Dono o Regalo: qual è la differenza?

Siamo nel periodo natalizio e le festività portano con sé migliaia di pacchetti infiocchettati. Regali e doni per le persone che amiamo e quelle che ci stanno vicino.

Ma sapevi che esiste una differenza fra dono e regalo?

Un pacco regalo nelle mani
Fonti: https://www.mentalfloss.com/article/89961/whats-difference-between-gift-and-present e https://www.enricomariasecci.it/2023/12/07/psicologia-del-regalo-la-grande-differenza-tra-regalare-e-donare/

Cos’é il dono?

Etimologicamente parlando, dono deriva dal latino donum, e rappresenta la spinta generosa e disinteressata, molto spesso che riguarda la sfera sentimentale. Il significato su cui verte il “dono” possiede significati più spirituali che materiali in senso stretto.

Due mani di amici che si donano il proprio amore

Come ha chiarito lo psicologo e psicoterapeuta Enrico Maria Secci, donare significa “offrire in pegno qualcosa che testimonia amore e farlo in modo incondizionato, senza sentire di dovere nulla all’altro e senza nulla pretendere dall’altro“.

La differenza sostanziale quindi sta nel fatto che il dono è omaggio alla sfera sentimentale, e dimostra l’amore o il bene che per una persona si prova. Chi dona non si aspetta nulla in cambio. Il dono prescinde in maniera totale dal valore economico o materiale, me è pregno di significato morale ed etico.

Quando doniamo qualcosa, stiamo dicendo all’altra persona che per noi è importante e che la amiamo, a prescindere dal fatto che sia Natale o il suo compleanno.

Chi sceglie di donare non è curioso di sapere cosa ne pensa il destinatario, ma è spinto dalla volontà sincera di trasmettere la stima e l’amore che si prova.

E il regalo?

Ovviamente se andiamo per esclusione, il regalo dovrebbe avere un significato molto più materiale e meno profondo. Ed è esattamente così.

Pacchetti regalo

La parola regalo deriva dallo spagnolo regalo che stava ad indicare gli omaggi che venivano fatti al Re. Le connotazioni del “regalo” sono molto formali rispetto a quelle del dono.

Lo psicoterapeuta afferma che “il regalo é il mero oggetto, la compera qualunque, magari la cosa che costa meno o l’ammennicolo vistosamente riciclato“.

Di conseguenza, il regalo possiede una connotazione quantitativa a differenza del dono che la possiede qualitativa. Oggetti, a volte anche costosi che servono semplicemente per riempire un ipotetico vuoto che deriva dalla sfera affettiva e sentimentale. Nulla di più.

Dunque l’atto del regalare è quasi una specie di “tassa” obbligatoria, soprattutto quando avviene nell’ambito famigliare e di feste programmate.

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Inoltre, il regalo presuppone, o meglio si aspetta un ritorno, uno scambio reciproco di oggetti, quasi con la soddisfazione del semplice “averlo fatto”.

Un dono può essere una lettera scritta di proprio pugno, un regalo non lo sarà mai. Questo esempio mostra alla perfezione la differenza sostanziale fra dono e regalo.

Ovviamente, con questa riflessione non intendiamo in alcun modo suggerire che il semplice atto di regalare sia in qualche modo inferiore o da disprezzare rispetto al donare. Grazie all’analisi dello psicologo, che ci offre una prospettiva dettagliata dal punto di vista della mente umana, miriamo a comprendere meglio la natura di questi gesti. Il nostro obiettivo, infatti, dovrebbe essere sempre quello di approfondire la nostra comprensione del mondo e di noi stessi in relazione ad esso.

Antonio Cesonate

Amante di libri e film, specialmente thriller psicologici perché ama farsi andare in pappa il cervello. Scrive canzoni e racconti, o almeno ci prova. Appassionato di letteratura e triste perché ha terminato la bibliografia di Bukowski troppo velocemente.

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