Qual è la differenza tra assideramento, ipotermia e congelamento?

Quando le temperature scendono sotto lo zero, il nostro corpo può essere messo a dura prova da condizioni estreme come il congelamento e l’ipotermia. Questi fenomeni, spesso sottovalutati, possono avere conseguenze gravi se non affrontati tempestivamente. Comprendere le differenze tra le due condizioni, riconoscerne i sintomi e sapere come intervenire può fare la differenza in situazioni di emergenza.

Cos’è il congelamento?

Il congelamento, noto anche come assideramento localizzato, si verifica quando alcune parti del corpo vengono letteralmente congelate a causa dell’esposizione a temperature estremamente basse. A differenza dell’ipotermia, che coinvolge l’intero corpo, il congelamento colpisce solo specifiche zone, come le dita delle mani e dei piedi, il naso e le orecchie.

Secondo la Mayo Clinic, questa condizione è causata dal congelamento della pelle e dei tessuti sottostanti. Inizialmente si avverte dolore e intorpidimento nella zona colpita, ma con il peggiorare della situazione, i tessuti possono subire danni irreversibili.

una caverna ghiacciata freddissima
Fonte: https://www.mentalfloss.com/frostbite-vs-hypothermia

Cosa fare in caso di congelamento?

Per trattare il congelamento è necessario riscaldare gradualmente la pelle. La Cleveland Clinic consiglia di utilizzare acqua calda, non bollente, e di mantenere la parte colpita immersa per almeno trenta minuti. È importante coprire la zona interessata con coperte calde, ma senza stringere troppo per non ostacolare la circolazione.

Se la pelle inizia a gonfiarsi, a formare vesciche bluastre o, nei casi più gravi, a diventare nera – un segno che il tessuto è morto – è indispensabile cercare immediatamente assistenza medica. In situazioni estreme, il congelamento può portare all’amputazione delle parti colpite.

Cos’è l’ipotermia?

Il termine “ipotermia” significa letteralmente “temperatura troppo bassa”. Questa condizione si verifica quando la temperatura corporea scende sotto i 35°C e può mettere a rischio non solo il corpo, ma anche la mente.

Mentre il congelamento colpisce specifiche aree del corpo, l’ipotermia è una minaccia sistemica che richiede assistenza medica immediata. La perdita di calore compromette le funzioni vitali, rendendo la situazione particolarmente pericolosa.

Sintomi e progressione dell’ipotermia (verso l’assideramento)

L’ipotermia si sviluppa attraverso diverse fasi. Nei casi iniziali, si avvertono brividi intensi accompagnati da difficoltà nel parlare e nel muoversi normalmente. Il battito cardiaco e la respirazione possono accelerare, mentre si manifesta confusione mentale e una ridotta consapevolezza.

Con il peggiorare della situazione, la temperatura corporea scende ulteriormente. Durante la fase moderata, che si verifica tra i 32°C e i 28°C, il battito cardiaco e la respirazione rallentano sensibilmente. Il corpo diventa rigido, e possono comparire deliri e difficoltà di articolazione delle parole. La mente inizia a vacillare, con il rischio di allucinazioni.

Se la temperatura scende al di sotto dei 28°C, si entra nella fase più grave dell’ipotermia. Questo stadio, noto anche come assideramento, comporta la perdita di riflessi, movimenti assenti e l’accumulo di liquido nei polmoni. La pressione sanguigna può collassare, portando al coma e, nei casi più gravi, alla morte.

Cosa fare in caso di ipotermia o assideramento?

In caso di ipotermia o assideramento, è fondamentale agire tempestivamente. Non è possibile trattare questa condizione autonomamente, ed è quindi necessario contattare immediatamente un medico.

Se ci si trova ad assistere qualcuno in stato di ipotermia, la Mayo Clinic consiglia di coprire il corpo con coperte calde, evitando di riscaldare direttamente mani e piedi. Offrire una bevanda calda, dolce, senza caffeina e analcolica può aiutare a stabilizzare la persona, mentre gli impacchi riscaldanti dovrebbero essere applicati sul collo, sul petto o sull’inguine. È importante non applicare calore alle estremità, poiché questo potrebbe spingere il sangue freddo verso gli organi vitali, causando ulteriori complicazioni.

Conclusione

Congelamento e ipotermia sono condizioni che richiedono attenzione e tempestività. La conoscenza di questi rischi e dei primi passi da compiere può fare la differenza tra un semplice brivido e una situazione potenzialmente fatale. Ricorda sempre che la prevenzione è la migliore arma: indossa abbigliamento adeguato, evita l’esposizione prolungata al freddo e, se necessario, cerca immediatamente aiuto medico.

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Antonio Cesonate

Amante di libri e film, specialmente thriller psicologici perché ama farsi andare in pappa il cervello. Scrive canzoni e racconti, o almeno ci prova. Appassionato di letteratura e triste perché ha terminato la bibliografia di Bukowski troppo velocemente.

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