La recente serie TV Star Trek: Picard, distribuita in Italia da Amazon Prime Video, compie un salto in avanti nel tempo rispetto agli avvenimento narrati nel film del 2002 Star Trek: La nemesi e ci riporta il celebre, iconico, indimenticabile capitano Jean-Luc Picard interpretato dall’altrettanto leggendario Sir Patrick Stewart.
Gli eventi che hanno portato al sacrificio del tenente comandante Data per salvare il capitano dall’esplosione dell’astronave romulana Scimitar sono ormai il passato; Picard si è dimesso da diversi anni dalla Flotta Stellare.
Si è quindi ritirato a vita bucolica nella tenuta della sua famiglia, in Francia, ed è là che ha festeggiato i suoi 94 anni.
Patrick Stewart è nato per essere Jean-Luc Picard
Il suo ritorno sullo schermo è stato ben accolto dallo scrittore di fantascienza Daniel H.Wilson, che ha commentato così in un podcast su Geek’s Guide to the Galaxy:
Come attore è legato a quel personaggio e penso che rappresenti la ‘stella polare’ della serie, perché non importa quante cose logiche non abbiano senso, Picard avrà sempre senso perché Patrick Stewart conosce questo personaggio, lo incarna, e non permetterà a nessuno di finire fuori strada.
La serie si basa fortemente sull’episodio ‘La misura di un uomo’ della serie Star Trek: Next Generation, andato in onda nel lontano 1994 in Italia e scritto da Melinda Snodgrass.
Nell’episodio, Jean-Luc Picard lotta alacremente per difendere i diritti dell’androide Data, suo amico, e nella nuova serie questo argomento ritorna con forza. L’autrice commenta così la nuova serie:
Mi ha rammentato Don Chisciotte, con la gente che avverte l’anziano ‘non farlo, stai agendo da pazzo!’. E lui va incontro ai mulini a vento e vive una grande avventura, dove in questo caso i mulini sono i Romulani e la Flotta Spaziale e tutto il resto. Se si pensa a questa serie come al viaggio di un uomo anziano per cercare uno scopo alla fine della propria vita, tutto allora inizia ad avere senso, in termini dei temi trattati!
In contrasto con Strar Trek: Next Generation, dove il personaggio di Patrick Stewart è più giovane ed è il leader inossidabile di un equipaggio devoto, in questa serie è un uomo pieno di rimpianti; anche il nuovo equipaggio è composto da membri che seppur un tempo professionali, oggi sono quantomeno disfunzionali.
Forse, la serie perde un po’ il sapore delle vecchie storie di Star Trek, ma va a trattare temi molto profondi e intende affrontare i fantasmi e gli scheletri nell’armadio di alcuni personaggi importanti per i fan.
E con la guida dell’esperto e saggio Jean-Luc Picard e di Patrick Stewart (che recentemente è stato al Lucca Comics), attore shakespeariano di talento, non può che andare tutto bene.
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