Guida agli eSports for dummies: dalle origini al gergo

Vi state chiedendo cosa sono gli eSports che tutto il mondo ama e come funzionino? Vi hanno digitato “ggma non avete capito cosa volessero dire? Tra le tante domande che possono venirvi in mente, oggi proviamo a fare chiarezza sul mondo agonistico dei videogiochi.

eSports: definizione, origini e diffusione

Gli eSports sono delle competizioni tra giocatori di vari livelli grazie ai videogiochi. Il prefisso e sta infatti per electonic. Questi nuovi sport sono quindi estremamente inclusivi e possono svolgersi su qualsiasi piattaforma (PC, console o mobile).

La loro origine è da ritrovarsi nei cybercafé sudcoreani degli anni ’70, conosciuti come PC bangs, nei quali i videogiocatori potevano affrontarsi in tornei amatoriali. Ma l’evoluzione è stata certamente vertiginosa. Se alle origini abbiamo un approccio amatoriale, con l’evolversi della fanbase (fino agli 1.2 milioni di appassionati), siamo arrivati a parlare di un’industria strutturata che genera milioni di euro, e in futuro non sono da escludere i miliardi (fonte: Farantube).

Ad aiutare questa evoluzione sono stati certamente progressi tecnici (come la connessione a banda larga o la fruizione multi piattaforma), ma anche culturali. Le persone (più o meno giovani) che videogiocano o guardano altri giocare sono sempre in crescita, e la diffusione di piattaforme come Twitch, Mixer e YouTube hanno reso il gaming capillare nella vita degli appassionati.

Generi

Ma ogni videogioco è diverso dagli altri e la definizione di eSports abbraccia tantissimi generi. Tra questi i più diffusi sono i MOBA (ossia Multiplayer Online Battle Arena), come League of Legends e Dota 2, nei quali due squadre da 5 giocatori si affrontano in una mappa circoscritta tramite dei “campioni” con caratteristiche specifiche.

league of legends

Altro genere è quello degli FPS, First Pearson Shooter, letteralmente sparatutto in prima persona. Il fulcro di questi giochi è l’uso delle armi e sono tra i videogiochi più popolari. Appartengono a questa categoria Counter Strike Global Offensive, Rainbow Six Siege, Quake, Overwatch e la serie di Call of Duty.

Negli ultimi anni si sono sviluppati titoli del tipo Battle Royale, a cui appartengono Fortnite, PlayerUnknown’s Battleground e Apex Legends. Mentre tra i videogiochi più complessi troviamo i titoli strategici in tempo reale come Starcraft 2, Warcraft e Age of Empires.

Ma oltre a queste principali categorie troviamo anche i videogiochi sportivi (FIFA, NBA2K, Gran Turismo, …), giochi di carte (Hearthstone), picchiaduro (Street Fighter, Tekken, Mortal Kombat) e i videogiochi mobile (Clash Royal, Brawlstars, PUBG Online).

Gergo

Purtroppo, la strada per diventare un pro player è molto lunga. Bisogna sicuramente avere un’ottima strat e avere un codice d’onore. Per un gg sicuramente non bisogna fare i cheater e evitare i ban, e per entrare nel circuito dovrai destreggiarti tra bug, lag e glitch.

Forse l’autore dell’articolo si è buggato un po’, ma non abbiate paura. Analizziamo alcune di queste parole proprie dei giocatori di eSports e tutto vi sarà più chiaro.

Un Pro / Pro Player è un giocatore professionista, che può competere sia in singolo che in team. Una strat, abbreviazione della parola inglese strategy, è un termine per descrivere le tattiche impiegate da un team o da un giocatore durante la partita.

Parte del codice d’onore di un giocatore è il gg, sigla che sta per “good game”. Questo termine viene utilizzato per ringraziare l’avversario per la sfida appena conclusa, a prescindere dall’esito.

Mentre da evitare sono i cheater, ossia giocatori sleali che utilizzano mezzi non consentiti. Per arginare questi comportamenti illeciti si ricorre al ban, ossia l’esclusione di un giocatore o di un team alla partecipazione alle competizioni. Le competizioni vengono organizzate in circuiti. Questi sono relativi ad un solo titolo e racchiudono tutte le competizioni organizzate in un anno.

Timore di ogni giocatore sono però i lag, ossia i ritardi nella comunicazione e nel trasferimento dei dati dal server, causa di disconnessioni e rallentamenti. E per i programmatori non fanno certamente piacere i bug. Ci si riferisce con bug, in ambito informatico, a un errore di programmazione che rende complicata l’esperienza di gioco. Simili sono i glitch ma che non influenzano il gioco ma causano soltanto movimenti bizzarri nei personaggi e nell’ambiente.

Fonte: AESVI, Associazione Editori Sviluppatori Videogiochi Italiani

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