Lo stupro non è un argomento così spinoso in Italia.
Gli aspiranti stupratori di tutt’Italia – che non hanno parenti nella mafia, in politica o non operano in questi due fiorenti settori – stanno festeggiando. Perché? Ma perché secondo la cassazione non ci sarà più l’aggravante se la vittima che hanno deciso di violare con la forza, sia ubriaca nel momento dello stupro.
O almeno così pensano e noi ne parleremo oggi – quando il polverone si è ormai dissolto, dopo giorni di indignazione – per fare luce sull’accaduto.Tutto è nato da una serie di articoli con titolo Click-Bait usciti sul web – perché dare i giusti titoli agli articoli se non serve? – e questo ha creato molta confusione e per fare un esempio vi porto il titolo di quotidiano.it che vi linko qui.
CASSAZIONE: “Stupro senza aggravante se la vittima si ubriaca”.
Lo stesso articolo recita subito sotto il titolo:
Resta la violenza sessuale, perché manca il “valido consenso”, ma non sussiste l’aggravante perché dev’essere chi compie lo stupro ad usare l’alcool “somministrandolo alla vittima”
Ovvero, se non la fate ubriacare voi, sarete solo semplici stupratori, se invece la vittima è stata ubriacata da voi, allora potreste essere considerati stupratori + ubriacatori… A meno che, come già detto, il vostro paparino non venga appellato con il “DON” prima del nome – ma non è un prete – o sia in politica o ci troviamo in quel particolare periodo dell’anno in cui il televoto nazionale ha segnato la maggioranza all’opzione “se viene stuprata se l’è meritato perché è una P#çç@*A”.
E’ così a livello “teorico”, ma non è così a livello pratico perché il processo di cui si parla ha uno svolgimento leggermente diverso. Partiamo dicendo che si tratta di un processo che va avanti da anni – 9 se non sbaglio – cosa già inaccettabile, ma di recente la cassazione (al terzo grado di giudizio) ha ordinato un nuovo processo per rivedere le pene stabilite dalla corte d’appello (al secondo grado di giudizio) sentenziando che la donna era si, ubriaca, ma i due “mattacchioni” hanno approfittato di questo e saranno condannati; Anche perché subito dopo la violenza, la donna corse al pronto soccorso per farsi visitare e lo stupro fu accertato.
Molti articoli hanno sfruttato l’indignazione generale per avere credito – al contrario di qualcuno che ha realmente riportato la notizia com’era – e così facendo hanno creato ancora più confusione tra gli italiani. Il fattore “Alcol” non è da togliere dall’equazione che ha portato alla sentenza, anzi, la sentenza stessa dice:
“[…] L’incapacità o l’incoscienza – nel caso l’ubriachezza -; anche l’incapacità derivante da una volontaria assunzione di alcol, deve valutarsi ai fini della sussistenza del consenso dell’atto sessuale […]”
Quindi, se qualcuno si trovasse in uno stato di sbronza, per quanto pesante possa essere, essa verrà considerata come “status d’incapacità” e lo stupratore di turno che se ne approfitta non sarà scagionato perché si è approfittato della suddetta incapacità. Ma quando si parla di aggravante si intende un’aggiunta sulla pena, non una scusa per scagionare un colpevole.
LA CULTURA DELLO STUPRO IN ITALIA
Inizialmente pensavo di scrivere un articolo divertente che prendesse in giro gli analfabeti funzionali – quelli che leggono solo i titoli e non gli articoli – ma informandomi sull’argomento mi sono indignato io stesso.
Parliamoci chiaro, l’Italia è indietro su tante cose, sia lavorativamente parlando che dal lato umano. Siamo tra i paesi più vecchi nel mondo e la maggior parte dei giovani italiani migra – magari anche voi avete qualche figlio, nipote o cugino andato a lavare i piatti in Inghilterra – ma non è l’età a rovinare il paese, bensì la mentalità. Ultimamente con la questione “migranti” l’equilibrio sugli stupri si è ristabilito; prima l’opinione pubblica si spezzava in quattro in percentuali quali 60% – 30% – 9% – 1% di idee diverse sullo stupro:
Il 9% sono le femministe che scendono in piazza per lamentarsi che il determinato stupro è l’ennesima prova che l’uomo ritienga la donna un oggetto (cosa non possibile perché gli oggetti non parlano! Le donne si!)
Il 60% sono gli italiani a cui non interessa (se cade un albero nella foresta, ma non è parente di nessuno, il tonfo c’è stato?)
Il 30% sono quella bellissima frazione d’Italia che da la colpa alla vittima per la minigonna, la scollatura, il trucco, uno sguardo o per un sorriso fuori posto.
E l’ultimo 1% sono quegli utopistici imbecilli derisi da tutti perché affermano che lo stupro sia sbagliato sempre (sono sarcastico!!!).
I migranti hanno offerto un grande servizio all’Italia perché hanno trasformato questo diagramma a torta in un programma informatico che vi semplificherò – moltissimo – qui:
Ragazza Stuprata
{
SE
Stuprata da un italiano
CON
Parente nella mafia
O
Parente nella politica
O
Persona importante
SE
Aveva la gonna
SE
Aveva la scollatura
SE
Aveva bevuto
ALLORA STAMPA
ERA LEI LA P#çç@*A
ALTRIMENTI SE
Periodo dell’anno = Indignazione per gli stupri
O
Stuprata da un migrante
ALLORA STAMPA
E’ UNA POVERA VITTIMA.
}
BISOGNA SAPER LEGGERE
Il problema di fondo è sempre lo stesso: Quando si legge il titolo di un articolo incredibile è necessario finirlo prima di indignarsi, soprattutto quando tocca un tema così forte che causa ancora oggi problemi – ed è una vergogna nel 2018 – in Italia.
PERCHE’ LO STUPRO E’ SBAGLIATO?
Siamo tutti consapevoli di una cosa, costringere qualcuno di fare qualcosa contro voglia non è eticamente corretto. Ci lamentiamo se il capo ci costringe a svolgere un lavoro che non vogliamo fare, ci lamentavamo da bambini se i nostri genitori ci costringevano a salutare parenti che non sopportavamo e ci lamentiamo se la nostra metà ci costringe a vedere un film che non ci piace. Ma se è corretto lamentarsi di queste cose, perché ci sentiamo come se l’avessimo preso nel c**o, perché le vittime di uno stupro – che spesso lo prendono letteralmente li – non possono lamentarsi in determinate condizioni in cui gli AGUZZINI DEVONO essere scagionati per fattori ritenuti da Giudice e Giuria – solitamente nazional popolare – scagionabili?
E’ davvero vergognoso che nel 2018 – e mi ripeto volentieri – ci siano ancora “fattori” che trasformano una vittima in un colpevole e se devo dire la mia, voi stupratori mi fate tutti schifo.
Violentate in gruppo ragazze e donne indifese – spesso vantandovi sui social – ed ora alcuni di voi vogliono nascondersi dietro un “malinteso” cavillo legale legato ad una sentenza analoga?
Allora è semplice… Non siete e non sarete mai veri uomini.
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