Mitologia Giapponese: Amabie, lo Yokai anti-epidemie, diventa virale in tempi di Coronavirus

Chi ha un po’ di dimestichezza con la mitologia giapponese lo sa: il pantheon è immenso, e tra divinità, spiriti e fantasmi di antenati, è quasi impossibile stabilire il numero preciso degli esseri soprannaturali che popolano le leggende del Paese del Sol Levante (qui trovate un nostro approfondimento).
In questo terribile periodo di pandemia, i giapponesi hanno trovato la divinità giusta da venerare e pregare: si tratta dell’Amabie, un buffo Yokai che viene dal mare.

Amabie: la leggenda dello Yokai anti-epidemie

Secondo la storia, il primo avvistamento di un’Amabie sarebbe avvenuto nel Maggio del 1846, in epoca Edo. Da diversi notti veniva avvistata una strana luce al largo della baia della provincia di Higo, come se ci fosse un oggetto sospeso sulle acque. Un ufficiale della città decise di investigare, e fu allora che uno strano spirito emerse dal mare.

L’aspetto era quello di una sirena con lunghi capelli, ma sul volto aveva il becco di un uccello, e il corpo era completamente ricoperto da scaglie di pesce. Si presentò come Amabie, e disse di vivere nelle profondità del mare, e pronunciò una profezia: il raccolto sarebbe stato abbondante per i prossimi sei anni, e in caso di epidemia sarebbe stato sufficiente esporre una sua immagine e le persone ne sarebbero state curate. Dopo queste parole, si immerse di nuovo tra le onde.

L’ufficiale ordinò subito che la storia venisse esposta nel bollettino ufficiale della città e fece anche disegnare un’immagine della Amabie. La storia raggiunse velocemente anche il resto del Giappone e fu così che la leggenda della sirena dal becco d’uccello diventò parte ufficiale del pantheon nipponico.

La mitologia giapponese ai tempi dell’emergenza Covid-19

La leggenda è diventata di nuovo popolare in questi ultimi mesi di pandemia, con tantissimi giapponesi (e non!) che hanno condiviso immagini dell’Amabie, per scongiurare la diffusione del virus e invocare protezione per i propri cari. I disegni sono subito diventati virali, e la leggenda di questo simpatico Yokai è tornata a rivivere. Alcuni hanno addirittura creato piccoli amuleti e oggettini per celebrare la benevola divinità.

Che sia solo una leggenda o che funzioni davvero, sicuramente creare qualcosa di artistico porta sempre dei benefici. E chissà che da qualche parte non ci sia una piccola Amabie che vorrà ascoltarci e aiutarci in questo periodo così complicato…

Necronomidoll

Divoratrice compulsiva di libri, scrittrice in erba, maladaptive daydreamer. Il Culto Vive.
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