Netflix non è nuova a collaborazioni interessanti, ed è notizia recente l’inizio di un rapporto con Tonko House – studio di animazione candidato agli Oscar – per la creazione di una serie animata che si ispira ai miti e alle leggende del folklore giapponese; questa serie si chiamerà ONI.
La piattaforma di streaming ha commissionato allo studio Tonko House la realizzazione di quella che sarà una vera e proprio opera animata in stile orientale. Nell’organico degli sviluppatori troviamo Daisuke “Dice” Tsutsumi, l’art director che ha già lavorato per Pixar.
ONI: che cosa ne sappiamo?
Dai rumors e gli annunci fatti, sappiamo che lo stile della serie – che non sarà basato sul modello proposto da Love, Death and Robot – sarà un mix di stop-motion e animazione in computer grafica.
Lo sfondo narrativo sarà sarà popolato da dei, demoni e creature della mitologia giapponese (come gli Oni, appunto). La serie sarà centrata sulle avventure di Onari, protagonista forte e dallo spirito libero, intenzionata a seguire le orme dei potenti eroi del pantheon; ma non avendo poteri ne abilità particolari, non sarà facile.
Tsutsumi – che ha lavorato a L’era glaciale, Robots, Ortone e il mondo dei Chi, Toy Story 3 e Monsters University – sarà showrunner della serie. È stato inoltre candidato agli Oscar per The Dam Keeper, di cui è stato regista.
The Dwarf Studios – lo studio d’animazione in stop motion che ha prodotto la serie Netflix, Rilakkuma e Kaoru – e Megalis VFX – la casa che si occuperà degli effetti in CGI – saranno partner di produzione. Alla produzione avremo Megan Bartel e Robert Kondo, Kane Lee e Zen Miyake di Tonko House. Insomma, gran bei curriculum.
Questa nuova serie animata sembra promettere bene per Netflix, dato che si va ad aggiungere a un pre-esistente palinsesto di un certo spessore.
Non è un caso che il gigante californiano ponga grande attenzione su questo tipo di prodotto e infatti, le opere animate continueranno ad allargarsi ancora tra le scelte del servizio; insieme ad Oni, sono in uscita anche Dino Girl Gauko di Akira Shigino, Mama K’s Team 4 di Malenga Mulendema e Maya and the Three di Jorge Gutierrez.
In un’intervista, Tsutsumi ha parlato di ONI dicendo:
Ho costruito tutta la mia carriera nell’industria dell’animazione americana. Una parte di me si è sempre chiesta se ci sarebbe stato mai spazio, nelle storie che raccontavo, per l’altra mia metà, quella di nativo giapponese. Questa collaborazione di Tonko House con Netflix è un’occasione più unica che rara che devo cogliere per condividere il mio background folkloristico con il resto del mondo. Voglio condividere col pubblico le meravigliose storie con le quali sono cresciuto. Una in particolare, credo sia perfetta per la società nella quale viviamo oggi giorno.
Aram Yocoubian, direttore di Netflix Original Animation, si è mostrato emozionato all’idea di collaborare con Tsutsumi e con il team di Tonko House, ed ha dichiarato:
Tsutsumi è un rinomato filmmaker. Ha una profondissima passione per la celebrazione della cultura giapponese e siamo onorati di supportare questa sua incursione nel mondo della serie animate insieme al suo team di Tonko House. Ci siamo tutti quanti innamorati di Onari e della particolare mitologia giapponese costruita attorno a lei. Siamo convinti che la sua storia ed il suo percorso alla scoperta di sé, appassionerà anche il pubblico in tutto il mondo.
Incrociamo le dita, sembra che ci siano le carte in regole per una bella e gradita sorpresa!
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