Dresda: meta sottovalutata, è ritenuta la Firenze sull’Elba

Tra le celebri mete turistiche assediate dai visitatori, spicca un gioiello tedesco spesso trascurato: Dresda, conosciuta come “La Firenze sull’Elba”, un luogo incantevole ricco di musei straordinari e architettura mozzafiato.

Dresda sul fiume Elba con la sua architettura
Dresda, chiamata “Firenze sull’Elba”
Fonte: https://www.independent.co.uk/travel/europe/germany/dresden-city-guide-b2615701.html

Dresda, la storia e la ricostruzione

Durante la Seconda Guerra Mondiale, la città tedesca fu completamente distrutta, ma negli ultimi decenni è rinata grazie a un ambizioso progetto di ricostruzione. Passeggiando per le sue strade, si ha l’impressione di trovarsi immersi tra edifici e monumenti antichi, ma questa sensazione è in parte un’illusione: l’aspetto vetusto è dovuto all’ossidazione dell’arenaria utilizzata nella ricostruzione, che conferisce un fascino autentico a strutture in realtà ricostruite di recente.

Questa peculiarità, lungi dal diminuire il fascino di Dresda, le dona un carattere unico, diverso da quello della celebre Firenze. Entrambe le città trasudano cultura e bellezza, ma Dresda incanta con il suo perfetto equilibrio tra storia e modernità, rendendola una meta imperdibile nonostante il suo passato travagliato.

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Frauenkirche, la cattedrale barocca

La storia di questa cattedrale è incredibile.

Frauenkirche, la cattedrale barocca di Dresda

La Frauenkirche è uno dei simboli della città di Dresda, fu totalmente rasa al suolo durante la seconda guerra mondiale. Ciò che rende unica la sua ricostruzione è l’utilizzo delle pietre originali recuperate dalle macerie, permettendo così una riedificazione straordinariamente fedele all’originale.

Un’impresa complessa e carica di sacrifici, che ha però ripagato con la rinascita di un monumento capace di raccontare la resilienza e la determinazione di una città.

Dresda, i suoi musei e le attrazioni

I musei sono sicuramente il punto d’attrazione principale della città.

Una parte dello Zwinger che ospita diversi musei a Dresda
Lo Zwinger, un complesso architettonico barocco che ospita diversi musei di Dresda

Costruito tra il 1709 e il 1733 per ospitare sfarzose feste di corte, lo Zwinger è oggi uno straordinario complesso architettonico che accoglie musei e gallerie d’arte. La sua magnifica architettura barocca domina la scena, incorniciata da giardini curati che ne esaltano l’eleganza.

Tra i gioielli custoditi dallo Zwinger spicca la Gemäldegalerie Alte Meister, che ospita capolavori di artisti come Tiziano e Raffaello. Anche lo Zwinger, distrutto durante la Seconda Guerra Mondiale, è stato fedelmente ricostruito e, dettaglio non trascurabile, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.

Dresda, con il suo ricco patrimonio culturale, offre numerosi monumenti e attrazioni da scoprire. Per agevolare i visitatori, la città mette a disposizione comodi autobus itineranti. I celebri autobus hop-on-hop-off, presenti in molte città turistiche, non mancano qui. Il servizio Stadtrundfahrten, ad esempio, include 22 fermate, tra cui il suggestivo sobborgo di Loschwitz, dove si può ammirare anche la caratteristica ferrovia sospesa di Dresda.

Ferrovia sospesa a Dresda
La ferrovia sospesa di Dresda
(Di Steffen Müller)

Un’altra tappa imperdibile dello Stadtrundfahrten conduce a un incantevole negozio risalente al XIX secolo, interamente rivestito di piastrelle fatte a mano. Il pacchetto include anche un breve tour a piedi nel cuore del centro storico, durante il quale si può ammirare il suggestivo murale chiamato “Processione dei Principi”, realizzato con ben 24.000 piastrelle di porcellana.

Scoprire destinazioni spesso sottovalutate o assenti dalle consuete liste di viaggio dovrebbe essere l’obiettivo di ogni vero viaggiatore. Ogni angolo del nostro pianeta cela tesori straordinari, pronti a sorprendere. Se avete visitato Firenze, non potete perdervi Dresda.

Antonio Cesonate

Amante di libri e film, specialmente thriller psicologici perché ama farsi andare in pappa il cervello. Scrive canzoni e racconti, o almeno ci prova. Appassionato di letteratura e triste perché ha terminato la bibliografia di Bukowski troppo velocemente.

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