L’arrivo della Primavera è sempre accolto con gioia e felicità, in quanto finiscono le buie e fredde giornate invernali, il sole riscalda la Terra e i fiori tornano a sbocciare in tutta la loro bellezza.
Per la tradizione cristiana, la nuova stagione coincide con le festività Pasquali, ma sin dai tempi più antichi sono state celebrate divinità e celebrazioni a loro collegate per festeggiare la vita, la rinascita e la speranza.
La Resurrezione nelle mitologie del mondo
La rinascita divina è un tema presente nella spiritualità dell’uomo fin dalle prime civiltà sviluppate: possiamo trovare uno dei primi esempi nell’Antico Egitto, dove veniva raccontato il mito di Osiride, ucciso dal malvagio fratello Seth. Iside, la sua sposa, riuscì a recuperare tutte le parti dell’amato che Seth aveva sparso per il mondo, e riuscì a dargli una degna sepoltura. Questo gesto fece in modo che Osiride potesse risorgere, e l’Egitto fu liberato dall’influenza negativa di suo fratello.
I Sumeri, invece, veneravano la Grande Dea Inanna, detta anche Ishtar, la cui storia più famosa è legata alla sua discesa nel Regno degli Inferi: la Dea riuscì ad uscire dall’Oltretomba solo tre giorni dopo, riportando il suo potere e la sua luce sulla Terra.
Altri miti famosi del mondo antico sono quello di Cibele, dea della Natura venerata anche a Roma e legata al mito della resurrezione del suo amante Attis, e quello di Persefone, che è uno dei più chiari esempi di mitologia strettamente legata al ciclo delle stagioni. Secondo la storia, la dea deve trascorrere un periodo nel sottosuolo, come sposa di Ade, e un periodo sulla Terra, che corrisponde alla Primavera, quando i fiori sbocciano e tutto torna alla vita.
La Natura e la femminilità
Come abbiamo visto, nella mitologia la Primavera era quasi sempre legata ad una potente divinità femminile, in grado di dare vita, ma anche di riportare alla vita. Il ciclo della Natura era strettamente connesso alla spiritualità del mondo antico, e nella capacità della Terra di dare nuova forza e speranza era visto come una caratteristica particolarmente legata alle donne, e quindi alla femminilità. Nel caso di dee come Iside e Cibele, la loro storia si fonde con quella di un altro dio (Osiride e Attis) che torna alla vita grazie alla loro intercessione, ed assumono quindi il ruolo di sposa oltre che di Madre Natura. In Persefone, personificazione stessa della Primavera, gli antichi greci vedevano invece la giovinezza, la Terra che si rigenera ogni volta senza mai morire davvero, nonostante i mesi passati al buio nell’Ade, e anche la figlia, in quanto la dea era figlia della Natura stessa, Demetra. Le divinità primaverili erano donne potenti, in grado di portare luce e nuova vita, e venivano celebrate con lunghi rituali e festività a loro dedicate, oltre che onorate per propiziare l’amore, l’abbondanza e la fertilità.
La nascita della Pasqua moderna: il mito di Eostre
Nei Paesi mediterranei come il nostro, la simbologia della Pasqua è legata esclusivamente ad una visione giudaico-cristiana, ma nei Paesi anglosassoni e nordici possiamo vedere molti più simboli particolari, che solo negli ultimi anni hanno cominciato ad entrare anche nella nostra cultura: una delle storie più comuni negli USA, per esempio, è quella del coniglio pasquale, che porta uova ai bambini, e la caccia a queste ultime nei giardini è un must delle tradizioni americane.
Questa storia affonda le radici nella mitologia celtica e nella leggenda della dea Eostre, dea pagana dell’aurora. Eostre era celebrata durante l’Equinozio di Primavera, e si dice che il suo arrivo fosse annunciato da lepri che portavano le luci di una nuova alba e di un nuovo inizio. Anticamente, lepri e conigli erano potenti simboli di vita e di fertilità, legati all’idea di una nuova e più favorevole stagione. Partendo dalle storie del Venerabile Beda, i fratelli Grimm contribuirono ad ampliare e far conoscere nuovamente il mito della dea Eostre durante il XIX secolo, generando un nuovo interesse per la simbologia pagana e celtica legata alla celebrazione dell’abbondanza e dell’equinozio, e dando un nuovo significato alle uova, un altro simbolo di vita e di nascita, anche se non è chiaro come esse siano connesse alle lepri della dea.
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