Per quanti di noi che hanno visto la saga di Pitch Black (il Riddick di Vin Diesel per intenderci), l’esistenza di un pianeta prigione da cui era impossibile fuggire sarà sembrata una vera e propria trovata fantascientifica: temperature altissime di giorno e bassissime di notte e possibilità di vita soltanto nel sottosuolo, dove di fatti si ergeva la prigione, rappresentava il modo migliore e più sicuro di tenere a freno la feccia del cosmo. Certo è che nei film di fantascienza basta già l’idea per creare ambientazioni simili e un po’ di scienza per dare quel tocco di verosimiglianza che rende la faccenda abbastanza credibile; nella fantascienza appunto! Il fatto è che sono stati analizzati e studiati i dati di certe osservazioni relative ad un paio di esopianeti e quello che è emerso indurrebbe chiunque a dire che ciò che veniva descritto per il pianeta immaginario Crematoria, è SOLO fantascienza, in quanto la realtà può essere ben peggiore!
Se non ci credete riportiamo a seguito la notizia riguardante l’esito dello studio dei dati osservativi relativi ai due pianeti citati prima, che sono Kepler-70b e HD189733Ab, e vediamo che quadro ne esce fuori.
Pianeti inospitali: Kepler-70b, un inferno morente
Il JPL dell’agenzia spaziale americana NASA ha rilasciato di recente alcuni dettagli sconvolgenti su cose brutte che accadono su degli esopianeti.
Un esopianeta o pianeta extrasolare è per definizione un pianeta che si trova al di fuori del nostro Sistema Solare e che perciò orbita attorno ad un’altra stella.
Tra le migliaia di esopianeti scoperti, Kepler-70b attira particolarmente la nostra attenzione; esso è un esopianeta scoperto in orbita attorno alla stella nana B Kepler-70. È anche il più conosciuto della metà del 2017, in virtù della sua temperatura superficiale di diverse migliaia di Kelvin.
In un post sul suo blog, la NASA ha riportato: Kepler-70b (a.k.a. KOI-55) potrebbe benissimo essere un altro girone dell’inferno con una temperatura media più calda della superficie del Sole. Una volta era delle dimensioni di Giove, fino a quando non ha trascorso un po ‘di tempo all’interno della sua stella ormai morta”.
Ossia, il pianeta sarebbe il nucleo roccioso, quindi tutto ciò che rimane, di un gigante gassoso i cui strati esterni evaporarono nel periodo in cui la stella madre attraversò la fase di gigante rossa, espandendosi probabilmente fino alla sua orbita almeno.
Normalmente questo è un viaggio che distrugge la maggior parte dei pianeti, ma per qualche motivo ha lasciato questo mondo bruciato più piccolo della Terra.
A circa 12.000 gradi F (6.800 C), Kepler-70b è uno dei pianeti più caldi scoperti. E inoltre secondo alcuni esperti: In effetti, il pianeta stesso sta ancora evaporando, presto sarà un’altra vittima.
HD 189733 Ab bello e rovente
HD 189733 Ab è un altro pianeta extrasolare, a circa 64,5 anni luce di distanza dal Sistema Solare nella costellazione di Vulpecula. Fu scoperto in orbita attorno alla stella HD 189733 A il 5 ottobre 2005, quando degli astronomi in Francia osservarono il suo transito attraverso la superficie luminosa della stella.
In merito a questo esopianeta, in un blog NASA ritroviamo: questo lontano pianeta blu può sembrare un paradiso amichevole, ma non lasciatevi ingannare! Il meteo qui è micidiale.
E continua: il colore blu cobalto del pianeta proviene da un’atmosfera nebulosa e bruciata che contiene nuvole intrise con vetro. I venti ululanti mandano lateralmente il vetro a 5.400 mph (2 km/s ), frustando tutto in una spirale mortale.
Di fatti, HD189733Ab è un gigante gassoso simile a Giove, classificabile tra i pianeti gioviani caldi. Il pianeta orbita attorno alla stella HD 189733 A, una nana arancione situata ad appena 63 anni luce dal Sole in direzione della Nebulosa Manubrio, a una distanza che supera appena il 3% quella della Terra dal Sole, possiede una massa del 16% superiore a quella di Giove, e orbita attorno alla sua stella ogni 2,2 giorni ad una velocità orbitale di 152,5 km/s, quindi è un pianeta con scarse prospettive per la vita dato che studi successivi hanno stimato la temperatura superficiale del pianeta con due tecniche diverse ottenendo un valore tra i 1340 e i 1540 K (grado Kelvin che misura la temperatura assoluta; ricordiamo che esiste la relazione tra Kelvin e Celsius: 1 °C = 1 K – 273,15).
A motivo della peculiare composizione chimica della sua atmosfera, HD 189733 Ab si presenta blu cobalto e anche se il colore ricorda quello della Terra vista dallo spazio, in realtà è un pianeta molto diverso dal nostro: il suo colore non è dovuto agli oceani, ma alla sua atmosfera nebbiosa e turbolenta dove le particelle di silicati riflettono la luce blu, insomma un vero e proprio inferno di cristallo.
Da tutto ciò si comprende che in realtà, per quanto ne sappiamo, il cosmo non è un posto ospitale e ha mondi che nulla invidiano agli scenari post-apocalittici di molti film horror, o fanta-horror, quindi se pensate di cercare un luogo più caldo per l’inverno che sta arrivando, ricordate di non andare a far villeggiatura su mondi come quelli descritti in questo articolo.
Daily Express per la notizia.
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