Chi è cresciuto a cavallo tra gli anni ’80 e ’90 conoscerà sicuramente i film di Corto Circuito (Short Circuit) il film di fantascienza del 1986 diretto da John Badham, con protagonisti Ally Sheedy e Steve Guttenberg.
La pellicola narra le avventure di “Numero 5”, uno dei cinque robot prototipi costruiti per l’esercito americano dalla NOVA Robotics che sviluppa una coscienza a causa di un corto circuito causato da un fulmine.
In quegli anni, l’idea di “assistente robot” era comune nel cinema e nella letteratura – anche se ne esistono esempi anche prima – ed andando avanti nel tempo passando da film come L’uomo bicentenario (Bicentennial Man), Io Robot!, Robocop e Wall-E, l’idea di avere un assistente robot che possa sostituirci in lavori noiosi, ripetitivi o pericolosi ha avuto numerosissime sfaccettature.
Bene, oggi sembra che la fantascienza stia diventando realtà grazie agli ultimi sviluppi della tecnologia robotica.
Il cane robot è il miglior amico dell’uomo?
Sul profilo Twitter di Glenn Greenwald assistiamo a una dimostrazione pratica del concetto sopra espresso:
Dal video osserviamo un robot telecomandato dotato di telecamera mentre sorveglia il parco di Bishan-Ang Mo Kio a Singapore. Per ora, lo scopo della macchina è quello di mettere in guardia i passanti in merito a eventuali violazioni delle misure di sicurezza contro il virus.
Il nome del “mastino” è Spot (di cui parliamo anche qui) ed è dotato di una telecamera interna che servirà a riprendere i “trasgressori”, registrando immagini che saranno consegnate al governo per verificare la condotta tenuta dai cittadini.
Il progetto è nato per l’emergenza sanitaria da Coronavirus, è nato da un’idea della Boston Dynamics e serve a fare la guardia come un vero segugio.
Il robot ricorda molto il design del cane meccanico della serie Black Mirror, ma differenziato nel colore sembra ricordare molto lo stile del compagno meccanizzato di ReCore, gioco in esclusiva Xbox disponibile gratuitamente su Xbox Game Pass.
Spot è solo un prototipo al momento, è sarà in prova per le prossime due settimane in cui verranno svolti i test per la messa a punto dell’animale artificiale.
In questo lasso di tempo sarà capace di muoversi autonomamente per un raggio di 3 chilometri da un punto di partenza prestabilito, ma non nelle ore di punto verrà sempre accompagnato. Se la fase dei test darà ottimi risultati il robot potrebbe prendere servizio attivo ed essere impiegato anche in altri parchi.
Chissà, magari in un prossimo futuro vedremo al parco persone che portano al guinzaglio questi cagnolini metallici.
Ti è piaciuto questo articolo? Dicci cosa ne pensi nei commenti qui sotto o esplora altri contenuti dal nostro menù!
Hai una storia da raccontare o un'opinione da condividere? Mandaci il tuo articolo scrivendoci a [email protected].
Vuoi unirti al nostro team e collaborare con noi? Scopri come candidarti alla pagina dedicata: collabora.