Come è ormai noto a tutti, un adattamento televisivo de Il Signore degli Anelli è in arrivo e sarà prodotto da Amazon Studios per il suo servizio streaming, Prime Video. Il casting della serie ambientata nella Seconda Era di Arda è tuttora in corso e nonostante il set sia blindato, dalla Nuova Zelanda – luogo dove si stanno effettuando le riprese – trapelano poche seppur curiose notizie. Una in particolare, riguarda l’amatissimo Gandalf, il Grigio.
Fino ad oggi, siamo a conoscenza di pochissimi elementi della trama e conosciamo altrettanti esigui membri del cast; la notizia di oggi, infatti, arriva da un attrice che ha partecipato all’adattamento di Peter Jackson e pare che la sua idea stia facendo tremare ogni fan di Tolkien sul pianeta.
Gandalf donna è un’ipotesi plausibile?
Tramite alcuni rumors si è fatta luce su una proposta, apparentemente un’idea spassionata, notata sul sito neozelandese Nzherald, dall’attrice Robyn Malcolm che ne Le Due Torri, intepretava Morwen.
Folgorata da quella che per lei, rappresentava un’idea geniale e sulla scia del “politicamente corretto” inseguito da diversi colossi dell’audiovisivo internazionale, l’interprete ha avanzato una proposta da sottoporre alla produzione: cambiare il genere sessuale di Gandalf.
Credo che Gandalf dovrebbe essere una donna questa volta. Abbiamo avuto tanti vecchi stregoni, Ian McKellen ha fatto uno splendido lavoro… Perché non avere Judi Dench nel ruolo? Oppure una Maori Kuia (una donna nativa Maori), non sarebbe male.
Gli sceneggiatori e showrunner di Amazon Studios hanno delle regole ferree da rispettare e non crediamo che “cambiare sesso ad uno dei personaggi principali” sia omesso dall’accordo stipulato con The Tolkien Estate, l’organismo legale che gestisce la proprietà dello scrittore inglese J. R. R. Tolkien, incluso il copyright per la maggior parte delle sue opere e dei personaggi.
Inizialmente gli Amazon studios non erano gli unici a bramare la possibilità di produrre questa serie. HBO e Netflix si erano fatti avanti con ottime offerte.
Alla fine, a spuntarla è stata proprio Amazon, la quale ha raggiunto un oneroso accordo con Warner Bros. Television e The Tolkien Estate.
Sin da subito il servizio streaming ha manifestato l’impegno di voler creare una serie TV grandiosa che possa essere affiancarsi per imponenza all’epicità dell’omonimo gigante cinematografico.
L’idea di giocarsi tutto con una proposta “politicamente corretta” ma “narrativamente pericolosa” non sembra plausibile – anche perché nasce da una voce senza potere decisionale.
Tuttavia, le community si sono lasciate trasportare sui binari di una leggera isteria. Su alcune board di fan si leggono, infatti, spunti interessanti per cui, se gli studios volessero davvero prendere in considerazione l’invito della Malcolm, nulla potrebbe impedirglielo da un punto di vista formale.
Il rischio potenziale
L’impegno di Prime Video, infatti, prevede l’impossibilità di modificare ciò che Tolkien ha scritto. Ma approfondendo l’identità di Gandalf, bisogna ammettere che non tutte le preoccupazioni dei fan sono infondate:
- nella sua forma originale (Olorin) non ha sesso dunque, se venisse rappresentano così, potrebbe essere impersonato anche da una donna;
- Olorin non è menzionato nei racconti della Caduta di Numenor, ma era già presente in Arda. Perciò potrebbe comparire in un’ambientazione datata “seconda era”;
- la descrizione di Olorin presente ne Lo Hobbit si riferisce alla sua forma da Istar: Tolkien non descrive Olorin fisicamente in nessun libro o manoscritto, citandolo solo nel Valaquenta, da dove si evince che partecipò perfino all’Ainulindale.
Insomma, il rischio – se davvero bisogna reputarlo tale – è quello che la produzione prenda in considerazione una comparsa di un Gandalf che ancora non abbia definito la sua identità di stregone, quindi un non-Gandalf precedente alle fattezze mostrate nelle trilogie di Peter Jackson – per intenderci.
Dato che l’accordo con la Tolkien Estate impedisce interventi sulla narrazione originale, è da escludere la comparsa di forme di Gandalf che non siano menzionate nell’opera del Maestro. Quindi, se Olorin è sprovvisto di descrizione, è difficile credere che venga visualizzato in una forma corporea – ammesso una sua comparsa.
Voi che ne pensate? Vi piacerebbe vedere un Gandalf donna?
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