Conoscete l’espressione “c’è una prima volta per tutto”? Ebbene sembra che “una prima volta” sia arrivata anche per Food Wars, il manga (e di recente anime) incentrato sulla cucina, dove cucina sta a procaci ragazze dalle forme perfette che talvolta, raggiungono l’orgasmo (letteralmente) mentre preparano delle pietanze. Ultimamente, l’opera nipponica è stata accusata di sessismo a causa di Erina Nakiri e il suo seno. Come? Non ci credete?
Il curioso caso del seno di Erina Nakiri in Food Wars
Quando si guarda un cartone animato, sia che venga da oriente che da occidente, non si dovrebbe cercare troppa logica e per divertirsi davvero, bisognerebbe capire che ogni storia ha concetti e regole a sè che violano (fin troppo spesso) le normali leggi della fisica e della logica umana.
Che sia il cambiare di colore dei capelli, avere dei frutti che ti donano poteri incredibili o possedere demoni nel corpo che ti forniscono capacità sovrannaturali, non bisognerebbe prendere queste opere troppo sul serio.
Purtroppo è un tema che abbiamo trattato tante volte e con la giusta carica di ironia. Potete leggerlo qui e qui. E probabilmente è con lo stesso sarcasmo che una utente su TikTok ha commentato le improbabili dimensioni del personaggio di Food Wars.
Nella clip, commenta la rivale/amica di Soma Yukihira, il protagonista della seire ideata dal mangaka Shun Saeki e dallo chef Yuki Morisaki. I termini usati per descrivere l’outfit sono stati:
non dovrebbe essere neanche possibile, i veri camici da chef tendono ad appiattire il seno non a delinearne le forme.
Esatto, il punto è questo. Tuttavia, il filmato ha scatenato una serie di commenti talvolta molto accessi sui presunti intenti sessisti della serie.
Però non è la prima volta che vediamo “deformazioni” dell’outfit nelle opere nipponiche.
Rilanciato su Twitter, il video, con tanto di didascalia in giapponese, ha ricevuto pareri contrastanti.
Seno si o seno no?
Partiamo dal presupposto che tutti i fumetti e i cartoni giapponesi hanno uno stile intenzionalmente votato a mettere in mostra caratteristiche fisiche comunemente assenti nella popolazione giapponese.
Il seno prosperoso è forse, l’icona più valida per la rappresentazione del tratto “manga”. Ma non mancano capelli colorati e soprattutto, una moltitudine di personaggi biondi e con gli occhi azzurri (anche se le storie non dovessero essere ambientate nel Nord Europa).
In One Punch-Man, il protagonista è calvo ed è spesso oggetto di sfottò.
Tra i commenti ho trovato questo: “forse l’anime dovrebbe iniziare con messaggi di avvertimento tipo «questo è un anime per uomini», quindi le donne non devono guardarlo e offendersi”.
Se si afferma questo per Food Wars bisognerebbe dirlo anche a High School DxD, a tutti gli anime harem, agli Isekai ed a qualunque altra opera dove è presente un qualsiasi personaggio femminile… Cioè un po’ tutti …?
L’esagerazione di determinate caratteristiche fisiche è un tratto distintivo dei manga giapponesi dove abbiamo strane capigliature, nasini appena accennati, occhi enormi e addominali scolpiti anche a 8 anni.
Se poi analizziamo Food Wars dove i protagonisti si denudano arrivando all’orgasmo per indicare l’apprezzamento di un determinato sapore, beh, forse questa polemica è da ridimensionare.
A voi la decisione, diteci che ne pensate nei commenti.
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