Come abbiamo potuto assistere, durante il lancio di Disney Plus, la compagnia ha deciso di concentrare gli eventi promozionali attorno agli spettacoli nuovi e originali come The Mandalorian ma allo stesso tempo, ricordando ai potenziali clienti di essere una “macchina della nostalgia” molto efficiente, essendo dotata di una vasta libreria di film iconici del brand.
Le serie che sembravano ormai perse nei meandri del tempo, sono così tornate in auge e forse, ripeto forse, hanno fatto in modo che il vaso di Pandora si aprisse, spostando l’attenzione della società di Topolino sulla possibilità di attingere nuovi successi grazie alle glorie del passato.
Non a caso, Disney ha sempre lasciato la porta aperta a possibili “ritorni di fiamma” e lo ha dimostrato diventando una fabbrica molto produttiva per quel che riguarda reboot e remake in live action dei sui classici.
E dato che si parla di nostalgia, è impossibile pensare come una delle offerte più interessanti secondo i fan, non sia stata ancora presa in considerazione per un ritorno in pompa magna. Parliamo della serie animata Gargoyles, andata in onda dal 1994 al 1997, ora disponibile per intero su Disney Plus.
Per gli appassionati, Gargoyles fu una vera rivelazione negli anni ’90: un dark fantasy con un’ottima atmosfera, una storia epica appassionante, con personaggi ben caratterizzati e una narrativa in continuo sviluppo.
Gargoyles: parla il creatore Greg Weisman, pioniere della serialità
E’ difficile da pensare di questi tempi ma le serie televisive di un tempo, erano strutturate in modo del tutto diverso.
Oggi abbiamo prodotti che durano ore e sono divisi in più episodi pur riferendosi tutti a un medesimo arco narrativo; Gargoyles era nata nel periodo delle serie a puntate autoconclusive. Ogni episodio doveva iniziare e finire mantenendo lo status quo, senza che nulla cambiasse effettivamente – salvo rare occasioni.
Durante un’intervista a Polygon, il creatore del cartone, Greg Weisman, ha rilasciato delle dichiarazioni molto interessanti da questo punto di vista.
Weisman e il suo team (che comprendeva lo scrittore Michael Reaves) furono precursori dei tempi moderni.
Weisman, fino a oggi, ha sempre dimostrato di meritare il successo riscosso nel settore dell’animazione. Ha creato Young Justice (della DC Comics e Warner Bros.) e The Spectacular Spider-Man (di Sony Pictures) ed ha sceneggiato e prodotto Star Wars Rebels.
Tuttavia, l’esperienza con Gargoyles ha avuto alti e bassi. La storia, come sappiamo, parla delle omonime creature mitologiche. Esseri di pietra, spesso raffigurati come sculture o statue maestose, in grado di prendere vita dopo il tramonto.
I protagonisti della serie, sono un gruppo di queste figure che sopravvive a un massacro ai tempi della Scozia Medievale. Trasportati nella Manhattan degli anni 90, i personaggi cominciano una nuova vita incontrando nuovi elementi e sviluppando nuove trame.
La serie vantava nel cast membri del calibro di Star Trek: The Next Generation, tra cui Marina Sirtis (nei panni del demonio emarginato che odia gli umani), Jonathan Frakes (Xanatos) e Brent Spiner (Puck).
Nonostante Weisman contribuì a creare un background eccezionale e nonostante avesse pianificato anche alcuni spin-off destinati ad allargare il valore narrativo della serie, in un lungo e sofferto colloquio con Polygon, spiega il perché Gargoyles non abbia mai visto la realizzazione di un universo condiviso.
Ma visto il successo che sta attualmente riscuotendo sulla piattaforma Streaming della Disney, Weisman si è dimostrato fiducioso per un possibile ritorno.
Storia di un successo poco apprezzato
A venticinque anni di distanza dalla nascita della sua creazione, è stato chiesto a Weisman quali siano i sentimenti che prova per la sua opera.
I Gargoyles saranno sempre i miei bambini; non mi interessa che sia trasmesso su Disney Plus, ma questo mi fa ben sperare per un loro ritorno. Ho sempre voluto fare di più. Ho quaderni e quaderni pieni di idee per il loro ritorno, spin-off e cose di ogni genere. Letteralmente niente mi renderebbe più felice che tornare indietro e fare di più.
Dichiarazione di Weisman su Polygon – riadattata in italiano
In merito a cosa avrebbe risposto se la Disney fosse venuto da lui per offrirgli la possibilità di realizzare almeno una delle sue idee, Weisman ha risposto:
Il problema, con una domanda del genere, è che non esiste niente di certo. Se avessi avuto una possibilità avrei fatto ripartire tutto da dove si era fermato nel 1997, per poi proseguire la storia; ma avrebbero potuto replicare proponendomi un reboot come quello di Duck Tales, piuttosto che altro.
Sulla terza stagione di Gargoyles, Weisman commenta la sua opera come “storpiata”; i personaggi da lui creati non gli sembravano più gli stessi ritenendo questo tratto della produzione come un’enorme fan fiction.
Immagino che guarderei quegli episodi ancora una volta, per vedere quali problemi potrebbero o non potrebbero avere per noi, dal momento che sono passati letteralmente 24 anni da quando sono andati in onda. Ma li trovo molto deludenti. Ho sempre desiderato che non esistessero. Il che è una cosa orribile da dire parlando del lavoro di qualcun altro ma per me quella serie non è Gargoyles, sembra un altro spettacolo in cui i nostri personaggi sono stati inseriti.
La storia sulla terza stagione di Gargoyles in realtà è più profonda di quel che si crede.
Il problema principale di Gargoyles fu che la produzione voleva 52 episodi ma era impossibile presentarglieli per tempo e riuscimmo a farne 31. Dal mio punto di vista fummo degli eroi ma dal loro, no.
Ma Weisman ha riscontrato un altro problema durante la lavorazione.
Il secondo grande problema fu l’arrivo sulle TV statunitensi dei Mighty Morphin Power Rangers. Lo show fu un successo e passammo dal primo al secondo posto come show preferito per gli adolescenti; i loro giocattoli vendevano di più e la produzione cominciava a non sentire più il bisogno di una terza stagione.
I problemi non terminarono qui in realtà perchè Weisman, con molta amarezza, ha dichiarato anche che:
Non c’era l’intenzione di fare una stagione 3 ma poi Disney acquistò Capital Cities che includeva ABC e dissero che sabato mattina l’emittente avrebbe avuto bisogno di uno spettacolo d’azione per ragazzi, quindi hanno pensato a Gargoyles. L’idea fu quella di una piccola separazione dallo spettacolo pomeridiano già prodotto, così lo chiamarono The Goliath Chronicles. Vennero da me e mi chiesero di passare dal produttore, non mi diedero il tempo neanche di pensarci che il lunedì successivo avevano già presentato il mio sostituto.
L’intervista con Weisman approfondisce poi i problemi riscontrati con la serie nel corso degli anni ma l’immagine di un’occasione sprecata appare chiara anche da queste sole dichiarazioni. Chissà che un ritorno di Gargoyles nei prossimi anni, possa mettere una pezza agli errori del passato.
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