Egedal, Danimarca: un appassionato di metal detector scopre casualmente manufatti di 2.500 anni fa

La fortuna premia gli audaci, ma talvolta anche i principianti. È il caso di Claus Falsby, un uomo alle prime esperienze con il metal detector, che ha fatto un’incredibile scoperta in una palude a Egedal, in Danimarca. Durante una delle sue esplorazioni, Falsby ha portato alla luce una serie di oggetti risalenti al 500 a.C., appartenenti alla tarda età del bronzo.

La scoperta di Falsby e l’intervento degli archeologi

Rendendosi conto dell’importanza dei manufatti scoperti, Falsby ha subito avvertito il museo danese ROMU, che ha inviato un team di archeologi per analizzare il sito. Gli esperti hanno confermato che si trattava di un vero e proprio “deposito sacrale”, ossia una raccolta di oggetti offerti in sacrificio agli dèi.

Tra i reperti dissotterrati spiccano due asce di bronzo, anelli per caviglie, un frammento di una probabile spilla per abiti, e una rarissima spada piegata. Quest’ultima, piegata a forma di “S”, indica che probabilmente fu sacrificata per scopi rituali.

La spada piegata ritrovata ad Egedal
La spada piegata rinvenuta ad Egedal © Palle Østergaard Sørensen, ROMU
Fonte: https://gizmodo.com/rookie-metal-detectorist-unearths-2500-year-old-sacrificial-artifacts-including-bent-sword-2000537944

La collana di bronzo: un secondo ritrovamento straordinario

A pochi giorni dalla prima scoperta, Falsby ha replicato la sua fortuna, rinvenendo un secondo incredibile manufatto a meno di 70 metri di distanza. Si tratta di una grande collana di bronzo finemente decorata, un oggetto estremamente raro: è solo la seconda di questo tipo mai trovata in Danimarca.

Gli archeologi hanno definito l’insieme dei ritrovamenti “il ritrovamento di Egedal”, datandolo al periodo di transizione tra la tarda età del bronzo e la prima età del ferro.

Il significato dei ritrovamenti

Secondo Emil Winther Struve, archeologo del ROMU, questi oggetti rappresentano una testimonianza della tradizione dei sacrifici, molto diffusa durante l’età del bronzo, ma in declino verso la sua fine. Struve ha spiegato: “Nella prima metà dell’età del bronzo abbiamo molti ritrovamenti di depositi in paludi. Tuttavia, questi diventano sempre più rari nella parte finale del periodo”.

La spada ritrovata, con i suoi giunti in ferro, evidenzia ulteriormente la vicinanza con la transizione all’età del ferro. Gli studiosi ritengono che questo ferro potrebbe essere tra i primi utilizzati in Danimarca. Inoltre, la spada stessa è un simbolo della cultura militare di Hallstatt, una civiltà alpina nota per la sua visione guerriera e la sua influenza culturale.

I dettagli delle decorazioni sulla collana di bronzo trovata ad Egesdal
Le decorazioni sulla collana di bronzo © Palle Østergaard Sørensen, ROMU.

Una finestra su un mondo antico

Le spade precedenti erano spesso più fragili e utilizzate per pugnare, ma quelle della cultura di Hallstatt erano più robuste, pesanti e adatte a colpi più violenti. La spada di Egedal, con la sua forma e il suo stile, potrebbe essere stata un simbolo della crescente aggressività e dei conflitti che caratterizzavano quel periodo.

Questo ritrovamento offre un prezioso sguardo su un’epoca di transizione, in cui le tradizioni sacrali dell’età del bronzo si fondevano con le nuove tecnologie e i cambiamenti culturali dell’età del ferro.

Leggi anche: Misteriosi mosaici raffiguranti Medusa scoperti nei Castelli Romani

Antonio Cesonate

Amante di libri e film, specialmente thriller psicologici perché ama farsi andare in pappa il cervello. Scrive canzoni e racconti, o almeno ci prova. Appassionato di letteratura e triste perché ha terminato la bibliografia di Bukowski troppo velocemente.
Pulsante per tornare all'inizio