Notte di San Lorenzo: chi non conosce questa particolare ricorrenza che coincide con l’arrivo delle Perseidi? Si, stiamo parlando di Stelle Cadenti. È una delle occasioni più romantiche e suggestive dell’anno e ogni volta ci regala uno spettacolo meraviglioso. Ma quale è il vero significato di questo evento?
STELLE CADENTI: TRA MITO E REALTÀ
Anzitutto, sfatiamo la credenza più popolare: il fenomeno che caratterizza la Notte di San Lorenzo non è una pioggia di stelle, per quanto suggestiva l’immagine possa sembrare.
In realtà, quello che succede è che la Terra, nel compiere la sua orbita attorno al Sole, attraversa uno sciame meteorico, che sarebbe la “scia” di detriti che il passaggio di una cometa lascia dietro di sé. Le formazioni rocciose di questi detriti, chiamate meteoroidi, si infiammano appena vengono in contatto con l’atmosfera terrestre, creando a loro volta le scie luminose che noi tutti aspettiamo con ansia.
Si può quindi parlare di stelle, certamente, ma per essere davvero precisi dobbiamo questo spettacolo ad una cometa in particolare, la Swift-Tuttle, una periodica appartenente alla famiglia cometaria Halley. Piccola curiosità: questa cometa, nel 1992, creò un po’ di agitazione nel mondo astronomico; il suo passaggio al perielio si verificò con 17 giorni di ritardo, e fu calcolato che se negli anni successivi questa eventualità si fosse ripetuta, la cometa si sarebbe scontrata con la Terra o la Luna nel 2126. Successivi calcoli scongiurarono il rischio almeno per questo millennio. Una cometa instabile, dunque, ma sempre pronta a regalarci uno spettacolo magnifico.
La storia “ufficiale” delle Perseidi inizia in Cina: fu lì, infatti, nel 36 D.C., che vennero annotate le prime osservazioni su questo particolare sciame meteorico. Successivamente,fu l’astronomo italiano Giovanni Virginio Schiaparelli a scoprire il legame tra gli sciami meteorici e le comete, ipotizzando che fossero queste ultime le responsabili del fenomeno delle “Stelle cadenti”, e questa importante intuizione gli valse la prestigiosa medaglia d’oro della Royal Astronomical Society.
Riguardo alla loro denominazione, le Perseidi vengono chiamate in questo modo perché il loro radiante, ovvero il punto dal quale si suppone che partano le scie, si trova nella costellazione di Perseo.
LA NOTTE DI SAN LORENZO NELLA CULTURA POPOLARE:
Parte della magia di questo particolare evento è anche dato dal nome con il quale è più conosciuto in Italia, ovvero le “Lacrime di San Lorenzo”. Il nome deriva dal santo al quale è intitolata la data del 10 Agosto, una delle notti migliori per osservare la pioggia di meteore. Ma non è sempre stato così: in epoca romana esisteva ancora un forte culto delle tradizioni antiche, e il 10 Agosto era dedicato ad Acca Larenzia, una dea ereditata dagli etruschi, identificabile come Grande Madre, o anche Madre Natura, simbolo di prosperità e maternità.
La figura di Acca Larenzia merita una menzione speciale: della sua storia esistono numerose versioni, alcune che affondano le loro radici in culti antichissimi, ma le fonti storiche romane la descrivono principalmente come una donna di origini umili e poverissime che diventò poi molto ricca, e che alla sua morte decise di donare tutto ciò che possedeva al popolo. Queste versioni richiamerebbero il culto della Grande Madre che nutre i suoi figli, donando loro vita e fortuna.
Qualcuno, basandosi sul fatto che in diverse leggende Acca Larenzia fosse una prostituta, ha addirittura azzardato che la donna fosse la lupa che allattò i gemelli Romolo e Remo; effettivamente lupa in latino può volere anche dire meretrice, ma è più probabile che Acca Larenzia sia stata la moglie del pastore che salvò i due bambini leggendari, allevandoli e prendendosi cura di loro. In suo onore furono istituite le Accalia, o Larentalia, e divenne una divinità molto popolare come protettrice del focolare domestico, e simbolo di maternità.
La Chiesa pensò bene di sostituire Acca Larenzia con San Lorenzo, che aveva un nome simile ed era un martire, così che il passaggio da una credenza all’altra fosse il più indolore possibile, e nel tempo si persero le origini reali della ricorrenza, che da simbolo di prosperità e fecondità divenne simbolo di martirio e sofferenza.
Le scie delle meteore furono identificate come le fiamme della graticola sulla quale morì il santo, e fu solo successivamente, grazie ad una famosa poesia di Giovanni Pascoli, che si cominciarono ad identificare come lacrime, dando così vita alla sua denominazione più popolare.
QUANDO OSSERVARE LO SCIAME METEORICO DELLE PERSEIDI:
La Terra in realtà attraversa lo sciame delle Perseidi a partire dalla fine di Luglio, ma il momento di massima visibilità si ha solitamente intorno al 10-13 di Agosto. Ovviamente, le stelle cadenti (o meteore) si vedranno benissimo solo di notte, e quest’anno in particolare, con la Luna che diventerà piena il 15 di Agosto, è consigliato osservare il cielo quando quest’ultima comincerà a calare, ovvero dalla seconda parte della notte fino all’alba.
Leggi anche:
Le spettacolari immagini della Meteora verde
Le spettacolari immagini della Meteora verde