La pizza Margherita è uno dei piatti più amati e conosciuti al mondo; la sua semplicità, condita con pomodoro, mozzarella e basilico, la rende irresistibile. La storia di questo piatto è un affascinante intreccio di leggenda e realtà. Si narra che nel 1889, durante una visita a Napoli, la regina Margherita di Savoia assaggiò una pizza preparata per lei dal pizzaiolo Raffaele Esposito.

Egli, convocato a palazzo da Camillo Galli, capo dei Servizi della Tavola della Casa Reale, creò tre pizze speciali per la regina. Tra queste, una pizza con pomodoro, mozzarella e basilico, che richiamava i colori della bandiera italiana, conquistò il cuore della sovrana. Esposito ricevette in seguito una lettera di elogio dallo stesso Galli, ed onorato, dedicò questa prelibatezza alla regina, dando vita alla leggendaria Pizza Margherita, un simbolo di italianità che continua a deliziare i palati di tutto il mondo.
Un Piatto Già Esistente: Abile pezzo di diplomazia culinaria o una geniale trovata pubblicitaria?
Sappiamo però che la pizza con pomodoro, mozzarella e basilico esisteva già prima della visita della regina. Documenti storici dimostrano che questa combinazione di ingredienti era conosciuta a Napoli già a metà del XIX secolo. Lo dimostrano i saggi di Emanuele Rocco, del 1853, che descrivono già una pizza guarnita con gli stessi ingredienti.

Questo solleva interrogativi sull’autenticità della storia, soprattutto considerando che i registri dell’epoca non menzionano l’invito a palazzo del pizzaiolo e che l’Italia, da poco unificata, cercava ,simboli di unità. L’episodio potrebbe essere stato un abile tentativo di guadagnare consenso creando un mito, unendo il cibo popolare ai colori della bandiera e al nome della regina. Stando ad un altra ipotesi, la storia di Raffaele Esposito potrebbe essere stata semplicemente una trovata pubblicitaria per rendere più popolare questo piatto.
Chi ha Scritto la Lettera alla Pizzeria Brandi?
L’enigma si infittisce considerando la lettera di ringraziamento della Casa Reale ad Esposito. Le analisi grafiche non confermano la firma di Camillo Galli. Per di più, l’insolita aggiunta del secondo cognome del destinatario, “Brandi”, legato alla moglie di Esposito e ai suoi nipoti (che rilevarono la pizzeria solo nel 1932), suggerisce che la lettera potrebbe essere stata una trovata pubblicitaria successiva, escogitata dai nipoti stessi. La diffusione di storie di reali che apprezzavano il cibo popolare, come quella del 1880 sul quotidiano “Il Bersagliere”, rafforza l’ipotesi di una leggenda costruita per celebrare un piatto che era già un simbolo della cucina napoletana, ben prima della regina Margherita.
Le Origini e l’evoluzione della Pizza
Facendo un salto indietro nel tempo risulta che la pizza, intesa come pane schiacciato e condito, ha origini antichissime, risalenti addirittura al Neolitico (10000/3000 a.C.). Nel corso dei secoli, diverse culture hanno creato varianti di questo piatto. Già gli Etruschi (VIII a.C.) preparavano focacce simili alla pizza. In epoca romana (VIII secolo a.C. / V secolo d.C) invece, risulta in uso Il termine latino “pinsa”, che significa “schiacciare”, in riferimento ad una forma schiacciata d’ impasto, da cui deriverebbe il termine “pizza”.
Nel XVI secolo, l’arrivo del pomodoro dall’America ha segnato una svolta fondamentale nella storia della pizza, dando il via all’evoluzione del piatto come lo conosciamo oggi. Inizialmente tuttavia, il pomodoro era considerato una pianta ornamentale e si pensava fosse velenoso, solo in un secondo momento fu usato in cucina, rivoluzionando la gastronomia.

Napoli è considerata la culla della pizza moderna, già nel XVIII e XIX secolo, la pizza era un cibo popolare tra i napoletani, venduto per strada. Le prime pizze erano molto semplici, condite con pomodoro e mozzarella, o con aglio, strutto e sale, o con caciocavallo e basilico.
Questa prelibatezza si è successivamente diffusa in tutto il mondo grazie anche agli emigranti italiani, soprattutto negli Stati Uniti. Seppur con molte licenze poetiche, la pizza italo-americana ha contribuito a rendere questo piatto un’icona della cucina italiana. Tuttavia solo l’originale pizza Margherita è riconosciuta patrimonio immateriale dell’UNESCO dal 2017.

Curiositá sul mondo della pizza
Dalle storie di un tempo a quelle di oggi, il mondo della pizza continua a regalarci aneddoti interessanti. Grazie alla tecnologia, nel 1994 viene venduta la prima pizza online, quando una pizzeria della catena Pizza Hut in California aprì un sito web per le ordinazioni. Facendo un vero e proprio salto nel futuro é interessante sapere che esiste anche una stampante 3D per pizza, sviluppata dalla NASA, per preparare cibo per gli astronauti durante le missioni spaziali. Nel 2010 un programmatore ha comprato due pizze per 10.000 bitcoin. All’epoca valevano 41 dollari, oggi valgono milioni di euro. Nel 2012 questa bontà è entrata con un nuovo record nel Guinness dei primati: “Ottavia”, la pizza più grande del mondo, è stata realizzata a Roma e misurava 40 metri di diametro.
Un Simbolo Italiano nel mondo
Oggi, la pizza Margherita è un classico intramontabile, amato da persone di tutte le età e culture; la sua semplicità e il suo sapore inconfondibile la rendono un piatto perfetto per ogni occasione, pranzo cena o spuntino, per alcuni è una prelibatezza anche a colazione.
Fonte: https://www.nationalgeographic.com/history/history-magazine/article/pizza-margherita-may-be-fit-for-a-queen-but-was-it-named-after-one