Facciamo un piccolo passo indietro per introdurre la storia di questa fantastica avventura. E’ giovedì 28 luglio, è quasi impercettibile ma con un po’ di attenzione si può ancora avvertire quel rumore di sottofondo. Un suono per niente piacevole, bisbigliato probabilmente dalle forze del male, e che ha costretto l’evento a due anni di stop dall’ormai lontano 2019.
Forse, è plausibile pensare che un po’ di tensione e qualche spettro dell’incertezza abbiano fatto il giro per le strade di Vinci, prima che il countdown si azzerasse. Ma giusto qualche ora prima che la Festa dell’Unicorno iniziasse, l’organizzazione annunciava con grande entusiasmo la prenotazione di oltre 10 mila visitatori (ne parlavamo giusto qui). Insomma, qualcosa ci aveva profeticamente avvertiti. “Alla prima luce del quinto giorno, all’alba guarda a Est“, sembra essere stato proprio così quando flotte di appassionati hanno iniziato a riempire le strade vinciane nella mattinata di venerdì.

Tornando ad oggi, possiamo facilmente affermare come le previsioni siano state più che sbaragliate. Nel suo primo giorno di post-fiera, la festa dell’Unicorno deve metabolizzare ancora il successo ottenuto nella tre giorni appena trascorsa. Si segnala un’affluenza di oltre 30 mila ingressi, dato che al momento risulta solo indicativo e che sicuramente si gonfierà dopo le stime ufficiali in uscita nei prossimi giorni.
Stiamo parlando di numeri pre-pandemia, inaspettati ma ben accolti grazie all’enorme effort degli organizzatori e di tutti gli organismi comunali, e non, che hanno contribuito sincronicamente a far si che la macchina funzionasse nel pieno delle sue capacità.

La kermesse dedicata al fantasy ha così toccato nuovamente i cuori di quanti hanno partecipato all’evento, regalando alcune tra le esperienze più uniche che sia possibile fare in Toscana e più in generale, in Italia. La manifestazione, infatti, si è riconfermata l’evento monotematico più grande in assoluto, facendo breccia nello spirito di appassionati di fantasy, e di fantastico, di tutta Europa.
La Festa dell’Unicorno, Vinci è un portale per un’altra dimensione
Noi de Il Bosone eravamo infiltrati tra le normali attività della fiera, cosa che ci ha reso possibile l’esplorazione dell’immenso congegno organizzativo che ha presentato un numero a dir poco elevato di stand granularmente diversificati tra autori, artisti, artigiani, commercianti e ristoratori. Girare per le strade di Vinci è risultato così un’esperienza sempre varia – e vi potete fidare di chi ha orgogliosamente ottenuto delle sinuose vesciche ai piedi, pur di non perdersi nulla.

Il discorso non cambia per quel che riguarda le attività di intrattenimento, sia itineranti che dislocate su tutto il territorio. Tuttavia, gli spettacoli si sono concentrati soprattutto nell’area “Fumetti e follie”, in Piazza Giuseppe Garibaldi, dove un coloratissimo palco ha visto andare sotto i riflettori nomi importanti della scena legata alla cultura del fantastico italiana. Cristina D’Avena in primis il cui concerto ha inaugurato le serate della tre giorni con una forte partecipazione di fan e appassionati delle storiche sigle dei cartoni animati. Le performance di Gax Win hanno poi arricchito i visitatori con la sua attraente quanto speciale musica ovvero, brani nerd eseguiti con il sassofono – un binomio più unico che raro. Menzioni doverose per la partecipazione di Fiore di Luna, la Zigulì Cartoon band, Guido Anselmi, Daniele Cangi, la band dei robottoni Wasama e quanti hanno contribuito a rendere unica l’atmosfera dell’evento.

Nella giornata di Domenica arrivano gli autori e si accendono i dibattiti con i lettori grazie all’ingresso sul palco di Licia Troisi, scrittrice delle famose Cronache del Mondo Emerso. Valentino Notari segue con la presentazione del suo ultimo e popolare libro Cosplay Girl, un’appassionante storia che si affaccia sul mondo dei costumi attraverso le emozioni e le vicende della sua protagonista.
I vari contest tra cui la storica e immancabile disfida di Arti Magiche hanno illuminato il palco con la magia delle proprie esibizioni, per non parlare dei cosplayer che hanno dato vita a un incredibile sfida di coreografie e costumi sgargianti.

Come dicevamo, davvero tanta roba e non me ne voglia chi non è stato citato ma questo è solo un piccolo assaggio di ciò che abbiamo vissuto e se deciderete di seguirci, nei prossimi giorni avrete degli approfondimenti (anche fotografici) dell’incantesimo che la festa dell’Unicorno ci ha lasciato addosso.
Chiudiamo infatti questo breve diario parlando proprio della magia che forse ha caratterizzato di più questa edizione, colpendo l’attenzione ma soprattutto il cuore di chi vi ha assistito. Parliamo dei droni luminosi che hanno dato vita a creature mitologiche come unicorni e draghi ma anche a simboli d’amore, illuminando d’emozioni il cielo vinciano e incentivando proprio quello che da sempre è lo spirito della festa, ovvero suscitare emozioni uniche.
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