Col boom e lo sdoganamento della cultura nerd, in molti si sono avvicinati, da adulti, al mondo dei cartoni animati. Eppure, la maggior parte delle persone ritiene ancora che i cartoon restino una “cosa da bambini”.
Niente di più falso.
I cartoni animati di oggi contengono spesso easter egg ed omaggi a film e personaggi del passato che nessun bambino potrebbe cogliere ed apprezzare.
Volete un esempio?
Quanti dei vostri figli/nipoti/piccoli vicini di casa, ha notato Godzilla passare alle spalle di Vaiana nell’omonimo lungometraggio Disney? Ve lo dico io: nessuno.
Perché il gigantesco Kaiju era lì per i genitori e non per i bambini.
Simili apparizioni speciali, profondi significati e citazioni da veri nerd, si trovano in molti dei prodotti degli ultimi anni, ma alcuni cartoni hanno cercato di attirare talmente tanto gli adulti, da rivelarsi un insuccesso per il pubblico dei piccoli.
Cartoni animati che per noi sono dei piccoli capolavori, ma che sono tra i più sottovalutati tra quelli prodotti negli ultimi 15 anni.
Rango

Tra questi c’è sicuramente “Rango”, il lungometraggio prodotto nel 2011 da Paramount e Nickelodeon, scritto e girato da Gore Verbinski.
Nonostante un cast d’eccezione, da Johnny Depp a Bill Nighy, un Bafta ed un Oscar come “Miglior film d’animazione” nel 2012, questo cartone ha ricevuto un’accoglienza tiepida in Italia.
Eppure questo camaleonte domestico, eroe per caso ed in crisi di identità, merita davvero la vostra attenzione. Se non altro per le sue strampalate elucubrazioni, capaci di far ridere, si, ma anche riflettere, con la sua incapacità di omologarsi del tutto a ciò che gli sta intorno (cosa che risulta ancora più anomala, se si pensa che un camaleonte si mimetizza per natura).
E poi non potete perdervi Clint Eastwood che sogna di mangiare pane e marmellata con Kim Novak.
Giù per il Tubo

“Giù per il tubo”, diretto nel 2006 da Bowers e Fell, è la terza collaborazione di Aardman e DreamWorks.
Il cast di doppiatori originali è anche qui stellare: Hugh Jackman, Kate Winslet, Ian McKellen, Jean Renó, solo per citarne alcuni.
Eppure il film in Italia è passato quasi del tutto inosservato.
La trama può sembrare semplice e scontata, ma gli Easter egg, molti dei quali legati proprio ai doppiatori, le battute ed i colpi di scena, meritavano un’accoglienza decisamente migliore.
Non voglio raccontarvi troppo, ma tenete d’occhio i personaggi che il cattivo, il Rospo, tiene congelati nel suo covo.
Over the Garden Wall

Ultimo, ma non ultimo, non si può non citare come “ capolavoro incompreso”, la mini-serie di Cartoon Network Studio del 2014 “Over the garden wall”.
È uno di quei prodotti che ti fa pensare subito ad uno di quei sogni psichedelici, in cui non sai fino a che punto tu stia dormendo o sia sveglio.
Due fratelli che si perdono nella foresta di Ignoto ed una misteriosa donna che conosce il modo di riportarli a casa. Elijah Wood, Christopher Lloyd, Tim Curry, Jack Jones, tra i doppiatori originali, un infinito susseguirsi di battute, citazioni ed un profondo significato, fanno di queste 10 puntate da 10 minuti, un cartone che nessun adulto dovrebbe proprio perdersi.