Memento mori: la perla nera del gioco di ruolo italiano

Memento Mori è un gioco di ruolo nato dalle menti di Andrea Felicioni e Marco Bucci, edito Raven Distribution. Pubblicato nell’ormai lontano 2017 continua ad avere grande successo grazie anche alle due espansioni uscite successivamente: Codex Gigas e la recentissima Mutus Liber.
Il gioco come si può intuire già dal nome ha chiare tinte horror.

Il formato A5 cartonato con bordature dorate, le illustrazioni e l’impaginatura curate nel dettaglio, basterebbero per attirare l’attenzione di qualsiasi amante del genere. 

L’ambientazione

Memento Mori catapulta i giocatori in uno dei momenti più bui della nostra storia: il medioevo europeo in preda alla peste nera. Il fulcro cardine alla base del gioco è l’idea che questa piaga non sia altro che la manifestazione fisica del male nella nostra realtà.

I giocatori vestiranno i panni degli Erranti, ovvero persone che hanno contratto il morbo e che, portate al limite da esso, sono entrate in contatto con il mondo Oltre il Velo dove ogni sorta di creatura immaginata è reale.
Una realtà sovrapposta alla nostra costellata di incubi e aberrazioni che fanno riferimento al folklore e alla mitologia dell’epoca. Ogni creatura in questo mondo ha i suoi obiettivi e la sua indole e i protagonisti verranno legati a doppio filo ad alcune di queste entità.

Caratteristiche fondamentali dei personaggi sono i loro Sogni e i loro Incubi. Il Sogno è ciò a cui l’Errante dovrà sempre tendere, il suo scopo ultimo, mentre l’Incubo è la sua antitesi: un destino talmente angosciante e terribile che la morte in confronto non è che un dolce sollievo.

La scheda del personaggio e il sistema di gioco

Ogni tiro di dado di Memento Mori si basa su alcuni fondamentali elementi: gli Organi. Questi determinano l’approccio alle diverse situazioni in cui un personaggio può trovarsi. E così si potrà scegliere se agire seguendo il “Cuore”, assecondare il “Cerebro”, utilizzare i “Nervi” o affidarsi alle “Viscere”. Oltre agli Organi gli Erranti possiedono altre caratteristiche molto importanti. Le Virtù ossia le competenze pratiche e teoriche dell’Errante e i suoi legami che nascono dal passato ma piombano nel presente ogni volta che un loro insegnamento viene messo in pratica. Nomen omen dicevano un tempo: anche il nome del personaggio e il suo epiteto sono parametri utilizzabili durante il gioco (per fare un esempio il mio personaggio Beatrice la Bella aveva dei vantaggi su azioni che riguardavano il suo aspetto).

Il cuore dell’esperienza di gioco di Memento Mori è la Corruzione del personaggio, intrinseca alla sua situazione di Errante. Se da un lato la Corruzione fa sprofondare i nostri protagonisti verso un baratro di orrore modificandone la psiche e il fisico e rendendoli sempre più simili alle creature che popolano il mondo Oltre il Velo, dall’altro dona loro straordinari poteri sovrannaturali che li aiuteranno a raggiungere i propri Sogni.

Per giocare sono consigliate una riserva di D6 bianchi e una di D6 nera , di modo da distinguere i tiri della parte “umana” del vostro Errante da quelli della parte “corrotta”.

L’originalità del gioco

In Memento Mori viene ribadito a più riprese che quello che conta davvero è creare un’atmosfera cupa e di disperazione, dal taglio horror e splatter (durante una nostra sessione uno dei personaggi si è strappato di dosso la sua stessa pelle per trasformarsi in una bestia infernale… per intenderci!).

Se si hanno a disposizione giocatori abituati a questo genere di giochi, saranno ben pochi i tiri da effettuare mentre predomineranno le parti narrative e descrittive.
Non è il GdR eroico a cui siamo abituati, è un gioco a perdere dove il personaggio più evolve più precipita nel baratro della sua disumanità come in un’aspirale discendente.

Molto curata anche la parte conclusiva del personaggio: le regole vengono stravolte e si scoprirà se il personaggio riuscirà a realizzare il suo Sogno oppure sprofonderà nel suo Incubo, regalando al giocatore una piccola sessione personale. Il finale nel migliore dei casi sarà agrodolce, nel peggiore… penso abbiate capito che non finisce per niente bene!

Le espansioni

A completare ed arricchire il tutto troviamo due splendide espansioni:

Il CODEX GIGAS è il racconto in prima persona di un Errante leggendario che, aiutato dalla sua incrollabile fede, ha documentato e catalogato per secoli i territori, i popoli e le creature del mondo Oltre il Velo. I capitoli del Bestiarium, dell’Herbarium, del Lapidarium e del Grimorium custodiscono tutte le conoscenze raccolte in questa oscura epopea.

Il Mutus Liber è il terzo e ultimo capitolo della saga di Memento Mori disponibile da gennaio 2021.
In questo nuovo volume si fa un balzo in avanti nella storia spostando gli eventi al tramonto della piaga della peste.  Mentre il morbo inizia a dare segni di cedimento, una nuova minaccia incombe sull’intero vecchio continente: la maledizione del Mutus Liber. Questa espansione introduce inoltre una nuova modalità di gioco chiamata “Il Richiamo” grazie alla quale si potrà assistere all’estinzione degli Erranti.

Consigli per la buona riuscita delle sessioni:

  • Musica evocativa (noi abbiamo usato Branduardi e playlist generiche medievali anche a tema Stranger Things)
  • Tante candele che creino la giusta atmosfera.
  • Sessioni brevi (non adatto a lunghe campagne)
  • Giocatori pronti a mettersi alla prova

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Martina Grosso

Procrastinatrice professionista, suonatrice di ukulele con scarso successo, arrampicatrice acrofobica: eccomi! Mi chiamo Martina e mi nutro di libri, giochi di ruolo, film e Cuccioloni. Amo creare personaggi e farmi venire in mente idee irrealizzabili; odio non riuscire a realizzarle.
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