Adolescenza e psicologia: cosa sapere per affrontarla al meglio

L’adolescenza è una fase molto delicata per i ragazzi ma anche per i genitori, che si trovano a non saper gestire situazioni difficili e che si presentano all’improvviso.

E’ in questa fase che l’adolescente sviluppa la propria identità, quando c’è un accentuato cambiamento psico-fisico che lo influenza in tutto il suo percorso di vita.

Quindi, è molto importante per i genitori o i tutori informarsi e “formarsi” sulla fase adolescenziale, consultando magari un esperto nel settore come uno psicologo così da riuscire ad affrontare – da entrambe le parti – questa fase così difficile.

La Dottoressa Ilaria Giannoni, psicologo a Firenze ed esperta in adolescenza, in uno dei suoi articoli afferma che

In questa fase di passaggio della vita in cui si tenta di affermare la propria identità anche attraverso l’indipendenza, può risultare difficile accettare di farsi aiutare. In particolar modo può essere difficile accettare l’aiuto di un adulto. 

Vediamo dunque i sintomi più comuni che precedono questa transizione.

Quali sono i “sintomi” di un adolescente

E’ molto importante captare i primi segnali dell’inizio dell’adolescenza; conoscerne i sintomi è il primo passo per evitare errori da parte dei genitori e agire di conseguenza. Questo non significa assecondare ogni richiesta, anzi, bisogna comportarsi nel modo più opportuno.

Tra i principali sintomi adolescenziali ci sono:

  • crisi d’identità (l’adolescente si chiede chi è, qual è il suo ruolo e posto nella vita);
  • disturbi o difficoltà ad accettare il proprio corpo (purtroppo oggi è molto frequente e nei casi più gravi insorgono problemi di salute psico-fisici come l’anoressia o l’obesità, fino ad assumere comportamenti estremi);
  • indecisione sull’identità sessuale;
  • difficoltà relazionali con la famiglia, amici e terzi;
  • isolamento

Ma di sintomi ce ne sono davvero tanti e non si presentano tutti in ugual modo; ogni adolescente è diverso e affronta questa fase a modo proprio. L’adolescente attraversa una vera crisi che normalmente andrebbe accompagnata con un sostegno.

Chiedere aiuto a un esperto

Spesso, durante la fase adolescenziale i ragazzi tendono a chiudersi in sè stessi ed evitano il dialogo con i propri genitori; il dialogo in famiglia è fondamentale per riuscire a comprendere lo stato emotivo e psicologico dell’adolescente, ma la difficoltà si pone quando vi è un netto rifiuto da una parte e purtroppo la mancata presenza dall’altra.

Perchè non rivolgersi dunque a un esperto? In una società evoluta come quella di oggi, consultare uno psicologo ha ancora un impatto negativo soprattutto tra gli adolescenti. E’ invece un’esperienza significativa sia per il ragazzo che per i genitori perchè psicologi e psico-terapeuti – valutando le diverse situazioni anche all’interno del nucleo familiare e non solo nella singola persona – portano il paziente a riflettere su stesso, sui comportamenti adottati e a sviluppare la propria identità in serenità e razionalità.

Il compito di uno psicologo è anche quello di instaurare nei loro pazienti e nel loro nucleo familiare, le giuste condizioni per affrontare al meglio la fase adolescenziale e il dialogo – che spesso manca oppure si trasforma in litigi e scontri – è uno dei pilastri principali.

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