Nittibio maggiore: l’uccello che sembra un ramo, emette versi spettrali e vede senza aprire gli occhi

Il Nyctibius grandis (nittibio maggiore) rappresenta uno dei casi più affascinanti di adattamento evolutivo nelle foreste tropicali americane. Questo uccello notturno ha sviluppato caratteristiche uniche che lo rendono quasi invisibile di giorno e inquietantemente presente di notte. Ha anche una voce molto particolare, sebbene non sappia parlare come quest’altro uccello.

Cos’è esattamente il Nittibio maggiore e dove vive?

Chiamato anche Great Potoo è un uccello notturno che abita le foreste tropicali del Centro e Sud America. Appartiene alla famiglia Nyctibiidae e, con i suoi 60 cm di altezza e un’apertura alare superiore ai 70 cm, rappresenta la specie più grande del suo genere.

Il suo habitat principale comprende le chiome degli alberi nelle foreste pluviali, dove la fitta vegetazione offre numerosi posatoi ideali per il suo straordinario camuffamento. Gli ornitologi che studiano questa specie riferiscono che individuarlo richiede un occhio esperto e pazienza infinita, dato che la sua presenza si confonde perfettamente con l’ambiente circostante.

Come riesce a mimetizzarsi così perfettamente con gli alberi?

La strategia mimetica del Great Potoo opera attraverso una combinazione sorprendente di adattamenti. Il suo piumaggio presenta tonalità grigio-brunastre con sottili striature che replicano perfettamente l’aspetto della corteccia e dei rami secchi.

Questo camuffamento cromatico viene potenziato da un comportamento straordinario: durante le ore diurne, assume una postura rigida con il becco puntato verso l’alto, fondendosi letteralmente con il ramo su cui è posato. Questa immobilità può durare ore intere, mentre l’uccello entra in uno stato di semi-torpore che riduce il suo metabolismo.

La combinazione di colore e comportamento rappresenta uno dei casi più straordinari di cripsi nel regno animale, una strategia difensiva che gli ha permesso di sopravvivere in ambienti ricchi di predatori.

È vero che può vedere ad occhi chiusi?

Il Nittibio maggiore possiede un adattamento fisiologico raro e affascinante. Le sue palpebre sono dotate di piccole fessure che gli permettono di percepire luce e movimento anche quando gli occhi sono apparentemente chiusi.

Questa caratteristica unica gli consente di riposare mantenendo attiva la vigilanza sull’ambiente circostante. Durante il giorno, mentre si mimetizza con i rami, può rilevare predatori senza dover compiere movimenti rivelatori che potrebbero comprometterne il camuffamento.

Allo stesso tempo, questo sistema visivo specializzato gli permette di individuare prede in movimento senza allertarle. Gli studiosi considerano questa capacità un esempio eccezionale di come l’evoluzione possa modellare soluzioni innovative a problemi specifici di sopravvivenza.

Nittibio maggiore (Great potoo) in una foto che ne ritrae il voolto con il becco aperto e gli occhi spalancati

Perché il suo verso notturno è considerato inquietante?

Il suo richiamo è uno dei suoni più misteriosi della foresta tropicale. Viene descritto come un lungo lamento discendente che ricorda un gemito umano o un singhiozzo prolungato. Questa vocalizzazione, amplificata dal silenzio notturno della foresta, ha alimentato numerose credenze tra le popolazioni indigene dell’America Latina.

In alcune culture amazzoniche, questo suono è associato alle anime dei bambini smarriti nella foresta, mentre altre tradizioni lo collegano a spiriti della foresta. Alcune comunità rurali lo considerano persino un presagio di eventi significativi.

Dal punto di vista biologico, questo richiamo serve per la comunicazione territoriale e il riconoscimento tra partner, ma la sua qualità “ultraterrena” continua ad affascinare tanto gli abitanti locali quanto i biologi del comportamento che studiano la comunicazione acustica negli animali notturni.

Come si riproduce e quanto vive?

Il Great Potoo forma coppie monogame stabili che spesso restano unite per molti anni. Contrariamente a molti uccelli, non investe energie nella costruzione di nidi elaborati.

La femmina depone un singolo uovo direttamente su una concavità naturale di un ramo, spesso selezionando posizioni che offrono un perfetto equilibrio tra protezione e camuffamento. L’incubazione dura circa 30 giorni, con entrambi i genitori che si alternano nella cura dell’uovo.

Quando il pulcino nasce, eredita immediatamente l’istinto mimetico, rimanendo immobile e assumendo una postura simile a quella dei genitori. La sua aspettativa di vita in natura si aggira tra i 12 e i 14 anni, sebbene la sua natura schiva renda difficile raccogliere dati demografici precisi sul campo.

Gianluca Cobucci

La sua vita è cambiata quando ha letto una frase di William Edwards Deming: "Senza dati sei solo un'altra persona con un'opinione". Da quel momento ha iniziato a leggere e approfondire perché ha fame di conoscenza. Sa a memoria "Il Silmarillion" e cerca di diventare uno Jedi.

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