Brawl Stars, il nuovo Sparatutto degli autori di Clash of Clans

Sbarca anche in Italia, accompagnato da eventi negli altri titoli della Supercell

Il gioco in sé è molto semplice, un brevissimo tutorial vi supporterà per un paio di minuti e già saprete tutto il necessario per iniziare a giocare a Brawl Stars. Le modalità di gioco sono diverse: si passa dal classico survivor (da soli o in coppia) all’acchiappa la bandiera con raccolta di gemme, fino ad arrivare a specifiche missioni come la rapina e molte altre, con scenari che si alternano quotidianamente ed eventi periodici molto frequenti. È davvero difficile annoiarsi.

Dinamiche di gioco

La presenza di molti punti in cui i colpi nemici “classici” non filtrano e la possibilità di rimanere nascosti nell’erba alta (no, non troverete pokemon selvatici) rendono il gioco molto più strategico di quanto possa apparire in prima analisi. La scelta di personaggi tattici rispetto a quelli “potenti” produce una difficoltà di gioco che incrementa pian piano che si prende la mano con i vari personaggi (qui chiamati Brawlers), incredibilmente variegati e suddivisi per categorie.

I Brawlers si sbloccheranno in parte aumentando di livello, in parte vincendoli tramiti i bauli, che tanto cari sono stati agli amanti di Clash Royale.

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Screen di gioco di Brawl Stars. Schermi grandi o addio diottrie…

Interfaccia dettagliata

Ovunque riuscirete a premere sul menù con le vostre manine, vi sarà una spiegazione soddisfacente di cosa state osservando, come aumenta di livello o quando sarà disponibile.

Anche le spiegazioni dei vari minigames sono sì lapidari, ma esaustive. Parliamoci chiaro: dovete sparare a tutto ciò che non sia un elemento di scena, a volte anche a quelli.

È il tipico gioco adatto a tutte le età ma che permette di progredire solo a chi si applica.

Brawl Stars e gli altri titoli Supercell

Qualcosa bolle in pentola, ma i legami sono ancora labili. In Clash Royale è stato creato un evento “pubblicitario” e insolito in cui due personaggi di Brawl (Bo e Shelly) sono utilizzati come skin rispettivamente per Arciere Arcano e Cacciatore, ma ci fermiamo lì.

All’interno del nuovo gioco, invece, c’è già qualche skin acquistabile che rimanda ai personaggi delle altre saghe ma ad oggi la possibilità di rivedere i nostri vecchi main di Clans e Royale in questo nuovo gioco si limitano all’estetica.

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Ma quanto è bella la skin dello stregone in Brawl Stars?

Pay-to-Win? Rischio reale

Come spesso accade nei giochi in cui è possibile – ma non obbligatorio – investire soldi veri per ottenere gettoni, gemme, personaggi e ammennicoli vari, il rischio che utilizzando questa opzione il gioco diventi fortemente impari è alto. Personaggi molto lontani dall’essere sbloccati tramite il percorso classico possono essere acquistati nello shop con costi relativamente bassi. La differenza in campo si avverte subito.

È anche vero, però, che ad oggi non sembrano esserci personaggi o “opzioni” – se non estetiche – limitate ai soli utenti paganti, ma certamente chi deciderà di investire soldi veri in questo gioco progredirà molto più velocemente dei suoi avversari in free-to-play.

Pro e Contro

Tirando le somme sulle varie funzionalità di Brawl Star sarà comodo essere telegrafici, poiché i punti sono tanti.

Pro:

  • Grafica accattivante in pieno stile Supercell.
  • Molti minigames differenti (difficile annoiarsi).
  • Crescita rapida ma controllata (non più di tot. trofei per ore, e simili).
  • Skin acquistabili che riprendono i giochi precedenti.
  • Sistema opzionale di mira automatica piuttosto efficiente.
  • Adatto a tutte le età.
  • Partite molto rapide.
  • Gioco completamente tradotto in italiano.
  • Come per i predecessori, anche qui è presente il sistema dei clan. Speriamo di scoprirne presto funzioni particolari!

Contro:

  • Comandi scomodi (se il personaggio non vi si muove più è perché il dito è andato per la tangente mentre guardavate gli avversari).
  • Matchmaking male organizzato, almeno per ora (a livelli medio-bassi è raro trovare uno scontro realmente equilibrato, in positivo e in negativo).
  • Troppo concentrato sul multiplayer collaborativo rispetto al suo bacino di utenza d’annata.
  • Beve letteralmente la batteria (se siete fuori casa può non essere il passatempo migliore).
  • Smartphone di almeno un paio di anni fa possono riscontrare lag nelle battaglie più concitate.
  • Consigliato l’uso del wifi (se poco poco non siete a pieno campo del vostro 3-4G potreste scoprirvi già morti mentre pensate di essere a spasso).
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Il sorriso di chi non deve chiedere mai. Anche questo è Brawl Stars

Ready to Brawl!

Come ogni gioco della Supercell, è molto probabile che anche Brawl Stars avrà una forte espansione sui social media e via YouTube, e quasi certamente saranno organizzati tornei mondiali quanto prima.

Cosa dobbiamo aspettarci? L’unica certezza è che l’impegno che la Supercell applica per mantenere attivo l’interesse degli utenti ci darà anche per Brawl Stars un costante flusso di novità, tra eventi, Brawlers, video comedy e probabilmente anche un buon seguito di fanmade.

Da giocatore storico dei precedenti titoli ho accolto con piacere questa novità, sebbene non amante degli sparatutto. L’interesse a lungo termine su questo di tipo di giochi per smartphone è spesso collegato alla capacità di portare novità interessanti e in modo costante.

Staremo a vedere.

Ora, scusatemi, ma si sono ricaricati i gettoni. È tempo di Brawl!

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