Parlare di Red Dead Redemption 2 non è così facile come sembra; un gioco così vasto ha richiesto molte ore di gioco per essere analizzato in ogni minimo dettaglio ed anche per questo ci siamo presi un po’ di tempo per una valutazione come si deve.
Parlo al plurale perché per il selvaggio west, siamo partiti in due: io e Phil, intenzionati ad analizzare il mastodontico prodotto di Rockstar Games abbiamo preso due sentieri diversi nel corso dell’avventura anche per analizzare – in molti casi – il realismo del titolo.
La conclusione della nostra analisi congiunta ha portato ad un risultato che dalle prime ore di gioco non ci aspettavamo.
RED DEAD REDEMPTION 2 E GLI SBAGLI
Rockstar Games ci presenta il suo miglior titolo. Sotto il punto di vista tecnico, audio, visivo, il modo in cui ci racconta la storia, i caratteri dei personaggi ben scritti, tutto è impeccabile… Ma l’inizio di questo gioco è devastante.
In un immenso tutorial dove ci vengono spiegate nel dettaglio tutte le meccaniche di gioco si ha un impatto talmente lento (rispetto alle interazioni) che i giocatori più “attivi” si troveranno spiazzati.
Red Dead Redemption 2 fa della narrazione il suo punto di forza ma il Tutorial è davvero un macigno. In una vastissima mappa – neanche esplorabile – ci viene spiegato – tra un discorso inutile e l’altro – come camminare, come sparare, come dare pugni, come montare e scendere da cavallo, come inseguire qualcuno, ecc ecc. Vi assicuro che l’impatto con questo tutorial ha fatto abbandonare il titolo a molti giocatori… E questo non è uno sbaglio, è peggio.
Il titolo offre tantissime ore di svago che si voglia seguire la bellissima trama o solo divertirsi, ma l’attesa del “vero” gioco – arrivata davvero dopo ore ed ore di inutilità – mi aveva quasi convinto a rinunciare. Ma avevo promesso una recensione.
Ora mettetevi nei miei panni: State inseguendo un fuggiasco a cavallo dopo 2 noiosissime ore di tutorial, è la prima volta che fate la missione quindi per leggere i sottotitoli vi scappa – cosa che succedeva anche a GTA – e bisogna ricominciare dal checkpoint; Dovendo andare al lavoro però aspettate il caricamento ed uscite dal gioco per poi spegnere la console. Tornate a casa la sera e vi ritrovate a dover salvare di nuovo il vostro amico dai lupi in mezzo alla neve (che in questo gioco è più noiosa dei livelli sott’acqua di super mario).
La terza volta che succede e giocate le stesse noiosissime 6 ore, non vi viene voglia di disinstallarlo?
A me si. Soprattutto quando perdete a causa del cavallo… Ma dedichiamo a questo povero animale un discorso a parte.
L’ECCESSIVA REALTA’
Una delle “pecche” trovate da chi critica Red Dead Redemption 2 è l’eccessiva realtà con cui è stato creato il cavallo.
Qui non si parla del suo scroto che si rilassa o contrae col tempo, ma del controllo che il giocatore può esercitare sull’animale.
Abituati ai cavalli “buoni” (sono sarcastico) come quello buggatissimo di The Witcher 3 che mi ha fatto spesso venir voglia di correre a piedi, trovare un cavallo così ben fatto mi ha spiazzato.
Non sto criticando questo povero animale, anzi, credo sia il miglior cavallo mai programmato in un videogames. La fisica di Red Dead Redemption 2 è fantastica, non rimanevamo così colpiti dai tempi di Half Life 2 anche per le piccolezze che succedono attorno a noi.
Ad esempio, ho fallito una missione perché stavo aspettando il passaggio di un treno che ha colpito con una delle lanterne appese all’esterno il muso del mio cavallo, uccidendolo.
Può sembrare una stupidata letta da fuori ma in un mondo reale, non è una cosa logica?
Come è logico che se correte a tutta velocità in una foresta, ma non sapete condurre un cavallo, questi si muova a zig zag fino a quando un tronco non lo ferma, impattandovi addosso.
Questa è la realtà che a gran voce i videogiocatori hanno sempre richiesto ma che non si meritano visto le continue lamentele.
Più che lamentarmi del realismo del titolo, mi lamenterei del posizionamento dei Checkpoint che a volte davvero, ci fanno ripetere ore ed ore di gioco per una piccolezza.
Se poi l’eccessiva simulazione del titolo non vi convince, fate come ha fatto Phill: armatevi di Lazo, rapite passanti in giro e testate.
Il suo Red Dead Redemption 2 è stato mirato a questo, prendere passanti e gettarli su un falò per vedere se si scottavano, lanciarli dai dirupi e posizionarli sui binari mentre si aspetta un treno (il risultato è incredibile).
RED DEAD REDEMPTION 2 VERO GIOCO DELL’ANNO
E’ brutto dirlo dato i risultati del Golden Joystick Awards – che ha visto trionfare Fortnite come gioco dell’anno – ma Red Dead Redemption 2 è migliore sotto qualunque punto di vista obiettivo.
Si, ha qualche piccolo difettuccio ma non è facile creare un gioco così grande dandogli una narrazione ottima, una grafica mozzafiato, un fantastico realismo senza glitch e bug (non trovati dopo 72 ore di gioco).
Persino la natura prequel del titolo non lascia a desiderare; sappiamo già dove il gioco andrà a concludersi, eppure la storia riesce a regalarci colpi di scena ed una trama che è tutto tranne che scontata – anche grazie ai personaggi ben scritti che girano attorno al nostro Arthur Morgan.
Ogni membro della banda di fuorilegge è infatti utile al suo scopo e ci permette di affezionarci – e non – ad ognuno di loro come faremo guardando un qualunque film fatto bene.
Un titolo che merita di essere giocato online – data l’interazione con gli altri giocatori – ma che ci regala maggiore divertimento proprio grazie all’offline; anche se vi consiglio di provarlo il multiplayer, perchè solitamente multiplayer è sinonimo di competitività, qui invece sembra catapultarci in un mondo vasto e pieno di possibilità.
Non è facile parlare del gioco senza fare spoiler – anche se ho preferito il finale del primo gioco – ma una cosa posso garantirla, anche se il punto di forza del gioco è la narrazione, passerete ore ed ore nelle missioni secondarie, a giocare a poker o a minacciare i passanti per strada per fargli estrarre l’arma e freddarli in un “duello”. Persino le missioni di Caccia, che appaiono lentissime e noiose all’inizio, non saranno noiose andando avanti nel gioco.
UN GIOCO CHE MERITA DI ESSERE GIOCATO
Red Dead Redemption 2 è un titolo che va provato senza ombra di dubbio. Che vi piaccia il genere o no lo consiglio a tutti i tipi di giocatori. Anche a chi non ha giocato il primo titolo (ma ai quali consiglio comunque di recuperarlo).
Si, non è un titolo privo di difetti ed è molto lento nelle fasi iniziali di gioco ma visto l’ottimo risultato finale, si può sorvolare su queste piccolezze. La vera nota dolente del titolo è il posizionamento dei checkpoint, tutto il resto è fesseria.
Se potessimo deciderlo noi, questo sarebbe il gioco dell’anno che surclassa di gran lunga Spider-Man, God of War ma soprattutto, Fortnite!
Se volete farvi un bel regalo di natale questo è un titolo che merita… Ma non aspettate così tanto per provarlo e scartatelo prima!
Non vorreste lasciare un titolo così divertente sotto l’albero a prendere polvere.
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