Finisce la quarantena e cala di conseguenza anche un po’ di paura. Come in primavera – una primavera un po’ tardiva – si esce dal letargo e pian piano anche le attività e l’economia del nostro paese si riattivano.
Proprio gli esercizi commerciali, però, dovranno applicare i nuovi e importanti cambiamenti che non sono solo quelli influenzati dalla pandemia che ha colpito il mondo ma anche gli sviluppi già entrati in vigore da qualche tempo per adeguare le attività agli scontrini e alle ricevute, elementi che da sempre sono sotto l’attenzione degli enti fiscali italiani.
Tuttavia, con l’avanzare della tecnologia arrivano nuovi metodi per registrare le transizioni in totale comodità; in questo caso, facciamo riferimento allo scontrino elettronico senza registratore fiscale.
Scontrino elettronico senza registratore: il futuro era già arrivato
Dal 1° gennaio 2020, scontrini e ricevute sono stati sostituiti dal nuovo scontrino elettronico.
In verità, l’obbligo di cambiare era entrato in vigore già dal 1° luglio scorso, ma colpiva solo quei commercianti e quegli esercenti con un volume d’affari superiore a 400 mila euro annui.
Quest’anno, lo scontrino elettronico dovrà essere adottato da tutti senza eccezioni di sorta, dai bar ai negozi di vendita al dettaglio, dagli artigiani alle macellerie e coinvolgerà anche gli idraulici e carrozzieri.
Nessuna eccezione dunque neanche per quel milione e mezzo (circa) di partite Iva.
Per redigere lo scontrino è indispensabile un registratore di cassa, ma i vecchi modelli non funzioneranno più. A meno che non si disponga di modelli già predisposti, in tal caso si dovrà effettuare un cambio.
Lo scontrino elettronico – cosa c’è da sapere?
Il nuovo scontrino elettronico ha, in verità, un’unica caratteristica che lo rende diverso da quello classico: la trasmissione al Fisco dei dati relativi agli incassi avviene istantaneamente e tramite via telematica.
L’incasso battuto è quindi trasmesso in modo immediato a chi di dovere, in modo da monitorare in tempo reale le transazioni.
Per far si che queste informazioni arrivino, tramite web, direttamente all’Agenzia delle Entrate, è stato creato un registratore di cassa telematico che è molto simile (in alcuni casi praticamente uguale) ai vecchi modelli, ma offre la possibilità di connettersi ad internet e di indirizzare i dati nel sistema informatico dell’Agenzia delle Entrate.
Ne esistono vari modelli, sia fissi che portatili, quest’ultimi per tutelare quei professionisti che operano presso il domicilio dei clienti e devono quindi rilasciare lo scontrino fuori da attività e negozi.
Tuttavia i costi di acquisto di questi nuovi dispositivi (o per l’adeguamento tecnologico di quelli esistenti), potrebbero essere proibitivi, specialmente se si parla di modelli di dimensioni molto piccole.
Per fortuna esistono delle alternative.
L’alternativa Web
Lo Stato riconosce un contributo per chi deve affrontare la spesa per effettuare il cambio e la sostiene sotto forma di credito d’imposta. Il bonus ammonta al 50% della spesa sostenuta per ogni apparecchio, per fare fronte fino ad un massimo di 250 euro in caso di acquisto e di 50 euro in caso di adattamento.
Per fortuna c’è un’alternativa al registratore telematico, una procedura web messa a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.
La procedura web realizzata dall’Agenzia delle Entrate è gratuita ed accessibile sul portale da tutti. Serve solo un collegamento ad internet e delle credenziali di accesso. Per accedervi basta il Sistema pubblico di identità digitale (SPID) o la Carta nazionale dei servizi (CNS).
Ma è possibile accedervi anche con i classici sistemi Entratel e Fisconline di cui ormai quasi tutti i contribuenti che sono titolari di partita Iva, dovrebbero già possedere.
Entrati nel portale dell’Agenzia, bisognerà selezionare l’area “Fatture e corrispettivi“ e compilare lo scontrino elettronico. Questa procedura consente di inserire anche eventuali sconti.
Il grosso vantaggio dell’utilizzo della procedura web è quello di essere fruibile anche da smartphone e da tablet, non servirà nessun’altro supporto se non il cellulare di cui tutti ormai siamo muniti e con pochi semplici passaggi. Basta entrare e compilare ed ecco che la piattaforma rilascia lo scontrino elettronico senza registratore fiscale telematico.
L’unica pecca di questa procedura web è il dover utilizzare per forza tablet o smarthphone che sono collegati ad internet, un registratore telematico funzionerà senza necessità di essere collegato alla rete perché i dati saranno memorizzati e conservati nel dispositivo fin quando non ci si connetterà per trasmetterli.
Ma in fondo la cosa davvero importante è che esiste la possibilità di scegliere il metodo a noi più comodo senza imposizioni esterne.
Non ci resta che augurarci una graduale ripresa delle attività nell’altrettanto sistematica transazione alle normative che a causa dell’emergenza covid, ha subito senza dubbio un enorme ostacolo.
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