Nel corso della storia il Natale è stato cancellato un bel po’ di volte! Il Grinch e Scrooge sono sinonimo di “guerra al natale”, incarnando alla perfezione il disgusto per lo spirito della natività. Ma sapevi che questo sentimento non è esistito solo nella finzione? Nella vita reale, per secoli, c’é stata una vera e propria lotta per l’eliminazione di questa ricorrenza. Ecco tutte le volte che è successo!
Nel 1640 il Parlamento cancellò il Natale in Scozia
La Scozia è nota per la sua festa di Capodanno Hogmanay, stravagante e a tratti alcolica. Il motivo che ha fatto diventare così gigante questo festeggiamento è proprio la mancanza del Natale per secoli. Nel 1560 ci fu la Riforma scozzese con la scissione dalla Chiesa cattolica per accogliere il protestantesimo. Essendo il Natale una festa cattolica, nel 1640 il Parlamento ne vietò ufficialmente le festività.
Tutta quell’energia da qualche parte doveva pur finire no? Così finì nell’Hogmanay!
Fu solo nel 1958 che agli scozzesi fu concesso di nuovo il Natale come festivo, e la possibilità di addobbare gli ambienti con ghirlande e campanelli!
Nel 1647 in Inghilterra il governo lo dichiarò fuori legge!
Nonostante la Riforma Inglese (1534) iniziò prima di quella scozzese, l’Inghilterra fu più lenta nel vietare il natale. Non fu dunque il famoso Oliver Cromwell a cancellare la festa… Ne rafforzò solo il divieto già in vigore!
Nel 1644 un’ordinanza stabilì che il Natale in Inghilterra, Irlanda e Galles doveva essere una giornata di “solenne umiliazione, perché richiamava alla memoria i nostri peccati”, ma non solo “ha dato la libertà alle delizie carnali e sensuali”. Nel 1647 un’altra ordinanza abolì ufficialmente la festa.
Di gente scontenta di questa decisione ce ne era eccome! Molto spesso le feste chiassose per il natale dovevano essere interrotte con la forza. Intorno al 1650, Cromwell peggiorò il divieto con leggi che ponevano sanzioni per chiunque partecipasse alle funzioni religiose. Inoltre, obbligò tutti i negozi a rimanere aperti il 25 dicembre.
A differenza della Scozia però, l’Inghilterra, il Galles e l’Irlanda sono tornate a festeggiare il Natale liberamente grazie a Carlo II che, una volta preso il potere, ripristinò le festività.
Nel 1659 il Natale fu vietato dai puritani in Massachussetts
I coloni puritani del Massachussetts si opposero al Natale. La Corte Generale, nel 1659 approvò una legge per fermare i disordini causati dai festeggiamenti. Chiunque prendeva parte a banchetti o festeggiamenti veniva multato di cinque scellini. I puritani erano contrari alla festa anche a causa delle loro radici non cristiane.
Il divieto durò fino al 1681, rimanendo circoscritto nel Massachussetts. Bisognerà aspettare però fino al 1870 e la presidenza di Ulysses S. Grant per far si che il Natale diventi festa federale.
Nel 1929, in Russia, Stalin lo cancellò!
Stalin, essendo ateo non sopportava proprio il Natale nella sua Russia sovietica. Nel 1929 il governo vietò ufficialmente la festa, dichiarando il 25 dicembre giorno lavorativo (proibendo anche qualsiasi decorazione).
Pavel Postyshev, membro del Partito Comunista, non era d’accordo sul divieto. Scrisse infatti un articolo, nel 1935, sul giornale Pravda, chiedendo il reinserimento del Natale. Stalin si mostrò disponibile, ma solo nel caso in cui la festa venisse privata del significato religioso. Di conseguenza vennero reintrodotti elementi come Babbo Natale versione russa (Ded Moroz – Padre Gelo). L’intera celebrazione è stata spostata a Capodanno.
La Russia, ancora oggi festeggia il Capodanno con decorazioni che in Occidente associamo al Natale. Per quanto riguarda l’aspetto religioso, i cattolici e i protestanti lo festeggiano il 25 dicembre, i cristiani ortodossi (la maggioranza in Russia) lo festeggiano il 7 gennaio.
Nel 1933, Adolf Hitler lo “nazificò”
Lo sapevi che l’Albero e i Calendari dell’Avvento sono nati in Germania?
La festa è cambiata tantissimo quando Hitler salì al potere nel 1933. Essendo Gesù ebreo, celebrare la sua nascita andava contro l’ideologia antisemita del nazismo. Man mano, allora, Cristo iniziò a sparire dalle festività tedesche.
I tedeschi modificarono gli alberi di natale con svastiche e decorazioni militari per sostituire gli ornamenti religiosi. Anche la stella in cima all’albero, in quanto evocava il simbolo dell’Unione Sovietica (mentre sei punte ricordavano la stella di David). Introdussero così la stella solare germanica.
Nel 1959 Fidel Castro bandì Babbo Natale a Cuba
Nel 1959 Fidel Castro divenne primo ministro a Cuba. Si mise all’opera subito per riformare il paese secondo la sua visione, tra cui il divieto di Babbo Natale.
I bambini cubani avrebbero comunque ricevuto i regali, ma dovevano aspettare fino al 6 gennaio per l’Epifania. Erano i Re Magi che consegnavano i doni.
Ma Castro non si fermò qui. Voleva che le persone lavorassero alla raccolta dello zucchero, allora vietò le festività. Il Natale sparì da Cuba fino al 1997, quando Fidel permise le festività per l’imminente visita di Papa Giovanni Paolo II. Doveva essere un’eccezione, ma da allora Cuba lo festeggia.
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