Come ascoltare la musica in modo smart!

Con l’avvento delle nuove tecnologie il modo con cui ascoltiamo la musica è cambiato radicalmente tanto che, al giorno d’oggi, non ci sono più limiti alla creatività con la quale possiamo dare sfogo alla volontà di sentire per qualche ora le nostre canzoni preferite. Ma come fare?

Amazon Echo & co.

In primo luogo, un cenno di riferimento non può che essere attribuito alla crescente presenza degli smart speaker all’interno delle nostre case. Da Amazon Echo passando per Alexa, il tasso di diffusione di tali dispositivi nei nostri appartamenti ha oramai preso una strada a senso unico che, nel corso dei prossimi anni, dovrebbe rendere questi discreti device una sorta di must.

Evidentemente, l’utilizzo degli smart speaker è in grado di aprire dinanzi alle orecchie dell’utilizzatore un catalogo musicale praticamente infinito. Da Amazon Music a Spotify, passando per Apple Music, Deezer e alle tante radio online, si avrà l’imbarazzo della scelta nell’individuare la propria nuova fonte di streaming musicale.

Diffusione o cuffie bluetooth?

Individuata la fonte dei propri brani musicali preferiti, giunge il momento di comprendere quale possa essere lo strumento di riproduzione preferito.

Se si vuole sentire la musica in tutto l’ambiente è evidentemente sufficiente lasciar fare il lavoro allo smart speaker, magari “aiutato” da alcune casse bluetooth che habu.it ha recensito e che possano migliorare la fruizione dello streaming musicale (considerato che buona parte degli smart speaker non dispone di casse sufficientemente potenti e qualitative per poter rendere ottimale la fruizione dei contenuti musicali).

In alternativa, se si preferisce invece un ascolto più riservato, si possono comunque collegare delle cuffie bluetooth degne del loro nome, che permettano di sentire in misura più discreta i propri brani preferiti, o la riproduzione delle radio online.

L’uso degli smart speaker aumenta il “consumo” di musica

Ma in che modo l’avvento degli smart speaker sta cambiando il modo di “consumare” musica?

Probabilmente è sufficiente dare uno sguardo alle principali statistiche del settore per poter avere una maggiore consapevolezza. Parlando in termini numerici, infatti, qualche tempo fa Billboard ricordava che circa un terzo degli utenti che usano Amazon Echo o Google Home ascolta musica per almeno quattro ore al giorno, contro un quarto degli utenti “comuni”.

Si noti, peraltro, come a questo maggiore consumo “quantitativo” non corrisponda però un consumo più “qualitativo”. È sempre la stessa statistica a rammentare come solo il 7% dei possessori ha scelto lo smart speaker in base alla purezza del suono, mentre il 14% ha fatto la sua scelta in base all’accuratezza del riconoscimento vocale.

È infine certo che a beneficiare di tutto ciò sono i servizi di streaming musicale, considerato che quasi un utente su due, possessore di uno smart speaker, si iscrive a un digital service provider come Spotify.

Insomma, la “rivoluzione” digitale del consumo musicale sembra essere iniziata da tempo, e sembra ora essere in grado di proseguire con ottimi ritmi. Non ci resta che suggerire l’acquisto di un buono speaker, delle ottime casse bluetooth, delle cuffie di qualità e… Augurare buon ascolto!

Dave

Atipico consumatore di cinema commerciale, adora tutto quello che odora di pop-corn appena saltati e provoca ardore emotivo. Ha pianto durante il finale di Endgame e riso per quello di Titanic. Sostiene di non aver bisogno di uno psichiatra, sua madre lo ha fatto controllare.
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