Il termine “strega” deriva dal latino strix, igis che significa << civetta, uccello notturno>>; e questo perché una peculiarità tipica di queste creature sovrannaturali è la capacità di volare.
La stregoneria si può dire essere vecchia quanto l’umanità: per non andare troppo indietro nel tempo pensiamo al mondo greco, in cui primeggiano le figure di Circe e Medea, oppure alla cultura romana, che pure credeva nella magia. Ma la magia delle streghe, o degli stregoni, non è positiva, benefica; in questo caso parliamo di magia nera, quella utilizzata da chi ha determinati poteri per arrecare danni a cose e persone.
Streghe e Chiesa cattolica
Il Medioevo è un periodo molto particolare da questo punto di vista. Il Cristianesimo sin dalle origini aveva condannato la stregoneria come una grave forma di eresia, come residuo di quella religione pagana che doveva a tutti i costi essere annientata, e il modo più semplice era “demonizzarla”. Le eresie, si sa, diventarono ben presto affare dell’Inquisizione, un’istituzione ecclesiastica nata a cavallo tra il XII e il XIII secolo. Essa era organizzata in tutta una serie di tribunali che avevano il compito di condannare chiunque si allontanasse dalla “vera fede”: tra questi, chiaramente, non potevano non figurare le streghe.
L’Inquisizione, soprattutto tra il XIII e il XVII secolo, condannerà al rogo un numero elevatissimo di donne (e uomini) accusate di stregoneria, il cui totale è difficile da stabilire con certezza, ma sicuramente parliamo di migliaia e migliaia di persone. E il popolo, che per la maggior parte era ignorante e facilmente suggestionabile, sulla scia della Chiesa Cattolica, fu partecipe di questa “caccia alle streghe” che terminerà soltanto durante il secolo dei lumi.
La strega nei secoli fino ad oggi.
La stregoneria era considerata pratica soprattutto delle donne, in quanto nell’Eurpoa medievale erano identificate come strumento del diavolo tentatore e dunque le più inclini a stringere patti col demonio e ad adorarlo durante messe sataniche, chiamate sabbe. Giovani o anziane che fossero, le donne che venivano condannate erano soprattutto donne sole o comunque ai margini della società, quelle che poco si potevano controllare o di cui non si poteva comunque provare l’innocenza.
Alle streghe venivano attribuite macabre usanze e abilità magiche: volare di notte, rapire bambini per poi cibarsene, trasformarsi in vari animali, preparare intrugli vari. Inoltre, lì dove si verificava una morte improvvisa, una carestia o un qualsiasi altro evento negativo, si diceva ci fosse una strega nelle vininanze.
Ancora oggi si può dire che la credenza nelle streghe non sia del tutto scomparsa, soprattutto in quelle regioni ancora fortemente legate alle tradizioni e alle storie del passato. E tuttavia, in ognuno di noi è possibile comunque notare dei residui di “pensiero magico”, ad esempio quando schiviamo un passaggio sotto una scala, quando evitiamo di incrociare la stretta di mano tra quattro persone, o quando ci fermiamo se un gatto nero attraversa la strada davanti a noi.
Inoltre, streghe, maghi e altri esseri magici hanno destato il fascino di non pochi artisti del mondo del cinema, della televisione e della letteratura. Pensiamo alle Streghe di Salem (2012) o al recentissimo film Le streghe del 2020, diretto da Robert Zemeckis, sulla base dell’omonimo romanzo di Roald Dahl. In letteratura, non possiamo non citare lo straordinario mondo di maghi e streghe di Harry Potter , il giovane mago nato dalla creatività di J. K. Rowling.
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