La tecnologia per misurare la temperatura corporea in tempi di Coronavirus

Se i primi di Marzo ci fosse stato detto che a distanza di un paio di mesi il mondo sarebbe drasticamente cambiato a causa di una pandemia, ci saremmo messi a ridere.

Purtroppo c’è davvero poco da ridere.

Anche se sembra che finalmente si inizi a intravedere una luce alla fine del tunnel, ci troviamo in realtà nei giorni più critici, non tanto per la pericolosità del virus in se ma perché stare poco attenti, ora, significa prolungare l’allerta se non riportare tutto allo stato di partenza.

E diciamocelo, dopo che il Lockdown del Governo è stato prorogato per ben tre volte, non vorremo tornare a dover stare in casa anche in questi mesi estivi.

Da quel che sappiamo. il Coronavirus si trasmette attraverso la saliva quindi rischiamo con baci, tossendo, starnutendo o attraverso contatti diretti (tipo toccando o stringendo la mano di un infetto per poi toccarci).

Gli attuali controlli arrivano con la misurazione contactless della temperatura corporea attraverso un termometro ad infrarossi senza contatto che serve ad avere una prima verifica su soggetti potenzialmente a rischio, ma esistono altri modi per verificare tale temperatura e da questo punto di vista, la tecnologia è di grande aiuto.

Controlli della temperatura per tutelarci dal virus

Oltre ai termometri a infrarossi, si può utilizzare una termocamera professionale che ci mostra le immagini termografiche in tempo reale su di un pratico display. Collegandole ad un monitor più grande è anche possibile avere una visione più precisa.

Nelle strutture di Walmart e di Amazon, centinaia di migliaia di dipendenti potranno visionare le loro temperature attraverso questi dispositivi. Home Depot sta fornendo ai suoi dipendenti gli strumenti necessari per controllare la febbre comodamente a casa. Anche Starbucks si sta preoccupando di fornire gli adeguati termometri nelle sue sedi per consentire ai dipendenti di effettuare un auto-monitoraggio volontario.

La società di consegna di generi alimentari Instacart ha distribuito un kit per la salute e la sicurezza ai suoi lavoratori composta da una maschera riutilizzabile in tessuto, disinfettante per le mani ed un apposito termometro.

Prima che si possa creare un complotto attorno alla cosa, è giusto dire che tali telecamere non emettono radiazioni, non sono pericolose per il personale che le utilizza o per chi è visionato perché utilizza uno speciale sensore ad infrarossi che permette di calcolare la temperatura di chi è scansionato.

Gli Stati Uniti sono stati colpiti più duramente dalla pandemia rispetto gli altri paesi. Al momento abbiamo circa 278.458 casi confermati di COVID-19 secondo i dati compilati dalla Johns Hopkins University. Martedì, i funzionari della Casa Bianca hanno previsto che ci sarebbero state tra le 100.000 e le 240.000 vittime. Un dato allarmante.

Per fortuna, ci sono aziende come la Imago Vision che giungono in nostro soccorso ideando sistemi di controllo termici sempre più precisi e funzionali e anche se in minima parte, tali dispositivi aiutano a tenere meglio a bada il pericolo di contagio.

Ma qual è il miglior strumento per misurare la temperatura?

Come sempre non c’è una risposta giusta a tale domanda ma è possibile consigliare qualche prodotto che possa aiutare nella misurazione della temperatura (soprattutto se siete proprietari di una piccola attività e volete tutelarla).

Le Termocamere Flir Exx e la Serie T, oltre ad offrire una misurazione della temperatura senza contatto con grande precisione è dotata di un allarme acustico che avvisa l’operatore al superamento di una determinata soglia.

La telecamere FLIR sono ottime per lo screening del coronavirus e sono molto utilizzate negli aereoporti, nelle stazioni, nei supermercati, nelle banche e negli uffici postali ed anche negli ospedali e nei pronto soccorso.

Come termoscanner troviamo anche il Dahua Serie ASI la cui telecamera integrata, oltre a rivelare la temperatura corporea, ci informa se qualcuno non sta indossando una mascherina di protezione. E in questa Fase 2 può essere necessario per garantire – o negare – l’accesso a qualcuno in una determinata zona o luogo.

La protezione IP65 permette una installazione all’esterno e lo schermo da 7 pollici LCD permette una facile lettura; il Dahua è dotato anche di un sintetizzatore vocale che ci permette di comunicare con chi è in “transito” nella zona visionata.

Tra i termometri ad infrarossi più comuni (grazie al rapporto qualità prezzo) troviamo gli scanner IR200. Anche questo misura la temperatura senza contatto ed è grazie al suo costo abbordabile che lo troviamo spesso utilizzato nei supermercati e nei centri commerciali.

Questo strumento misura la temperatura ad una distanza di 15 cm (circa) dalla fronte del soggetto, ed emette un segnale sonoro di allarme in caso di superamento della soglia di temperatura preimpostata. L’ideale per le piccole attività che hanno bisogno di uno scanner per tornare a riaprire dopo i mesi di chiusura.

Anche se il pericolo sembra ormai scampato, non dobbiamo dimenticare mai che solo le nostre azioni possono decretare le fine del contagio, che potremo limitare solo se ci premuriamo di qualche accortezza.

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