Il fumetto “Witch” compie vent’anni e li celebra con un volume commemorativo

Nel 2021 il fumetto di Disney e Giunti Witch compie vent’anni. Vent’ anni di avventure per un totale di 139 albi – e i primi cinque capitoli del fumetto sono raccolti in un volume edito proprio quest’anno da Giunti.

Il progetto di Witch nacque nel 1999 da un’idea di Elisabetta Gnone. L’autrice decise di creare un fumetto con protagoniste cinque ragazze in lotta contro le forze del male. Ognuna di loro custodiva un elemento della natura.

Witch n.1, “Halloween”, aprile 2001.

Barbucci creò il character design insieme a Canepa. In seguito si aggiunse al progetto come sceneggiatore Francesco Artibani. Il fumetto uscì per la prima volta nel 2001.

Inizialmente erano previsti solo dodici albi, tuttavia l’incredibile successo convinse gli autori proseguire. Con solo quindici numeri, si raggiunsero le 200.000 copie vendute mensilmente.

Witch prende il nome dalle iniziali delle cinque protagoniste del fumetto: Will, Irma, Taranee, Cornelia e Hay Lin. La storia è ambientata in una città chiamata Heatherfield, e le ragazze sono adolescenti.

Witch #1 , “Halloween”

La loro vita scorre normalmente, tra famiglia, scuola, e amici, ma qualcosa di strano le accomuna: a volte, riescono a far accadere cose inspiegabili. Piccole magie, all’inizio, desideri che si avverano senza capire come.

Da ragazze qualunque a Guardiane del mondo (e del Metamondo), il passo è breve.

Rileggere “Witch” venti anni dopo

I venti anni di Witch sono salutati da un volume che racchiude i prime cinque capitoli del fumetto, uscito il 31 marzo per Giunti. Questa potrebbe essere l’occasione per rileggere il fumetto e, per i neofiti, per leggerlo da zero. Qualche idea sul perché?

  1. Il progetto grafico è assolutamente di pregio. Capirete da soli sfogliandolo. Solo per informazione, le Witch sono le preferite dai lettori di PK (e viceversa).
  2. Intersezionalità. Per chi pensa che si tratti di un prodotto “da femmine” (condanna che ci tocca ancora udire nel 2021), mi piace sottolineare che i ragazzi ricoprono un grande ruolo nel fumetto. Sono esempi di gentilezza, di forza, di coraggio. Magari non si mettono a volare come le Witch, ma di sicuro sono esempi che ogni ragazzo vorrebbe seguire.
  3. Il valore universale per eccellenza: l’amicizia. Non mento quando dico che quelle eroine di carta sono state mie amiche nella vita reale. Che le mie amiche nella vita reale si sono dovute misurare con l’idea di amicizia che ho costruito leggendo questo fumetto. Un tipo di legame capace di superare qualunque cosa.
  4. L’umorismo. Passi che Irma è da sempre la mia guardiana preferita, la capacità di questo fumetto di fare ironia e autoironia è davvero un valore aggiunto. Ci insegna che è possibile sdrammatizzare una situazione complessa togliendole peso. Che si può sempre guardare le cose con un punto di vista nuovo.
  5. La Profondità. “Fumetto da ragazzine” un cavolo. In questa serie potete trovare quanto di più profondo ci sia nella vita: amore, coraggio, avventura, morte, speranza…

Diciamo la verità: molti degli scompensi emotivi delle trentenni di oggi -tipo la sottoscritta-, sono iniziati quando Matt Olsen è entrato in un parco, chitarra in spalla, per salvare un ghiro dai bulli. Ma il vero scompenso, è stato quando Will si è vista trasformata nella vetrina di un negozio, scoprendo che dentro di lei non c’era un’adolescente qualunque, ma una Guardiana. Ogni ragazza, in quel momento, si è sentita speciale.

In ogni custode continua a bruciare sempre una scintilla del Cuore di Kandrakar… ed è per questo che io ti dono la mia scintilla, e con essa il mio Cuore! Addio, Will! Le nostre strade si dividono, ma continuerò a seguirti da lontano. Nulla scompare per sempre, spesso le cose cambiano solo forma! E tra molto tempo, noi saremo di nuovo vicine.


Cassidy. Albo #21, “Sotto il segno dell’ombra

Mi ricordo benissimo quando ho avuto il primo numero di Witch tra le mani. A letto, malata, mi portarono qualcosa di nuovo da leggere per passare il tempo. Era il 2001. L’ultimo numero, il 139, uscì nel 2011.

Mi piacerebbe che i nuovi lettori di Witch provassero la stessa emozione che ho provato io, quella mattina di aprile.

Auguri Will, Irma, Taranee, Cornelia, Hay Lin.

Leggi anche:
Una graphic novel ispirata a Streghe di Roald Dahl
“Cattive ragazze”, una graphic novel da rileggere questo 8 marzo

Giulia Faggioli

Aligiu: 50% romanticismo, 50% baggianate. Ci sono poche cose da sapere su di me: amo il caffè, i gatti, i libri e gli anni Ottanta. Il mio cuore è verde come l’Irlanda, e nero come la canzone dei Punkreas. Per essere miei amici, rispettate queste semplici regole: la mattina non si parla prima di un’ora dal risveglio, e soprattutto, non fate mai spoiler!
Pulsante per tornare all'inizio