Città della Scienza e Comicon revocano il premio del concorso a fumetti: la mascotte è stata copiata

Il Premio Imago viene sottratto a Eureka

Il concorso di Fumetto e Grafica istituito da Città della Scienza, in collaborazione con il Napoli Comicon, sta facendo parlare molto di se, in queste ore, a causa di un piccolo disguido con la mascotte scelta come vincitrice dell’evento; Eureka, la supereroina scelta come vincitrice del Premio Imago, realizzata dagli autori Leandra Di Meo e Dario Santaniel, ha perso il titolo a causa di una presunta “scopiazzata”.

Eureka è stata infatti dichiarata “plagio” della Supergirl di Brett Booth.

IL CASO EUREKA ALLA CITTA’ DELLA SCIENZA

Brett Booth è un disegnatore americano molto conosciuto – ha lavorato su testate della WildStorm, della Dc Comics e della Marvel – e proprio lui, su Twitter, ha messo a confronto un disegno della sua Supergirl Pin Up e di Eureka, scelta come vincitrice al concorso di fumetto della Città della Scienza.

La premiazione che oltre al riconoscimento di Mascotte Ufficiale dell’evento, comprendeva anche il premio in denaro di 1500 euro, è avvenuta parallelamente al Napoli Comicon 2019 (patrocinante della competizione) e si è svolta alla Mostra d’Oltremare. Inutile sottolineare la rapidità con cui il premio è stato ritirato, non appena è apparso il messaggio di Booth su Twitter.

Ehi, Napoli Comicon, sembra che il vostro vincitore abbia copiato il mio lavoro. Spero che si sia trattato solo di un controllo insufficiente…

Questo, il messaggio di Booth. Secco,  diretto, con una punta di ironia, ma molto accusatorio. Posa,  panneggi, i dettagli delle mani, dei capelli, addirittura parte del costume, ombreggiature, sono in effetti davvero simili, si potrebbe dire che siano praticamente identici ed hanno lasciato spazio a pochi dubbi in proposito. La disegnatrice Di Meo – stupefatta – ha affermato:

Non so come sia potuto succedere. È vero che ho fatto delle ricerche sul web per trovare delle reference grafiche di tipo supereroistico ed è anche possibile che abbia visto la pin up disegnata da Brett Booth, artista che nemmeno conoscevo, ma poi ho proceduto per conto mio. Mi sono andata a riguardare perfino i dipinti di Alphonse Mucha per trarre ispirazione. È altrettanto vero che Eureka assomiglia ai personaggi di Jim Lee, artista nella cui factory, ho scoperto, Booth ha lavorato. Mi scuso per tutto quanto si è potuto generare a causa, però, di qualcosa di cui non mi sento colpevole.

Città della Scienza, Napoli Comicon ed i responsabili del Premio Imago hanno subito proceduto a una verifica, optando per l’immediata revoca del premio. La classifica è stata quindi modificata (dopo altre verifiche di sicurezza, che non fanno mai male). In particolare, l’organizzazione del Napoli Comicon ha pubblicamente dichiarato:

Ricordiamo che lo scopo del Concorso Imago è quello di incentivare la ricerca e la sperimentazione nel disegno, nel fumetto e nella grafica. Speriamo quindi di stimolare sempre la creatività dei partecipanti, tutti giovani e non professionisti, circa diecimila in ventuno edizioni, e ci auguriamo che episodi come questo non si ripetano, anche per la nostra e altrui tutela.

Ogni giorno ci troviamo di fronte a “plagio” e “casualità” e spesso è davvero difficile scoprire cosa sia uno e cosa l’altra, noi non sappiamo se la somiglianza tra Eureka e Supergirl sia voluta o no, ma di sicuro, i giurati dei prossimi concorsi, faranno più attenzione la prossima volta.

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