psicologia di una persona e il suo benessere personale.
L’acquisto di cosmetici di qualità, sia nei negozi fisici che online, ha visto un fatturato che supera i 10.500 milioni di euro solo nel 2020. Nella categoria sono inclusi non solo i trucchi ma tutti quei prodotti utilizzati per la cura e igiene personale, come saponette e shampoo e simili – su sunriseomeocosmesi.com troviamo una lista approfondita degli articoli possibili in questo settore.
Come sappiamo, il mondo di oggi basa le proprie aspettative sull’apparenza (o almeno nella maggior parte dei casi) e questo si evince soprattutto nel mondo del lavoro; una società a cui non interessa più di tanto l’aspetto interiore di una persona ma quello esteriore. Ma cosa c’entra tutto questo e la psicologia con i cosmetici?
La psicocosmesi è una scienza a tutti gli effetti e in particolare una branca della biologia cutanea che studia la connessione tra pelle e cervello, il legame tra mente e corpo e quel bisogno di soddisfare l’ego insito in noi con l’uso dei cosmetici per sentirsi belli, in salute (cosmeticamente parlando) e in pace con se stessi.
Parla l’esperto nel settore, Umberto Borellini
La riflessione nasce spontanea: questa società esalta in modo spropositato un “bello” conforme alle leggi della moda e del mercato commerciale, ma, a livello semantico profondo tendiamo, in qualche misura, a relegare quasi in colpa la bellezza… Così, le professioni attinenti alla bellezza vengono sistemate in una nicchia specifica: importantissime, certo, per una società edonista e consumistica, ma colpevolizzabili o , comunque, passibili di superficialità. In questo senso diventa estremamente importante favorire l’ incontro tra il corpo e la psiche
E ancora, il cosmetologo afferma:
Non si tratta di porsi come meta il corpo perfetto delle modelle: anche lì, in quell’ apparente immagine di bellezza, si può nascondere un’ “ossessione estetica” che poco o nulla ha a che vedere con un’ autentica unione di corpo e psiche. L’ attuale ricerca estetica sul corpo denuncia la perdita della misura: un corpo proporzionato ed aggraziato non è ancora un corpo bello.
Un corpo non amato è un oggetto spinto sull’ orlo del ‘non essere ‘, ai limiti della esistenza. Oggi, però, la visibilità di un corpo piacevole sembra essere l’ unica risorsa per provare che si “è” e che “si vale.
Parole che fanno riflettere e che evidenziano in modo professionale e scientifico come il mondo funzioni oggi e come sia sbagliato il concetto di “bellezza” intesa come “stereotipi”, che influenzano pesantemente sulla psiche soprattutto dei giovani.
I cosmetici per sentirsi belli
E’ normale che l’essere umano presenti delle imperfezioni cutanee, come inestetismi o acne o altro ancora ma nulla di irrimediabile. In questi casi, i cosmetici sono un valido aiuto per combattere e nascondere i piccoli difetti sulla nostra pelle.
Una pelle curata incide positivamente sul nostro stato d’animo, ma ricordiamo che spesso lo stress e le emozioni di esprimono anche attraverso il derma, il quale è costituito da recettori sensoriali che rispondono agli stimoli che ci circondano soprattutto quelli negativi e insorgono così brufoli, acne e invecchiamento cellulare nei casi di forte stress.
Per chi non utilizza spesso i trucchi, anche lozioni o creme, trattamenti e prodotti specifici al proprio tipo di pelle aiutano sia il corpo nella fase di idratazione e pulizia, sia la mente grazie alla sensazione di benessere.
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