Quanto staremmo meglio in un mondo in cui i conflitti armati venissero evitati? Risparmieremmo circa 14 mila miliardi di dollari (almeno stando ai dati del 2019), secondo l’Institute for Economics & Peace (IEP) che ha elaborato i numeri.
Si tratta di un risparmio di circa 5 dollari al giorno per ogni persona sul pianeta. Per capirci meglio, 689 milioni di persone, oltre il 9% della popolazione mondiale, vivono con meno di 2 dollari al giorno, secondo i dati della Banca Mondiale.
Circa il 10% del PIL mondiale viene speso per contenere, prevenire e affrontare le conseguenze della violenza. Con oltre 1,4 milioni di morti violente ogni anno, i conflitti frenano lo sviluppo economico, provocano instabilità, aumentano le disuguaglianze ed erodono il capitale umano. I 10 paesi più colpiti del mondo stanno spendendo fino al 59% del loro PIL per gli effetti della violenza.

In cinque regioni del mondo i costi sono aumentati nel 2019. Il balzo maggiore è stato in America Centrale e Caraibi, dove un aumento del tasso di omicidi ha spinto il costo a salire dell’8,3%. La Siria, con la sua guerra civile in corso, ha subito il maggiore impatto economico con quasi il 60% del suo PIL perso a causa del conflitto nel 2019, seguito da Afghanistan (50%) e Sud Sudan (46%).
Purtroppo, come sappiamo anche con rudimentali studi economici, questa fetta di PIL spesa in violenza non è realmente perduta per alcuni attori importanti. Aziende e privati che prosperano proprio lavorando in settori coinvolti nel ciclo della violenza, spesso con il supporto dei governi stessi.
Ma il quadro non è tutto desolante, ci sono prospettive di speranza. L’impatto economico della violenza, a livello globale, è diminuito per il secondo anno consecutivo nel 2019, poiché alcune parti del mondo sono diventate più pacifiche. Con il raggiungimento di situazioni pacifiche il denaro speso per contenere la violenza può essere utilizzato per attività più produttive che guidano la crescita e generano rendimenti monetari e sociali più elevati.
Le basi di una società positivamente pacifica, afferma l’IEP, sono: un governo funzionante, un ambiente economico sano, l’accettazione dei diritti degli altri, buone relazioni con i vicini, libero flusso di informazioni, alti livelli di capitale umano, bassi livelli di corruzione ed equa distribuzione delle risorse.
Leggi anche:
E tu cosa fai per la Giornata Mondiale dei Diritti Umani?
I futuri che non vorremmo: disastri ambientali nella cultura pop
Distopia: perché è sempre attuale?