Il Ministro della Cultura Dario Franceschini ha firmato il decreto attuativo che disciplina il Tax Credit Videogiochi riconoscendoli come forma d’arte.
Si definisce arte qualsiasi forma di attività dell’uomo come riprova o esaltazione del suo talento inventivo e della sua capacità espressiva.
Spesso si parla di arte come una forma di comunicazione indiretta tramite un mezzo espressivo.

Ai videogiochi non manca niente quindi per essere definiti opere d’arte. Il mondo videoludico è estremamente coinvolgente: riesce a trasmettere un messaggio attraverso strumenti visivi, uditivi e tattili. Il videogioco prevede inoltre una forma di coinvolgimento ulteriore dato che si ha il controllo sui suoi protagonisti e sulle loro scelte decisionali, portando spesso a finali diversi in base alle azioni compiute.
I videogiochi in Italia
L’Italia si è sempre dimostrata restia a riconoscere i videogiochi come forma d’arte. L’associazione di categoria dell’industria videoludica IIDEA ha portato avanti la sua battaglia fino ad ottenere questo riconoscimento.
Ad avvalorare la tesi anche alcuni noti streamer come Sabaku No Maiku e IlCencio che hanno più volte ribadito questo concetto fin dal lontano 2011.
Per quanto l’idea di arte possa essere in qualche modo soggettiva, titoli come “The Last of Us” “Metal Gear Solid” “Red Dead Redemption” o “Silen Hill 2” non possono non essere definitivi capolavori visivi e immersivi. Tecnicamente superlativi sotto molti aspetti (regia, musica, sceneggiatura) e in grado di trasmettere messaggi profondi ed emozioni intense. Eugenetica, critica agli armamenti nucleari, accettazione e espiazione, transumanesimo, etica e filosofia… sono solo alcune delle tematiche trattate nel mondo videoludico.
Un mercato in forte crescita dunque che non poteva essere ignorato. Questo nuovo decreto permetterà di raggiungere un tasso del 25% del costo di produzione a favore delle aziende produttrici di videogiochi made in Italy con rimborsi fino ad un milione di euro. L’unica restrizione è che questi fondi vengano poi investiti in Unione Europea.
I videogiochi sono frutto dell’ingegno creativo ed è giusto che, analogamente a quanto avviene per il cinema e l’audiovisivo, possano ricevere un sostegno, se riconosciuti come opere di particolare valore culturale. In Italia il settore è in crescita esponenziale, con numerose start up di under 30 in grado di sviluppare prodotti di elevata qualità, attrarre le grandi produzioni internazionali e far crescere i giovani talenti. Si tratta di vere e proprie officine creative, che meritano ogni sostegno e possono contribuire a nuovi modi di conoscere e di apprendere
Ha dichiarato il Ministro Franceschini con la collaborazione del Ministro dell’Economia Daniele Franco
Il videogioco è fruibile su più livelli: non solo un passatempo o un divertimento ma anche un contenitore di storie, messaggi ed emozioni.
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