Perché il minoxidil viene prescritto quando si soffre di caduta di capelli? Quali effetti si hanno?

Il Dott. Emrah Cinik di Istanbul ci spiega l’efficacia di un medicinale inizialmente nato per curare tutt’altra patologia ma oggi largamente usato come aiuto nella lotta alla caduta dei capelli.

La caduta dei capelli è una problematica che affligge uomini e donne di tutto il mondo e di tutte le età. Secondo una ricerca recente, nel corso della loro vita ne soffre circa l’80% degli uomini e fino al 50% delle donne.

Le cause che portano alla caduta dei capelli, nota anche come calvizie o alopecia, sono varie. In primo luogo c’è il fattore ereditario, ovvero la predisposizione genetica alla caduta dei capelli.

Oltre a questo altre variabili entrano in gioco, come lo stile di vita, lo stress giornaliero, l’alimentazione, lo sport.

Per risolvere i problemi di calvizie, si sente spesso parlare dell’utilizzo di minoxidil. Ma che cos’è effettivamente questa sostanza e come agisce sulla nostra chioma?

Minoxidil è un principio attivo approvato dalla Food and Drug Administration (FDA) per il trattamento delle patologie legate alla pressione alta e anche per la cura della calvizie.

Il medicinale, infatti, fu inizialmente introdotto negli anni ’70 per le cure ipertensive poiché si dimostrò fortemente in grado di avere un effetto vasodilatatorio. L’azienda farmaceutica che lo mise sul mercato si chiamava Upjohn Company, poi acquistata dalla Pfizer.

Nel corso del tempo, sui pazienti che usavano il farmaco si notarono anche degli effetti sui capelli: questi ricrescevano più rapidamente, in maniera più distribuita e anche più forti.

Al giorno d’oggi minoxidil per la cura della calvizie si trova come principio attivo in soluzioni topiche che consentono di ottenere gli stessi benefici della soluzione orale ma evitando l’assorbimento da parte dell’organismo. In questa maniera è possibile ridurre in maniera considerevole l’insorgere di effetti collaterali.

Ma come funziona esattamente minoxidil?

Il Dott. Emrah Cinik, responsabile della clinica Cinik Hair Hospital di Istanbul e leader nel settore dei trapianti di capelli, ci illustra il meccanismo di funzionamento del farmaco.

Uno dei principali effetti di minoxidil è la capacità di aprire i canali tra le cellule di potassio che si trovano nel sistema arterioso periferico, soprattutto lungo le cellule muscolari lisce.

In questo modo consente di dare un apporto di nutrienti maggiore ai follicoli piliferi, ed in particolar modo ai bulbi.

Allo stesso modo, minoxidil agisce sul ciclo vitale del capello allungandone la fase di crescita anagen, e diminuendo le fasi telogen e catagen.

Per queste motivazioni usare minoxidil porta ad un incremento della densità dei capelli, ad una maggiore ricrescita e ad un rafforzamento dei follicoli.

Ci sono controindicazioni o effetti collaterali?

Secondo il Dott. Cinik, la valutazione dell’uso o meno di minoxidil va eseguita insieme tra paziente e medico curante.

Infatti, esistono innanzitutto due principali concentrazioni di prodotti contenenti minoxidil tra i quali si può scegliere, la soluzione al 2% o quella al 5%.

Inoltre, a seconda della lunghezza dei capelli o della sensibilità individuale di ogni paziente, si può scegliere tra classiche lozioni, schiume o anche soluzioni galeniche senza glicole.

Prima di sottoporsi ad una cura con minoxidil bisogna accertarsi quindi di non essere ipersensibili ai componenti della soluzione scelta ma anche di non avere problemi di circolazione sanguigna o problemi cardiaci.

È anche sconsigliato l’uso del medicinale in donne incinte o in fase di allattamento.

Gli effetti collaterali riguardano in primis una caduta indotta a circa 1 mese dall’inizio del trattamento, che è del tutto normale ed è dovuta all’effetto che il farmaco ha sul ciclo vitale dei capelli. Altri effetti non desiderati possono essere la comparsa di irritazioni cutanee, l’irsutismo o il dolore al torace.

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Dave

Atipico consumatore di cinema commerciale, adora tutto quello che odora di pop-corn appena saltati e provoca ardore emotivo. Ha pianto durante il finale di Endgame e riso per quello di Titanic. Sostiene di non aver bisogno di uno psichiatra, sua madre lo ha fatto controllare.
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