Una graphic novel ispirata a Streghe di Roald Dahl

E’ uscita il 28 gennaio 2021 per Magazzini Salani una graphic novel firmata Pénélope Bagieu ispirata al romanzo di Roald DahlStreghe”, edito nel 1983.

Penelope Bagieu è un’illustratrice e fumettista francese; ha esordito nel 2007 con il blog a fumetti Ma vie est tout à fait fascinante, ed è stata portata in Italia da Bao Publiscing nel 2017 con California Dreamin’.

Per chi non conosce Roald Dahl potrebbe essere questa l’occasione giusta. Per chi invece è un fortunato frequentatore dei suoi libri, la rilettura attraverso un adattamento sarà sicuramente interessante (soprattutto per coloro che hanno letto il testo da bambini, e si trovano ora a rileggerlo “da grandi”). Forse ricorderete le immagini di Quentin Blake delle edizioni Salani, essenziali e spigolose ma care alla nostra memoria di lettori bambini.

Se questo articolo non basta ad incuriosirvi vi diamo un’altra prova dell’ importanza di Streghe: il romanzo ha vinto il premio Bancarellino nel 1988, riconoscimento dedicato ai libri di narrativa per ragazzi.

L’adattamento della Bagieu riprende la trama del libro: le streghe per come crediamo di conoscerle non sono reali. Le vere streghe si nascondono tra noi. Magari le avrete viste alla cassa del supermercato (forse la signora col cappello con la veletta?), oppure in fila dal fioraio (quella con le perle e il barboncino sotto braccio?). L’elemento che le contraddistingue è uno solo: l’odio viscerale per i bambini. Non li sopportano, non li tollerano proprio.

Colori, tecnica, scelte grafiche

I disegni della Bagieu sonoperfetti per descrivere personaggi comuni ma che non passano inosservati. Le espressioni iperboliche delle streghe rendono perfettamente il loro sentimento nei confronti dei piccoli umani. Ma non parliamo solo di tratti caricaturali: devo ammettere che la scena iniziale in cui la nonna, con tanto di bigoodini, guarda la foto della famiglia, mi ha fatta commuovere.

I colori sono belli, brillanti, e la carta lucida rende “l’oggetto libro” veramente pregevole, non solo come lettura ma come approccio sensoriale. La copertina scura con i personaggi ben in vista crea per il lettore un richiamo dallo scaffale impossibile da ignorare.

L’illustratrice ha pubblicato sul suo profilo Instagram (seguitela, è molto brava!) un’immagine della versione italiana del libro, con il commento “Molto felice”.

La copertina francese (Sacrées sorcières: Bagieu, Pénélope, Dahl Roald, Saint-Dizier, Marie, Farré, Raymond) presenta lo stesso stile grafico, tuttavia si differenzia per alcune caratteristiche: il colore di sfondo è più dolce, ed i personaggi del “lato chiaro” si trovano nel mirino di di quella che possiamo definire “un’occhiataccia da strega”.

Belle entrambe le versioni, ma preferisco l’edizione italiana.

Che altro dirvi? Non siete ancora convinti?

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Giulia Faggioli

Aligiu: 50% romanticismo, 50% baggianate. Ci sono poche cose da sapere su di me: amo il caffè, i gatti, i libri e gli anni Ottanta. Il mio cuore è verde come l’Irlanda, e nero come la canzone dei Punkreas. Per essere miei amici, rispettate queste semplici regole: la mattina non si parla prima di un’ora dal risveglio, e soprattutto, non fate mai spoiler!
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