Un Delfino Solitario nel Mar Baltico parla con se stesso, i ricercatori: soffre di solitudine

I delfini sono spesso associati a immagini di branchi vivaci che nuotano in armonia, ma non tutti seguono questo modello. Delle, un delfino tursiope solitario, è stato avvistato nel canale di Svengborgsund in Danimarca, un luogo dove la sua specie non è solitamente presente. Gli scienziati, studiando i suoi suoni, hanno fatto scoperte affascinanti che potrebbero gettare nuova luce sulla comunicazione e il comportamento di questi straordinari cetacei.

Fonte: https://www.livescience.com/animals/dolphins/dolphin-in-the-baltic-sea-has-been-talking-to-himself-and-researchers-think-its-a-sign-hes-lonely

I tursiopi: animali sociali per natura

I tursiopi (Tursiops truncatus) sono noti per la loro natura sociale, vivendo generalmente in branchi numerosi. Tuttavia, Delle, avvistato per la prima volta nel 2019, rappresenta un’eccezione. Per tre anni ha vissuto da solo in quest’area, lontano dai consueti compagni della sua specie.

Gli scienziati, inizialmente interessati a capire come la presenza di Delle potesse influenzare le focene della zona, hanno installato registratori subacquei per catturare i suoni. Con loro grande sorpresa, Delle si è rivelato un chiacchierone instancabile, emettendo un’enorme varietà di suoni.

Delfino solitario nuota nel mare

Un repertorio sonoro sorprendente

Secondo lo studio, pubblicato il 31 ottobre sulla rivista Bioacoustics, i ricercatori hanno registrato oltre 10.800 suoni, inclusi:

  • 2.000 fischi distintivi, unici per ogni individuo e paragonabili a “nomi personali”.
  • 2.000 impulsi a raffica e una rapida serie di “clic” associati a stati aggressivi.
  • 5.487 suoni tonali a bassa frequenza.
  • 767 suoni percussivi.

La quantità e la varietà di suoni erano tali che, se i ricercatori non avessero saputo che Delle era solo, avrebbero pensato di aver registrato almeno tre esemplari diversi.

I tursiopi sono noti per i loro suoni comunicativi, che di solito implicano uno scambio tra più individui. Ma Delle era completamente sola“, ha spiegato Olga Filatova, biologa dei cetacei e principale autrice dello studio presso l’Università della Danimarca meridionale.

Perché Delle “parlava da sola”?

Il motivo per cui Delle emetteva così tanti suoni, nonostante fosse sola, rimane un mistero. Thea Taylor, direttrice del Sussex Dolphin Project, ha dichiarato che i delfini sono animali molto vocali e utilizzano i suoni non solo per comunicare, ma anche per cacciare e percepire l’ambiente circostante.

Una delle teorie più affascinanti suggerisce che i vocalizzi di Delle potrebbero essere segnali emotivi involontari. Taylor ha spiegato:
Questo apre nuove domande su come possiamo interpretare la comunicazione dei delfini per capire meglio il loro comportamento e le loro emozioni“.

Alcuni hanno ipotizzato che Delle stesse cercando di attirare altri delfini, ma questa teoria è stata rapidamente scartata. Dopo tre anni nella stessa area, Delle avrebbe ormai capito che non ci sono altri suoi simili nei dintorni.

Un passo avanti nella ricerca sui cetacei

La scoperta che un delfino solitario possa emettere una gamma così ampia di suoni sfida le idee preconcette sul comportamento dei cetacei in isolamento. Secondo Filatova:
I delfini solitari sono spesso considerati emarginati, strani, e nessuno si aspetta che producano suoni degni di essere studiati. Questa ricerca cambia completamente la nostra percezione“.

Il caso di Delle dimostra che c’è ancora molto da scoprire sulla comunicazione dei delfini e sulle loro emozioni. Le registrazioni di Delle rappresentano un passo importante verso una comprensione più profonda di questi affascinanti abitanti del mare.

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Antonio Cesonate

Amante di libri e film, specialmente thriller psicologici perché ama farsi andare in pappa il cervello. Scrive canzoni e racconti, o almeno ci prova. Appassionato di letteratura e triste perché ha terminato la bibliografia di Bukowski troppo velocemente.
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