Il Capitano, Giorgio Vanni, ci ha regalato una magnifica serata.
Ebbene, abbiamo avuto il piacere e l’onore di passare un po’ di tempo insieme (al Comicult), sia nel pre che nel post concerto.
L’occasione è stata – se mi permettete questa piccola licenza poetica – un turbinio
di emozioni mai provate prima.
Io mi sono letteralmente buttato in mezzo alla gente.
Da un lato ero l’asettico membro dello staff organizzativo che ha mandato in diretta (a braccio teso, ancora
mi fa male) tutto il concerto sul canale Instagram dei Nova Gulp…
Dall’altro, ero un fan che voleva godersi lo show e che cantava a squarcia gola
le sigle dei cartoni animati.
Del resto, è impossibile non essere trascinati nella foga emozionale degli spettatori che mi circondavano.
Ma oltre a questo, c’è molto di più!
A performance conclusa, Giorgio Vanni si è dedicato ai fan per scattare foto con tutti (e sottolineo TUTTI).
Abbiamo visto qualche volto noto, come Corrado Cozza in arte Dadobax, che da persona seria quale è, si è messo in fila come chiunque altro e ha atteso educatamente il suo turno.
E qualcun’altro, come il buon vecchio Marco Punzo a.k.a. Blill87 che ha dato una mano allo staff.
Inutile dirvi quanto la mia stima per il capitano sia aumentata. L’educazione di quest’uomo ha qualcosa di incredibile.
Ha voluto conoscere il nome di ogni singolo fan e col sorriso – dopo un magnifico concerto – ha concesso dediche e foto a tutti.
E anche dopo un paio d’ore di spettacolo, aveva tanta di quella energia da dedicare a loro…
Beh, io avrei gettato la spugna a metà concerto.
IL RAPPORTO TRA GIORGIO VANNI E I SUOI FAN
Il concerto di Giorgio Vanni aveva qualcosa di diverso da tutte le esibizioni di cartoon band viste in passato. Avvertivo un’energia differente nell’aria; non c’erano più adulti o bambini.
C’erano solo qualche migliaio di persone intenzionate a divertirsi.
Ma come già accennato, quella che avevo colto era un aspetto della sua persona.
Il capitano è Uomo sia sotto i riflettori che in privato.
Ho visto molti “artisti” nel corso di queste avventure nel mondo delle fiere del fumetto.
Molti restano coi piedi per terra ed altri – solitamente senza avere grandi numeri – si sentono prime
donne conquistatrici di chissà quale successo.
L’umiltà che ha dimostrato con i fan, accolti tutti col sorriso, mi ha fatto ben capire che merita a pieni voti il titolo di Re delle sigle dei cartoni animati.
Non immaginavo che sarei stato così felice di vedere la gioia dipinta sul volto degli spettatori; anche perché fummo proprio Danilo ed io a proporre Giorgione per il concerto del Comicult! :D
L’INTERVISTA
Le mie interviste sono particolari! Non sono il tipico ragazzetto da due soldi che si sente giornalista con un rubrichetta di un sito in Wordpress. Come avrete sicuramente notato, la mia scrittura è molto personale e diretta.
Soprattutto quando ho un rapporto d’amicizia con coloro che intervisto.
Infatti, iniziando con le domande ho deciso di non dilungarmi troppo, sottraendo ulteriori minuti a Giorgio.
Al di là delle solite e banali “la tua canzone preferita” o “come ti sei trovato a Cosenza”, ho preferito chiedergli qualcosa di più ispirato.
Anche perché avevo avuto occasione di parlargli in precedenza, frangente in cui mi aveva anticipato:<<Mi sono trovato molto bene qui>>
Ma la cosa che mi ha fatto capire che era sincero fu come ha proseguito: <<Sono felicissimo dell’educazione dei miei fan calabresi. Tutti entrano educatamente aspettando il loro turno e non fanno perdere tempo a chi aspetta.>>
Questo mi ha reso particolarmente orgoglioso.
A spettacolo terminato, chiedo a Giorgio se posso rubargli due minuti per l’intervista e col sorriso accoglie me ed il mio Socio, pronto col registratore a rendere immortale quel momento.
Prima di tutto ho chiesto a Giorgio una cosa per me molto importante; volevo sapere come cavolo facesse, ogni volta, a ricordare tutte le sue canzoni.
<<In realtà non me le ricordo.>>
Come disse a Yotobi in un video di qualche tempo fa…
<<Davvero, seguo il labiale di tutti quelli che cantano nelle prime file, ed il gioco è fatto.>>
Non so se lo affermasse solo per scherzare, ma il suo sorriso era così rassicurante che ho voluto credergli. Questo mi ha fatto pensare al rapporto ed all’atteggiamento che ha coi Fan.
Così butto il foglietto con sopra le domande – scusate – e decido di fargliene due con il cuore.
Oggi giorno, anche grazie ad Internet, ci sono un sacco di amatori in Italia che cantano. Bravissimi, molti dei quali si ispirano a lui.
Traducono canzoni dal giapponese, Si dilettano in cover dello stesso Giorgio.
E tra i tanti fan che hanno acquistato il suo CD, uno gli ha raccontato come, ispirato dal suo stile, abbia iniziato a frequentare una scuola di canto.
Allora gli chiedo cosa consiglierebbe a tutti questi aspiranti che lo prendono come modello.
Ci riflette un attimo poi esclama sicuro:
<<Gli consiglio di farlo per passione.>>
<<Non bisogna pensare alla fama o al successo. Bisogna andare avanti quando c’è la passione.>>
La fama, se meritata, arriverà in seguito. Tutti possono avere il loro momento di gloria. Tutti sono bravi a portare avanti brand non loro. Ma solo chi è bravo veramente mantiene quel successo.
Decido di non far perdere più tempo a Giorgio e gli chiedo un’ultima cosa. Prendo un respiro e gli chiedo cosa significhi essere Giorgio Vanni nel 2018.
Lui risponde di getto: <<Non lo so.>>
E li iniziamo a ridere tutti e tre…
<<No, un momento. nel senso… >>
Si riprende.
<<E’ una bellissima sensazione, ma non per essere me. Non per essere Giorgio Vanni. Per quando sto sul palco, per quando sto coi fan. La carica che mi da stare con loro e condividere l’affetto che provano. Devo dire io grazie di essere Giorgio Vanni e provare questo ogni volta.>>
Capisco che dopo questa risposta non c’è bisogno di altre domande. Lo ringrazio…
… Saluto lui, l’ammiraglio Max ed il resto del suo staff…
… E scattando un’ultima foto con il mitico Giorgio Vanni concludo l’ultima serata della prima edizione del Comicult con nuovi ricordi impressi nel mio cuore.
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