Ormai lo abbiamo capito tutti: con il Coronavirus dobbiamo imparare a conviverci. Ciascuno di noi ha trovato metodi più o meno efficaci per affrontare l’inevitabile cambiamento che la pandemia ha causato sulle nostre vite, cercando di adattarsi alle nuove norme e al nuovo stile di vita che il COVID-19 ci ha imposto. Ma se avete finito le risorse (e la pazienza) e le idee per sopportare la situazione nel miglior modo possibile, forse vi interesserà sapere cosa farebbe un Vero Stoico in questa situazione.
SENECA E L’ESILIO
Lucio Anneo Seneca, il più famoso esponente della corrente stoica romana, fu condannato dall’imperatore Claudio all’esilio forzato in Corsica. Questa separazione dai suoi affetti più cari lo spinse a scrivere una serie di lettere in cui dava consigli su come affrontare la lontananza e la solitudine quando non si può far nulla per cambiare la propria situazione. Questi suggerimenti, insieme a quelli della filosofia pratica proposti dallo stoicismo, possono essere utili anche nella nostra attuale situazione. Analizziamo quelli più importanti:
CONCENTRARSI SOLO SU QUELLO CHE POSSIAMO CAMBIARE
Lamentarsi e maledire il Coronavirus può aiutare a sfogarsi, ma non cambierà in nessun modo la situazione. Il consiglio di un Vero Stoico è quello di analizzare ciò che possiamo fare per rendere la situazione più sopportabile e cercare di tenere tutti i comportamenti necessari affinché le cose cambino. Avere responsabilità sociale e attenzione verso il prossimo sono gesti importanti, che non dobbiamo sottovalutare, ma che dobbiamo anzi mettere in pratica quanto più possibile, con l’obiettivo di uscirne al più presto e nelle condizioni migliori possibili.
CAMBIARE PROSPETTIVA
A proposito di concentrarsi sul cambiamento, è importante dare alle cose la giusta prospettiva: come osservano gli Stoici, le difficoltà della vita ci sembrano sempre peggiori di quello che sono, se le percepiamo come eccezionali. Rendersi conto che la pandemia è un evento che riguarda il mondo intero e che ci sono persone che affrontano i nostri stessi problemi (o peggio) ci aiuta a mantenere il giusto distacco e la giusta prospettiva rispetto alla nostra situazione, piuttosto che farne un’ossessione.
VALORIZZARE CIÒ CHE ABBIAMO
Inutile continuare a languire per ciò che momentaneamente non è possibile fare o avere; bisogna piuttosto valorizzare gli strumenti che abbiamo a disposizione per affrontare al meglio questa situazione. In una delle sue lettere dalla Corsica, Seneca rassicurava la madre dicendole che la lontananza dagli intrighi di palazzo lo stava aiutando a godersi le piccole cose della vita, piuttosto che correre dietro a preoccupazioni o situazioni che erano al di fuori del suo controllo. E noi abbiamo molti strumenti per continuare a mantenere i contatti con i nostri affetti e con i nostri cari, seppur in modo diverso; e con il tempo in più a disposizione, possiamo finalmente dedicarci alle cose che avevamo trascurato. C’è sempre qualcosa per cui gioire e a cui dedicarsi, anche nei momenti peggiori.
AVERE UN MODELLO DA SEGUIRE
Per alcune persone, può essere utile avere una figura di riferimento a cui ispirarsi o dalla quale trarre insegnamenti preziosi. Seneca sosteneva che gli uomini più ammirevoli sono quelli che mostrano la maggior forza in tempi avversi, ed esortava a prendere d’esempio le persone che mostravano di saper trarre il meglio anche dalle difficoltà peggiori. Chiunque sia il vostro modello di riferimento, o la persona che più ammirate, ricordatevi; se esiste e vive in questo nostro bel pianeta, sta attraversando la vostra stessa identica pandemia.
SIATE SICURI DI QUELLO CHE DITE
Qualcuno ha detto fake news? Vade retro! Un Vero Stoico controlla sempre le sue fonti. Non credete a tutto quello che trovate scritto sul web (soprattutto in questi tempi di complottismi…), e non diffondete notizie prima di accertarvi che provengano da fonti veritiere. Filtrare le proprie conoscenze aiuta ad essere più consapevoli, ma soprattutto, più tranquilli; inutile ossessionarsi e lasciarsi prendere da facili allarmismi e ipotesi di complotto.
PREPARARSI AL PEGGIO, LAVORARE PER IL MEGLIO
Qualcuno sostiene che aspettarsi il peggio dalla vita aiuta a godersela di più, soprattutto se succede qualcosa di positivo. È un pensiero che Seneca e gli Stoici appoggiavano in pieno, aggiungendo anche che prepararsi al peggio vuol dire anche non essere troppo indulgenti verso se stessi e fare tutto il necessario per essere pronti in ogni situazione; contemporaneamente, un Vero Stoico dovrebbe anche lavorare per raggiungere i propri obiettivi personali e aiutare gli altri, in modo da migliorare la situazione per tutti quanti. Insomma, non bisogna arrivare impreparati di fronte a nulla, ma non dobbiamo perderci nemmeno nel negativismo e nella malinconia. Nessuno spera in tempi peggiori, ma tutti dobbiamo lavorare per tempi migliori. E forse, un po’ di stoicismo può aiutarci ad affrontare la vita in modo più logico e razionale!
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