La Ciotola al termine dell’universo: cuccioli nello spazio

Salve a tutti i padroni di cani, a chi soltanto li ama, a chi deve lottare per la propria posta con quello dei vicini. Oggi recensisco un fumetto curioso, divertente e apparentemente banale, che forse metterà tutti d’accordo. Si intitola La Ciotola al termine dell’Universo!

L’autrice de La Ciotola al Termine dell’Universo

E’ scritto ed illustrato da Virginia Salucci, edito da ManFont.
Dogsitter e artista romana, ci trasmette la sua passione per gli animali e ci parla di quel microcosmo che sta dietro a collari, palline smangiucchiate e vestiti puliti ricoperti di peli.dogsitter

La ciotola al termine dell’universo è un nuovo volume della Guida galattica per Dogsitter, presentato quest’anno al Salone del libro di Torino

Cani, Padroni e Dogsitter

Quello di cui ci parla Virginia, con l’ironia sfacciata che solo i romani riescono ad avere e a mettere per scritto, è il mondo della dogsitter.

Ci parla dei cani, dei loro atteggiamenti, del loro essere talvolta spigliati, talvolta super ansiosi, del loro sapersi divertire alle spalle di noi stupidi umani, ma anche di quanto ci apprezzino e ci tengano a noi, nonostante l’essere appiccicosi o invadenti.fumetti manfont

Ci sono poi i padroni, distratti, confusionari, criticoni, che puntano il dito verso gli altri padroni o ti smollano il cane all’ultimo minuto perché “c’ho da fa!”. E gli altri dogsitter, lamentosi, caparbi più dei cani con cui si rotolano nel fango, disposti a saltare anche le festività o irreperibili.

Tutto questo sembra banale, perché sì, padroni e cani sono diversi, c’è sempre qualcuno che pensa di saperla lunga più degli altri, qualcuno che tratta i cani come esseri umani, o che si rotola nel fango e ringhia con loro.
Ma non credo che il punto sia farci capire quanto siamo diversi, penso che voglia semplicemente farci divertire.

Conclusioni su La Ciotola al Termine dell’Universo

Come in tutti i fumetti del genere, chi legge riesce a dare un nome e un volto alle innumerevoli macchiette che ci si parano davanti, che si sia possessori di cani o no.

Perché la quotidianità diverte, perché il grottesco e l’assurdo, stanno proprio in quelle noiose giratine al parco, spese a portare il nostro cane o quello di zia Geppina.

Sul fondo, è comunque presente, la volontà di dire al lettore di vivere la propria relazione fido-uomo come meglio si crede, senza “scassare troppo” agli altri padroni, dogsitter e cani.

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