Una Mummia torna a parlare dopo 3000 anni grazie alla tecnologia (LINK)

Quando vengono scoperti nuovi reperti storici e vecchi monumenti, ci piace spesso pensare alla vita di quel determinato periodo. Questo non cambia quando viene ritrovata una mummia o dei resti preistorici (come quello dello Pterosauro nordico).
Ci piace immaginare come si vivesse a quel tempo e spesso, grazie a reperti specifici, si viene indirizzati verso ipotesi plausibili.
Grazie ai ritrovamenti, quindi si può speculare ma in quest’occasione, abbiamo una vera e propria testimonianza “tangibile”, anzi “udibile”, dato che grazie a un sintetizzatore vocale 3d, è stato possibile ridare voce a chi voce, più non ha.

LA VOCE DELLA MUMMIA

Grazie al ritrovamento della mummia del sacerdote Nesyamun che si stima abbia vissuto a Tebe intorno al 1100 A.C. – durante il regno del faraone Ramsete XI – ed al sintetizzatore vocale, gli studiosi sono riusciti a replicare quella che sarebbe dovuta essere la sua voce.

E paradossalmente, sono anche riusciti a realizzare il suo sogno. Dall’iscrizione riportata sul suo sarcofago sembra che il sacerdote desiderasse “essere ascoltato dall’aldilà”. Cosa che grazie all’avanzamento tecnologico odierno, è successo.

“Il progetto ci ha fornito una possibilità davvero unica di poter ascoltare la voce di una persona defunta da molto tempo”, ha spiegato Joann Fletcher, professore di Archeologia presso l’Università di York ed autore dell’indagine. “E’ quello che è scritto sul suo sarcofago, è il suo ultimo desiderio. In un certo senso, abbiamo fatto sì che il suo sogno divenisse realtà”

Sebbene per ora l’equipe sia riuscita a riprodurre soltanto un suono monovocalico, i ricercatori sono fiduciosi per il futuro e tenteranno di generare delle parole complete. Successivamente si passerà alla ricerca di intere frasi di senso compiuto. Per sentire la voce della mummia, clicca qui.

L’intera equipe ha detto chiaramente che vorrebbe poter ricreare le parole di un’intera funzione che si pensa il chierico abbia sostenuto 3000 anni fa. Chissà ci riescano davvero!

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