L’epoca della prima Playstation ha segnato più di una generazione di videogiocatori. Sono cresciute appassionandosi a mondi di fantasia, e alcuni di questi avevano poco da invidiare a opere di levatura letteraria.
Alcuni personaggi sono diventate delle icone nel mondo videoludico e hanno quasi tutti avuto dei Remake o dei sequel – basti guardare i casi di Medievil, Spyro o Crash Bandicoot; esisteva però un’altra serie di giochi divenuta molto famosa nell’epoca della PSOne che ha avuto numerosi sequel, remasterd, ma è rimasta comunque un’opera di Nicchia.
Stiamo parlando di Oddworld che a pochi mesi dall’annuncio di un ipotetico nuovo capitolo della serie, sta per approdare su Nintendo Switch.
Pare che la Microids voglia effettuare un porting per rendere 3 titoli della serie (di cui uno solo è noto ed è Oddworld: Stranger Wrath 3D) fruibili anche sulla console ibrida di Mario & co.
OddWorld, il mondo di Abe
Oddworld – traducibile letteralmente in “mondo strano” – è una serie di videogiochi che ha come protagonista un giovane alieno – molto sfortunato – di nome Abe. Il gioco non è solo un puzzle game di logica, in cui bisogna ponderare ogni azione per poter salvare quanti più dei nostri compaesani, ma è una vera e propria critica sociale al consumismo sfrenato.
Ideato dal team di sviluppo Oddworld Inhabitants, fondato nel 1994 da due veterani della computer grafica (Sherry McKenna e Lorne Lanning) Oddworld parla di un pianeta immaginario grande circa dieci volte la Terra in cui facciamo la conoscenza di Abe – un Mudokon – che lavora come addetto alle pulizie per una fabbrica che produce snack, ricavati dalla carne di animali alieni come scrab e i paramiti, tutte creature in via di estinzione.
Per ovviare al fabbisogno di “materia prima”, i dirigenti dei Mattatoi Ernia prendono la decisione di macellare i mudokon che rappresentano la totalità degli impiegati nel mattatoio; quando Abe capisce la fine orribile che i dirigenti vogliono far fare ai suoi simili, tenta la fuga cercando di salvare i suoi sventurati compagni e distruggere per sempre i Mattatoi Ernia.
Che dire, Abe è uno di quei titoli che o ami o odi, senza mezze misure; personalmente ho adorato i giochi del filone principale della serie tanto quanto gli Spin-off e non vedo l’ora di rigiocarli sui porting per Nintendo Switch che, fino ad ora, hanno fallito di rado.
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