Eddy “Mano Pesante” è un personaggio nato dalla penna di Mauro Cicarè, un fumettista che ha lavorato per alcune delle più importanti riviste “contenitore” italiane, come Frigidaire e L’Eternauta.
Le storie del personaggio sono state pubblicate sulla rivista Il Grifo, e poi ristampate in volume unico dalla NPE. Nell’introduzione di questo volume, Massimo Perissinotto paragona lo stile hardboiled postmoderno di Eddy “Mano Pesante” a quello della Sin City di Frank Miller, figlia delle atmosfere dei romanzi di scrittori come James Ellroy e Mickey Spillane, ma nell’assurdità delle storie del personaggio di Cicarè, nella sua indolenza e nel suo rapporto con le donne ed il sesso è molto facile ritrovare anche Henry Chinaski, l’alter ego letterario più ricorrente nelle opere di Charles Bukowski. Il senso di degrado morale e fisico di queste storie è coadiuvato ai disegni da un tratto cartoonesco e contorto, che esagera all’inverosimile le anatomie dei personaggi.
Eddy “Mano Pesante” e New York
“New York era grande e indifferente come sempre. Avevo solo un urgente bisogno di alcool, da mandare giù.”
Come nei migliori romanzi hardboiled, la città non è un semplice setting per le vicende narrate, ma piuttosto un importante protagonista di cui si sente costantemente la presenza. La prima tavola della prima storia del personaggio è dedicata a New York, che viene quindi presentata ancora prima di Eddy. In ogni storia sono raffigurati, sullo sfondo, grattacieli enormi ed squallidi, che osservano ciò che succede senza manifestare alcuna emozione.
Le donne di Eddy
Ogni amante del personaggio è mossa da diversi obiettivi, ma ciò che le unisce è il loro bisogno di raggiungere l’indipendenza e la realizzazione personale, spezzando tutte le catene sociali o morali che le bloccano. In alcuni episodi sembrano loro le vere protagoniste, ed Eddy Mano Pesante diventa semplicemente un personaggio che aiuta, ostacola o assiste alle loro storie. Una persona fredda come lui sembra riuscire ad entrare in contatto e comunicare con loro quasi solo attraverso l’erotismo, qui visto spesso come un elemento osceno ed umiliante (a volte per lui o per le sue amanti, a volte per i loro mariti).
La violenza
Mi sembra importante sottolineare, infine, che non è un caso che nel volume edito dalla NPE i capitoli siano denominati round: più che un semplice richiamo al mondo della boxe di cui Eddy Mano Pesante fa parte, la scelta di questo termine è uno strumento utile per sottolineare il modo in cui il personaggio vive la sua vita, come una lotta continua, dentro e fuori dal ring. Quando le scazzottate finiscono, tra l’altro, lo vediamo sempre in un bar a sbronzarsi o a cercare qualche altro casino in cui ficcarsi. Perché, c’è altro da fare nella vita?
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