L’antenato del gatto è la tigre dai denti a sciabola, ecco perchè!

Che le tigri preistoriche fossero state delle creature tanto affascinanti quanto letali è risaputo, ma sapevi che l’antenato del gatto è proprio la tigre dai denti a sciabola?

Una caratteristica morfologica che accomuna la specie estinta e il nostro gatto domestico sono proprio i canini superiori allungati, comune anche in molti altri felini e a dimostrarlo è uno studio a cui ha partecipato anche La Sapienza.

Perchè l’antenato del gatto è la tigre preistorica

Per la redazione di questo articolo, abbiamo estratto informazioni direttamente dalla fonte ovvero “Evolutionary patterns of cat-like carnivorans unveil drivers of the sabertooth morphology” pubblicato sulla rivista Current Biology, il quale ha ricevuto anche il sostegno del finanziamento “Avvio alla Ricerca 2019, 2020 e 2022” da parte dell’Università di Roma “La Sapienza“.

Fonte: https://www.cell.com/current-biology/fulltext/S0960-9822(24)00529-3#secsectitle0010

Nella ricerca si evince come i denti a sciabola siano stati un caso di convergenza che si manifesta nei felidi e nimravidi, questi ultimi oggi totalmente estinti, fermo restando che ancora non si ha un quadro filogenetico chiaro.

schema che mostra i denti e che l'antenato del gatto sia in effetti la tigre dai denti a sciabola
Occupazione morfospaziale di carnivori felini per la mandibola (A) e il cranio (B) – Image of Evolutionary patterns of cat-like carnivorans unveil drivers of the sabertooth morphology – Current Biology

Tuttavia, analizzando dati morfologici cranio-mandibolari tridimensionali tra numerose specie estinte e non (circa 190 modelli) utilizzando lo scanner 3D e test statistici, si evincono dei risultati interessanti ovvero che il funzionamento della mandibola della tigre dai denti a sciabola è molto simile a quella del gatto domestico, come anche il funzionamento del cranio felino risulta essere più complesso di quanto si immaginasse.

Altri dettagli sulla ricerca

Nel corso degli anni i carnivori simili ai gatti sono stati storicamente classificati utilizzando varie dicotomi, come gatti veri e falsi gatti, gatti dai denti a sciabola e non e tanto altro. Questa ricerca ha invece individuato un continuum di forme nei carnivori felini, dove i felini primitivi machairodontini, i metailurini, i nimravidi primitivi e alcuni gatti derivati ​​​​dai denti a scimitarra assomigliano molto alle pantere e ad altri felini grandi attuali in termini di forma cranica.

Inoltre, l’evoluzione della forma cranico-mandibolare può essere dovuta ad altri fattori quali cambiamenti climatici, mancanza di predazione, competizione tra specie e altri fattori. A sostenere la teoria che l’antenato del gatto domestico è la tigre dei denti a sciabola è proprio la forma del cranio.

Lo studio dimostra una deviazione dalla forma felina media più comune, paragonabile agli estremi osservati nei taxa dai denti a sciabola come Barbourofelis spp. E’ anche da precisare che i taxa dai denti a sciabola mostrano un’ampia gamma di morfologie all’interno dello stesso clade.

Ecco un piccolo estratto dall’articolo originale:

Quando si considerano sia le loro mandibole che i loro crani, diventa evidente che i piccoli felini sono derivati ​​evolutivamente altrettanto quanto i taxa dai denti a sciabola più estremi e sono ugualmente distanti dalla condizione più antica osservata nel primo felino, Proailurus lemanensis

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Nel corso dei secoli, Meloro e Slater hanno svolto ricerche per evidenziare modelli tra il rostro e la scatola cranica; questi due moduli sono guidati dalle dimensioni del corpo e lunghezza dei canini nei taxa dai denti a sciabola sembra guidare la forma del rostro.

Inoltre, si parla anche del principio dell’integrazione morfologica, ovvero:

se i moduli rispondono a vincoli diversi, evolvendo in modo indipendente, ciò porta alla fine a una maggiore disparità, mentre strutture più integrate tendono a vincolare la diversità fenotipica. La maggiore disparità osservata nei cladi con canini superiori più lunghi supporta ulteriormente l’idea di un grado inferiore di integrazione in questi gruppi. Questo basso grado di integrazione potrebbe anche rappresentare il passo iniziale che ha permesso ad alcuni carnivori simili ai gatti di sviluppare morfologie dai denti a sciabola. Questa ridotta integrazione, unita all’impennata dei tassi di evoluzione morfologica durante la diversificazione dei denti a sciabola, sembra aver giocato un ruolo fondamentale nel plasmare la diversità dei carnivori felini.

Riportiamo le parole di Davide Tamagnini del Dipartimento di Biologia e Biotecnologia Charles Darwin dell’Università di Roma:

La nostra ricerca conferma che l’acquisizione dei denti a sciabola sia stata favorevole nel breve termine, poiché ha conferito un grande vantaggio in termini di predazione, ma nel lungo termine ha esposto le specie con tali caratteristiche a maggiori rischi di estinzione (dovuti a carenza di grandi prede, impatto di repentini cambiamenti ambientali, ecc). Inoltre, le nostre analisi hanno chiarito che la chiave per l’acquisizione dei denti a sciabola risiede in un tasso evolutivo particolarmente rapido che caratterizza le prime fasi del cambiamento cranio-mandibolare delle specie

Insomma, la scienza continua a fare passi avanti a dimostrazione del fatto che c’è ancora tanto da scoprire, studiare e analizzare!

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Tiziana

Difficilmente avvisterete questa donzella in città. Ama la natura e tutto ciò che ne fa parte ma non mettetela alla prova; farebbe di tutto per salvare il pianeta Terra, non si direbbe altrettanto per alcuni umani. Adora gli animali a tal punto da aver sviluppato un linguaggio che usa per comunicare esclusivamente con la fauna. E’ costantemente in compagnia dei suoi più fedelissimi collaboratori: Mirko e Billy. Laureata in Scienze Naturali, nel tempo libero decide di condividere le sue conoscenze con il Bosone. A proposito, Billy e Mirko non sono umani. Sono i suoi zupi.

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